La scelta della Volpe (cartello 7)

La voce del torrente

Più che un suono, era un fragore vero e proprio, che cresceva in intensità. Come se le acque di tutti i dirupi attorno si fossero radunate per compiere insieme un grande balzo nel vuoto. Kâ, pur continuando a pensare alle parole del corvo, s’incuriosì. Fece qualche passo sul sentiero, rimasto deserto anche delle pecore. La luce del tramonto era da tempo scomparsa e a fare da sfondo a quell’intenso rimbombo di fiotti d’acqua c’era solo il chiarore di una luna piena e bellissima. 

La volpe si lasciò guidare dal rumore e, puntellando le zampe con ogni prudenza, si accorse che a fare tutto quel fracasso era proprio il torrente. Davanti a lei si apriva una profonda e larga spaccatura nel terreno. Sempre facendo grande attenzione, Kâ guardò giù: diversi metri di dislivello la separavano dallo scorrere impetuoso di acque chiare, cristalline, bianche di spuma. Sembravano cavalli imbizzarriti che si scontravano contro i sassi del greto, reso invisibile dalla foga della corrente. Lungo tutti e due i versanti, la vegetazione si aggrappava come poteva alle rive, che ricordavano i bordi di una lunga e profonda ferita. 

“Piccola volpe, non avere paura!” 

Kâ, ancora un po’ scossa per il dialogo con il corvo, si sentì subito rassicurata. 

“Sono il Torrente Lanico. Quella che senti è la mia voce, che in tanti odono e solo in pochi davvero ascoltano.” 

I baffi della volpe fremevano d’interesse e gli occhietti cercavano di cogliere i riverberi di luce tra i flutti più in basso. 

“So quello che ti ha detto Mære, prima. Ho sentito le sue parole cadere come macigni sulla tua anima e ferirla nel profondo. Mi dispiace piccola volpe che tu stia provando tanta tristezza. Forse però ti posso aiutare!” 

“E come? Ciò che ha detto il corvo è triste ma è molto vero: non sono capace di saltare come i miei fratelli! Non diventerò mai una cacciatrice, per quanto mi sforzi. Sono una volpe sbagliata!” 

“Più che una volpe sbagliata, direi che sei una volpe temeraria. Se così giovane sei arrivata fin qui fidandoti di un sogno, significa che hai molto coraggio. Ciò che dici è in parte vero, ma guardati attorno per un attimo. Io porto l’acqua a valle. Nessuno mi ascolta, in pochi si curano di me. Gli uomini vengono quando serve ciò che loro chiamano e-n-e-r-g-i-a e nel corso dei secoli ho visto guerre, rancori per un pugno di terra, scontri e discordie. Divido le due rive e le tengo distanti, diresti quindi che sono un elemento negativo?” 

“No” disse Kâ riflessiva. “Tu porti l’acqua, e l’acqua è vita. Come può essere negativa la vita?” 

“Hai ragione mia piccola amica. Porto la vita. Lungo i miei argini trovano ristoro tante bestiole e le radici di molti alberi scavano trovando acqua anche quando tutto attorno è secco. Eppure, è molto vero anche il contrario: sono elemento di divisione e di discordia fra mondi e territori. Dove si trova la verità? Kâ, spesso ciò che è vero è semplice e complesso insieme: come io ho la forza di dividere e di portare ristoro, tu non salti come i tuoi fratelli, ma salti comunque. E anche molto bene.” 

“Come puoi dire che salto bene? Mære ha ragione a chiamarmi piccola salta-fossi! Non so fare altro…” 

“E ti sembra poco? Coloro che ambiscono a cose in apparenza alte e fanno di tutto per raggiungerle, credimi che sono tanti. Così pure come coloro che nella vita si abbassano per prevaricare piombando di nascosto dall’alto sui più indifesi. Tu invece hai il potere di colmare le distanze, collegando ciò che prima era disgiunto.” 

E fu così che Kâ, grazie alla voce del torrente, capì che anche le parole di un nemico, se spogliate della cattiveria con la quale sono state dette, possono aiutare a guardarci nel profondo… e che grazie alla guida di una voce amica, possono servire anche a comprendere chi siamo e che cosa vogliamo. 

Ma soprattutto, la nostra volpe ora sapeva quello che doveva fare!

Ulteriori informazioni

Crediti

Progetto voluto dal Comune di Malegno e dell'Associazione Malegno comunità che educa, gestito dalla Cooperativa Arcobaleno e finanziato con risorse provenienti dal Bando Centri Estivi di Regione Lombardia e da Fondazione Comunità Bresciana, oltre che da risorse provenienti dal Bando di Fondazione Cariplo ‘’Per il Libro e la Lettura’’ grazie al progetto ''Custodi Della Lettura”. 

Le illustrazioni sono di Daniela Gambolò dell’Associazione Borgo degli Artisti, la copywriter è Sandra Simonetti. 

Gli autori sono i nostri bambini e ragazzi di Malegno.

Ultimo aggiornamento
18 aprile 2023