Il Mosaico - Anno 2024 - 1

Data:

17 luglio 2025

Notiziario a cura dell'Amministrazione Comunale di Malegno per l'anno 2024

Abbiamo fatto comunità

Cari malegnesi,

vi presentiamo la relazione di fine mandato di questa Amministrazione. Si tratta di un obbligo di legge che proviamo a far diventare il racconto di cinque anni di comunità.

Un amministratore deve avere uno sguardo strabico: risolvere i problemi, anche quelli piccoli, che riguardano la vita di tutti i giorni dei propri cittadini ma contemporaneamente progettare che tipo di paese sogniamo tra 10/20/30 anni.

Veniamo eletti per tappare le buche, tagliare l’erba nelle rotonde e affrontare le urgenze ma anche (e soprattutto) per dare una prospettiva ed una direzione alla propria comunità.

Il Covid-19 è stata l’urgenza più grossa affrontata dalla nostra comunità durante questi cinque anni: è difficile ancora darne uno sguardo lucido e distaccato, immersi come siamo nella rielaborazione di uno dei momenti più complicati di questo secolo. Ma, certamente, abbiamo saputo rispondere come solo noi malegnesi sappiamo fare, di cuore e muovendo le mani: ricordo i volontari della Protezione Civile entrare nelle case con medicinali e mascherine; le nostre donne che confezionavano mascherine, i giovani che hanno realizzato dirette e video per far sentire tutti meno soli, le lenzuola alle finestre. Abbiamo consolato le famiglie dei (tanti) concittadini morti, raccolto soldi, curato le ferite emotive.

ABBIAMO FATTO COMUNITÀ.

Quando ci siamo candidati avevamo in mente una visione di Malegno nel 2030 basata su tre parole chiave: l’educazione, l’ambiente, la partecipazione. Ci piaceva perché pensiamo che investire sulle giovani generazioni sia la scommessa più giusta per fare restare le famiglie nei paesi di montagna e per far vivere le comunità. La “Restanza”, come la chiama Vito Teti in un bellissimo saggio sulle aree interne montane italiane, è la sfida di qualunque amministratore che cerca di andare oltre il tappare buche e strappare le erbacce.

Vi raccontiamo come abbiamo provato ad affrontare questa sfida, durante questi anni.

C’è ancora tanta strada da fare, assieme, come comunità.

Paolo Erba

Un messaggio di Paolo Erba

Non mi ricandido. Dopo 20 anni da amministratore di Malegno, di cui 10 da Sindaco, credo sia giunto il momento di farsi da parte. È inutile che ci lamentiamo che le persone in politica sono sempre le stesse, dichiariamo che non c’è partecipazione democratica, predichiamo che dobbiamo lasciare spazio ai giovani, se poi non abbiamo il coraggio di lasciare. I nostri nonni sanno, quando potano la vite, che la pianta produce meglio sui rami più giovani, se ben saldati e vicini al tronco vecchio. Ho imparato molto da chi mi ha preceduto e dalla mia comunità e spero di lasciare “in dote” qualcosa di buono a chi avrà il coraggio e la passione di amministrare Malegno.

Ho voluto bene ad ogni sasso, ad ogni angolo, ad ogni animale e ad ogni persona della mia comunità. Comunità che adoro, nei sui pregi (tanti) e nei suoi difetti (beh, qualcuno c’è...). Vi ringrazio uno a uno, e ringrazio di cuore soprattutto le (tante) persone con cui ho collaborato durante questi anni.

Non ho risparmiato energia e passione, ma ne sono uscito più ricco, umanamente. Amministrare è un’esperienza talmente densa, piena e formativa che, fossi presidente del mondo, la renderei obbligatoria per la crescita umana di ogni ragazza e ragazzo. In un momento storico in cui gli “uomini forti” che abbiamo al potere ci stanno portando sull’orlo di una guerra mondiale, spero di aver dimostrato nella pratica che è vero che “Mites terram possident”. Sono convinto che essere buoni (o “buonisti”) sia una qualità politica, come lo sono il dialogo, la mediazione, la comprensione delle ragioni dell’altro. Abbiamo portato a casa quasi 16 milioni di euro di contributi senza picchiare i pugni sul tavolo e senza svenderci, mai.

A me la politica piace. Spero di poter mettere a disposizione del mio territorio tutto quello che ho imparato in politica anche in futuro.

