La scelta della Volpe (cartello 9)

Tra i fuochi fatui

Fu proprio come volare, leggiadra tra gli spruzzi che risalivano dalla forra del torrente, sotto il chiarore della luna piena. Mai nessuno prima aveva tentato una simile impresa e mai nessun altro animale c’avrebbe riprovato in seguito. 

Kâ atterrò sulle zampe anteriori, ricongiungendo poi prontamente quelle posteriori. Si ritrovò seduta, ansante e vittoriosa, felice e con un gran batticuore sull’altra riva del Lanico. 

Il sentiero ripartiva proprio da lì, verso chissà quali terre o mondi. Mentre lasciava che il respiro rallentasse, la volpe cercò di metabolizzare l’impresa che aveva appena compiuto. Si chiedeva ancora come fosse possibile che qualcosa di tanto bello come la capacità di coprire con un balzo le distanze le fosse fino ad allora sembrato innaturale, sciocco e persino futile. 

Stava ancora facendo tutti i suoi ragionamenti quando d’un tratto vide comparire davanti a sé un gran bagliore. A passi di danza, camminava verso di lei la luminosa Fata delle Foglie! 

“Kâ, mia piccola Kâ!” Disse stringendola a sé in un tenero abbraccio. “Sono così fiera di te. Di tutti i progressi che hai fatto, di come hai imparato a guardarti dentro e soprattutto a trasformare le debolezze in pregi. Sono proprio tanto orgogliosa!” 

In quel momento la fata ebbe un sussulto… dalla riva opposta si levava ora lieve e malinconico il canto del pastore. Mesta e pensosa, la fanciulla di luce si sciolse dall’abbraccio. Kâ capì che la sua gioia, anche se sincera e profonda, in quel momento poteva sembrare inopportuna. La fata la strinse di nuovo a sé, continuando a cercare con lo sguardo la voce amata che lambiva l’altra sponda della forra. 

Mia dolce volpacchiotta, sarebbe bello se tutti riuscissero a saltare come te! Ma nessun umano e nessuna fata possono 22 coprire una simile distanza senza abbracciare per sempre le tumultuose acque del Lanico.” 

“Non esiste nessun altro modo, mia signora? Ti potresti sedere sulla mia schiena e io con un balzo ti potrei portare da lui, dall’altra parte!” 

“Sei troppo piccola e fragile, non riusciresti e cadremmo insieme nel burrone.” 

“Ma ci deve essere un modo!” uggiolò Kâ, intrepida.

 E in quel momento, si ricordò delle parole di suo padre: “Il bosco ha le sue regole, spesso ferree, ma non rifiuta mai un aiuto a chi lo sa chiedere.” Ebbe giusto il tempo di pronunciarle ad alta voce che, dal fitto della foresta apparvero tanti fuocherelli. 

“I fuochi fatui!” esclamò la fata. “Hai chiesto aiuto e sono apparsi!” 

Davanti ai loro occhi increduli danzava una buona dozzina di fiammelle che, lentamente, dondolandosi a mezz’aria, si avvicinavano al sentiero. 

“Sono lumi di aria, acqua, terra, legno e fuoco di conoscenza… racchiudono al loro interno tutta la saggezza degli elementi del bosco. Soltanto un cuore coraggioso come il tuo li poteva risvegliare!”

Kâ osservò rapita le fiammelle che tutto d’un tratto composero un cerchio attorno a lei e si misero a roteare. Vorticavano scambiandosi di posto, formando un bagliore al centro della notte. Poi, sempre all’improvviso, la loro luce si spense. Ne restò accesa soltanto una. 

La fiammella superstite si avvicinò sempre di più alla volpe: non 23 aveva un colore preciso, ma si componeva di tante sfumature screziate e cangianti. 

“Ti darò tutta la conoscenza che vorrai. Chiedimi quello che vuoi e t’insegnerò come fare per averlo.” 

La fiammella aveva parlato con voce di guizzo, come un cardellino che si sveglia da un lungo inverno. Kâ, senza esitare, seppe cosa chiedere: 

“Insegnami a costruire un ponte!”

Ulteriori informazioni

Crediti

Progetto voluto dal Comune di Malegno e dell'Associazione Malegno comunità che educa, gestito dalla Cooperativa Arcobaleno e finanziato con risorse provenienti dal Bando Centri Estivi di Regione Lombardia e da Fondazione Comunità Bresciana, oltre che da risorse provenienti dal Bando di Fondazione Cariplo ‘’Per il Libro e la Lettura’’ grazie al progetto ''Custodi Della Lettura”. 

Le illustrazioni sono di Daniela Gambolò dell’Associazione Borgo degli Artisti, la copywriter è Sandra Simonetti. 

Gli autori sono i nostri bambini e ragazzi di Malegno.

Ultimo aggiornamento
18 aprile 2023