A me la politica piace. È per questo che torno a dedicare tutto il mio tempo e tutte le mie energie a quella che penso essere l’azione politica più urgente di questo periodo: l’educazione dei bambini e degli adolescenti.

Paolo Erba

Premio fondazione Sodalitas

Il Comune di Malegno ha ricevuto dalla Fondazione Sodalitas il premio “Cresco Award” 2023 per il progetto “Malegno 2030: l’educazione come motore di rigenerazione del centro storico”. Si tratta di un progetto che racconta il percorso iniziato con il recupero degli spazi pubblici del centro storico (Centro di comunità, Asilo, Scuole, Casa Bonettini) e che speriamo possa concludersi con il recupero degli spazi abitativi del nostro centro storico.

INDIRE racconta Malegno

Grazie ad INDIRE (Istituto nazionale documentazione e innovazione per la ricerca educativa) abbiamo pubblicato su una rivista specializzata il racconto della comunità educante di Malegno. Si tratta di un bel traguardo che racconta i buoni risultati in campo educativo per la nostra comunità

Giochi, democrazia e partecipazione

Se c’è una cosa che noi adulti dobbiamo proprio imparare dai nostri ragazzi, è l’idea di partecipazione alla vita democratica.

Se avete qualche minuto, vi racconto il perché attraverso una storia. Durante lo scorso anno scolastico mi è arrivata in Comune, in maniera ufficiale, una lettera scritta dagli alunni di quarta elementare.

Con cortesia e rispetto, ma anche decisamente con fermezza (quanto possiamo imparare dai bambini, noi adulti, anche sul rispetto delle istituzioni) mi chiedevano che venissero sistemati un paio di giochi cui loro erano particolarmente legati. Divago un attimo per spiegare la situazione: la lettera arriva nel momento in cui stiamo progettando una revisione del parco giochi, finalizzata a “pensionare” alcuni giochi ormai diventati pericolosi e ad inserirne di nuovi, cercando di allargare un poco la platea dei fruitori. Dopo aver privilegiato qualche anno fa i bambini della primissima infanzia, grazie ad un finanziamento regionale lo scorso anno stavamo per inserire nel parco il percorso di calisthenics per adolescenti e adulti che vedete in funzione ora. Giustamente i ragazzi stavano chiedendo qualcosa dedicato alla loro età.

Prendo carta (intestata) e penna e rispondo, invitandoli a scegliere assieme un gioco dedicato alla loro età.

Parte, grazie alla collaborazione educativa con le insegnanti, un vero e proprio progetto di partecipazione alla vita democratica: fissiamo un appuntamento a scuola in cui proviamo a scegliere, anche visti i prezzi (quanti adulti capiscono che la politica è l’arte del possibile?) tre o quattro ipotesi di acquisto. Scopriamo assieme che trovare una decisione unanime, anche in un gruppo piccolo, non è affatto facile. Dopo un bel po’ di dibattito (è stato bellissimo vedere i ragazzi in azione nel tentativo di convincere della bontà delle proprie idee) procediamo con una votazione, scoprendo che la democrazia partecipativa sarà anche “fallibile”, ma è per ora la modalità migliore per prendere una decisione che coinvolga una “popolazione” di persone.

Vince l’idea di installare una “funivia”: gioco sufficientemente adrenalinico per appassionare anche un dieci-undicenne.

Racconto ai ragazzi che devono pazientare ancora un poco per avere le autorizzazioni e soprattutto i soldi: la pubblica amministrazione ha regole complesse, ed aspettare non è facile.

Provo un’ultima mossa, anche per velocizzare i tempi: chiedere alla RivaAcciai una sponsorizzazione, raccontando per filo e per segno il percorso.

Dopo pochi giorni arriva la risposta positiva: verrà erogata una sponsorizzazione di ben 10.000 Euro per l’acquisto del gioco, che speriamo davvero di poter montare prima dell’8 giugno, quando i nostri ragazzi finiranno la loro esperienza alle scuole elementari.

Ringrazio davvero la direzione di RivaAcciai per aver risposto in maniera così generosa alla nostra richiesta.

Di una cosa sono certo: con ragazzi così, Malegno ha davanti a sé un gran bel futuro!!

Paolo Erba

Relazione mandato - Malegno 2019-2024

Che Malegno abbiamo immaginato in questi anni di Amministrazione? 16 milioni di euro di bandi vinti.

5 parole chiave: Educazione, Ambiente, Partecipazione, Bambini&adolescenti, Prevenzione&Manutenzione

10 progetti chiave:

1. CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO
Dal 2014 al 2024 tutte le abitazioni del paese in situazione di rischio dissesto idrogeologico sono state messe in sicurezza tramite Reti Paramassi. Più interventi durante gli anni, per una spesa complessiva: 1.000.000 euro.

2. RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI PUBBLICI
In questi ultimi 5 anni è stata ridotta la spesa energetica pubblica: - sostituite luci e realizzato cappotto del Municipio - sostituite luci, realizzato cappotto (di lana!) e riscaldamento delle scuole elementari - sostituite luci e riscaldamento della scuola media - realizzato impianto di riscaldamento a pavimento e caldaia della palestra - nei prossimi mesi partiranno anche i lavori di efficientamento dell’illuminazione pubblica con la sostituzione delle vecchie lampadine con quelle a LED - sono in fase di intervento cappotto, luci e riscaldamento della Casa Execa - ricostruzione Scuola dell’infanzia come edificio a basso impatto energetico

3. STRADA PROVINCIALE 5 “MALEGNO-BORNO”
È stato completato l’allargamento di tutti i tratti pericolosi sopra Malegno, sulla strada in direzione di Borno - Ossimo e Lozio.

4. STRADE ESTERNE
La gestione delle strade agro-silvo-pastorali è una delle grosse fatiche di ogni comune. Durante questi cinque anni, oltre agli interventi di manutenzione, abbiamo: - sistemato la strada tagliafuoco - allargato il collegamento tra Piana del Coren e Castello - manutenzione del Cascinale di Veno - in fase di esecuzione, tramite il bando Valli Prealpine, sistemazione della strada di Montepiano, strada del Mut, ripristino della strada di Bagnolo

5. UNIONE DEI COMUNI: METTERE IN COMUNE I SERVIZI È NECESSARIO
L’unione degli Antichi Borghi è cresciuta molto: durante gli anni di presidenza malegnese, oltre agli interventi di Polizia Locale e Sportello Unico per le Imprese, sono stati erogati alcuni bandi dedicati al commercio. La Regione ha approvato il Distretto del Commercio definito assieme ai comuni dell’Unione, erogando risorse per esercizi commerciali.

6. BAMBINI&ADOLESCENTI AL CENTRO
Malegno Comunità che educa. Bambini al Centro: L’amministrazione ha lavorato in maniera intensa sul tema educativo nella fascia d’età 0-14, con l’obiettivo di creare un sistema dedicato alle famiglie a costi accessibili a tutti. Durante il corso del mandato: - si è strutturata l’offerta del nido famiglia per gli 0-2 anni, tramite l’associazione Marianna Vertua - si è strutturata l’offerta della sezione primavera e scuola infanzia, tramite l’associazione Marianna Vertua - si è strutturato il sistema del doposcuola per elementari e medie, dalle 13 alle 18 dal lunedì al venerdì - si è partiti con la ristrutturazione del Centro di comunità e della Scuola dell’infanzia - si è completata la ristrutturazione della scuola elementare, riqualificata energeticamente la palestra e le luci della scuola medie. Grazie a questi interventi, il numero degli utenti 0-14 provenienti da fuori paese è circa un terzo degli utenti complessivi, consentendo quindi il mantenimento sul territorio di tutte le scuole fino alle medie.

7. GIOVANI&EUROPA
Il Comune di Malegno ha proposto e coordinato il progetto “C6 Young in Valle Camonica”, dedicato ad adolescenti e giovani del territorio, intercettando in ben 3 anni centinaia e centinaia di ragazzi e ragazze provenienti da tutta la Vallecamonica. L’Amministrazione ha poi investito anche sull’educazione all’Europa, attraverso il progetto CamonEurope, d’intesa con la Comunità Montana, ed il progetto GRApe, finalizzato ad avvicinare i giovani alle tematiche europee. Si è lavorato sulla memoria della comunità, attraverso momenti significativi come la consegna delle medaglie d’onore ai malegnesi morti nei lager nazisti e l’intitolazione del piazzale del Cimitero agli ex-internati nei lager nazisti.

8. RIFIUTI: MALEGNO COMUNE RICICLONE
Siamo partiti dal 79,51% di raccolta differenziata per l’anno 2018 arrivando all’anno 2023 all’84,73%. Stabile attorno ai 350 kg ab anno la raccolta di Rsu, con un livello che ci pone tra i migliori comuni ricicloni della provincia.

9. AGRICOLTURA
In campo agricolo è proseguito il lavoro di recupero del territorio tra Castello e Montepiano, finalizzato alla coltivazione ai fini vinicoli e olivicoli. È in atto la produzione di olio e vino del territorio con numeri in costante aumento. Si è investito su prodotti di nicchia quali il tartufo e l’olio, anche attraverso la sagra Tartufolio. Con l’Unimont si è lavorato sulla scoperta e definizione scientifica di una cultivar di carciofo autoctono di Malegno, finalizzando il lavoro ad un aumento di possibilità economiche per il territorio.

10. ANZIANI&DISABILI: SERVIZI SOCIALI
È fortemente aumentata in questi 5 anni la richiesta di prestazioni sociali, con un sempre crescente aumento delle risorse necessarie, che portano il sociale ad essere una delle necessità su cui abbiamo maggiormente investito. Oltre agli interventi sulle singole situazioni sociali, gestite in rete con Atsp ValleCamonica, c’è da sottolineare la stabilizzazione delle strutture dedicate agli anziani realizzate presso Pia Fondazione d’intesa con il Comune di Cividate (Cdi, C.a.s.a.), fino alla realizzazione della struttura per disabili ed anziani sempre presso i locali di Pia Fondazione in via Cavour. Si è completato l’intervento di riqualificazione dei locali in via Cava sopra il Centro Anziani, destinandolo alla disabilità soprattutto per giovani affetti da autismo. Buona parte del mandato è stato condizionato dal fortissimo intervento dedicato al Covid 2019, sia durante il momento pandemico sia nei percorsi di recupero successivo.

15 cantieri aperti (e a che punto sono)

1. CENTRO DI COMUNITÀ
Il cantiere, partito a settembre 2023, si è rallentato per consentire gli scavi archeologici e le conseguenti autorizzazioni da parte della Sovrintendenza, sia per la parte archeologica che per la parte artistica. Attendiamo per il mese di aprile 2024 l’ultima autorizzazione per poter (finalmente) ripartire con i lavori di ristrutturazione. Resta ancora circa un anno di lavori per concludere l’intervento.

2. SCUOLA DELL’INFANZIA
Cantiere iniziato a gennaio 2024, sta per concludersi la demolizione del vecchio asilo. Anche in questo caso è necessaria una verifica archeologica per poter avere l’autorizzazione da parte della Sovrintendenza a procedere con il lavoro di ricostruzione del nuovo asilo. Restano ancora circa un anno di lavori per concludere l’intervento.

3. MESSA IN SICUREZZA ARGINE FIUME OGLIO
A metà aprile ci sarà la Conferenza dei Servizi che consentirà di poter avere l’autorizzazione per l’indizione della gara d’appalto. Si prevede di poter iniziare i lavori entro fine 2024, con conclusione prevista per l’anno 2025.

4. RETI PARAMASSI ZONA PONTE MINERVA
Entro l’estate inizieranno i lavori per poter posizionare le reti paramassi sopra le abitazioni in via Ponte Minerva, con conclusione prevista entro Estate 2024.

5. CASA EX-ECA
Iniziati in marzo 2024 i lavori, se ne prevede la conclusione entro la fine dell’estate 2024, anche per restare nei tempi previsti dal Pnrr che finanzia l’opera.

6. COLLEGAMENTO VIA CAVA - VIA CAMPELLO
Entro fine primavera avverrà l’indizione della gara d’appalto, con inizio lavori previsti entro l’anno 2024.

7. MESSA IN SICUREZZA VIA LANICO
Il progetto di messa in sicurezza finalizzato alla riduzione della velocità lungo via Lanico avverrà in due lotti. L’inizio dei lavori relativi al primo lotto avverrà entro la fine del 2024, con conclusione lavori entro il 2025.

8. INTERVENTI SU ACQUEDOTTO
La realizzazione dell’acquedotto rurale di Fornace è ormai conclusa; dovrebbe entrare in funzione entro maggio 2024. È iniziato il lavoro sull’acquedotto rurale di Montepiano, con conclusione prevista entro l’estate. È invece in fase autorizzativo l’intervento sull’acquedotto in via Sabbiolo, intervento concluso nel 2025.

9. ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Inizieranno a maggio 2024 i lavori di riqualificazione energetica dell’intero impianto di illuminazione pubblica, conclusione prevista entro fine anno 2024.

10. REVAMPING PARCO FOTOVOLTAICO
I danni causati dalla grandinata del luglio 2023 al parco fotovoltaico verranno riparati tramite un revamping complessivo, che inizierà in primavera con conclusione prevista per giugno 2024.

11. COLLEGAMENTO CICLOPEDONALE MALEGNO-BORNO
È stata aperta la gara per la definizione del progettista che deve redarre il progetto esecutivo. Inizio lavori previsto per il 2025.

12. STRADE ESTERNE
Grazie al bando Valli Prealpine è possibile intervenire su sistemazione della strada di Montepiano e strada del Mut (anno 2025), oltre al ripristino della strada di Bagnolo (entro giugno 2024)

13. BROLO/BOSCO DEL TEMPO
Entro fine 2024 verrà realizzato all’interno del brolo ex-canonica il Bosco del tempo, con alberi da frutto autoctoni, che diventerà punto di partenza del percorso di didattico Malegno-Cerveno.

14. BONETTINI
Entro maggio avverrà l’acquisto da parte di Pia Fondazione di casa Bonettini in centro storico, finalizzata all’ospitalità di medici e specializzandi dell’Ospedale di Esine. Contestualmente, verrà aperto al pubblico il parcheggio dietro casa Bonettini, con otto posti auto liberi.

15. TETTI DANNEGGIATI DA GRANDINE
Con un contributo regionale, durante il 2024 inizieranno gli interventi di ripristino dei tetti di Micronido, Museo Fudine, Palestra danneggiati a causa della grandinata di luglio 2023.

EDUCAZIONE - Dai progetti e obiettivi per Malegno alle politiche giovanili di Valle Camonica

Qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio. Numero sconosciuto, come qualche volta capita: mi inoltra una locandina con personaggi illustri che parlano di clima – educazione – cittadinanza attiva. Io però, son più interessato a capire chi mi sta scrivendo così “scrollo” (si dice così, non è una parolaccia…) indietro i messaggi di WhatsApp finché ho la mia risposta: è la referente di un’associazione in provincia di Lecco che, insieme alle professoresse della scuola e ai referenti del suo comune, erano venuti a trovarci a gennaio 2023.

Le avevamo raccontato il lavoro sulle politiche giovanili in Valle Camonica, partendo però da alcune considerazioni legate a Malegno. Un po’ come a sottolineare che, prima di poter esportare e diffondere, vanno costruite e fatte delle scelte nel proprio piccolo. Era stato un bell’incontro, pensando soprattutto di aver avuto davanti 4 persone, tutte over 50, pronte a ragionare su quali soluzioni trovare per il benessere di bambini e ragazzi.

Siamo partiti con il racconto del primo obiettivo di base che era quello di garantire servizi educativi per gli 0-14 anni, restando in paese: asilo con micro-nido, scuole elementari e medie, doposcuola con l’introduzione delle attività per i preadolescenti, HUB territoriale. Sembrava l’obiettivo più scontato anche agli occhi degli interlocutori, ma è sicuramente quello più visionario e che ha richiesto maggior tempo: con una stima, si può dire almeno dal 2014 ad oggi. Su quanto raggiunto in questi anni, ne parlavo proprio in questi giorni con un’amica che spesso non perde tempo nell’incalzarmi con domande e proposte: garantire la copertura di questi servizi, permetterà in futuro di ragionare anche su altri temi come quello dell’abitare e dei servizi per adulti, fungendo da motore motivazionale e attrattore per quelle famiglie che, oggi più che mai, hanno necessità di poter vivere in paesi (o vicino a paesi), dove trovano risposte in relazione ai loro bisogni.

Come si fa però, a costruire un senso per tutti? Mi incalza la signora, in quel famoso incontro di gennaio.

Beh, questo è l’obiettivo due e anche quello, probabilmente, che richiede maggior capacità di evolvere seguendo quello che comunità e paese vogliono e desiderano. Nel 2019 avevamo bisogno di aggregarci e ragionare insieme a tutti i protagonisti dell’educazione di Malegno: scuole, comune, parrocchia, cooperativa, volontari e genitori. Ecco quindi la nascita, dopo un lungo percorso di formazione, dell’associazione Malegno Comunità che Educa (MCE) che, nei suoi primi 3 anni di vita, ha avuto proprio il compito di portare al centro del dibattito il tema educazione: chi sono i responsabili all’interno di una comunità? Cosa vogliamo offrire a bambini e ragazzi? Chi pensa ai genitori? Quali sono gli spazi educativi? Come si sostiene l’attività extrascolastica? … queste sono solo alcune delle domande che ci hanno accomunato e spronato in incontri, riunioni e azioni. In quei 3 anni, MCE ha fatto da collante tra i bisogni dei servizi educativi, le idee che nascevano dagli incontri spontanei e intercettatrice di alcuni finanziamenti volti a permettere di innescare processi educativi nuovi (es. doposcuola medie) o sostenere quelli già attivi. Non ultimo, l’organizzazione di un festival dedicato all’educazione, primo evento in assoluto in Valle Camonica sul tema che ormai si ripete da 5 anni.

E oggi? L’associazione, come dicevo spiegandone l’obiettivo iniziale, è in una fase di evoluzione in parallelo a quello che paese e comunità portano come riflessione anche e soprattutto dopo questi primi 3 anni. Sicuramente, anche sotto diverse forme, il percorso avviato continuerà in futuro a contribuire alla costruzione di un senso per tutti, che possa dare risposte non solo alle domande sopra-citate, ma anche a nuove domande che spesso abbiamo sentito, come: “Ma se siamo una comunità che educa, com’è che…”.

Quando insorgono domande di questo tipo, vuol dire che MCE ha lavorato bene in questi anni proprio per far emergere dubbi e riflessioni da parte del mondo adulto, su chi abbia responsabilità e su cosa sia utile fare. La risposta, è lì da leggere tra le righe: se ci preoccupiamo del benessere dei bambini e di ragazzi, stiamo già di per sé facendo un lavoro educativo noi in prima persona, come operatori, adulti, volontari o semplicemente come genitori. A questo si potrà aggiungere un’azione, un’attività, un ragionamento in grado di costruire soluzioni personalizzate e più che mai in rete con le realtà che si occupano di educazione in paese.

E, dal 2025, ci sarà anche un luogo nuovo in più, oltre a scuola e oratorio, a disposizione di grandi e piccini: il Centro di Comunità che, ristrutturato e rimodernato, tornerà ad ospitare alcuni dei servizi extra-scolastici e ne vedrà nascere di nuovi.

Perché, oltre alle persone, anche i luoghi hanno un loro ruolo importante nell’ambito educativo: ci abbiamo lavorato molto in questi 5 anni su Malegno e ora stiamo provando a farlo anche sul territorio della Valle Camonica, andando a costruire interazioni e dialoghi affinché ci siano sempre più luoghi ragionati e a disposizione del tempo libero per i ragazzi. Da qui è partito il racconto con quelli di Lecco, sui progetti DAD e C6 Young che tutt’oggi proseguono e mirano a costruire servizi e opportunità per adolescenti e giovani.

E chissà, tra qualche anno, a un altro messaggio magari da Pinzolo o da Rovigo, se non dal Sud Italia cosa riporterà alla memoria di un futuro, quello dei prossimi anni, in cui speriamo di aver lasciato spazi (fisici e non) in cui i giovani possano esprimersi ed esser protagonisti, in un ambiente che non li giudichi ma che sappia, un po’ come quelle persone di Lecco, ascoltare e comprendere come a volte, siano necessarie idee e proposte diverse per poter pro-muovere azioni e prendersi cura delle persone.

Dario Pezzoni

Cinque anni di AMBIENTE tra cittadini “ricicloni”, Centro del riuso e iniziative di sensibilizzazione

Una delle tre parole chiave sui cui ci siamo focalizzati quando abbiamo iniziato questa avventura amministrativa era AMBIENTE.

Perseguendo la strada tracciata dalle amministrazioni precedenti orientata all’aumento del riciclo dei rifiuti, è stata mantenuta la tariffa puntuale, introdotta nel 2018, che si basa sul principio “chi più inquina più paga”, tramite il conteggio degli svuotamenti dei bidoni di rifiuto indifferenziato.

Questo metodo ha permesso di fare un salto di qualità ai già buoni risultati che il nostro comune aveva, infatti la percentuale di raccolta differenziata ha avuto un sensibile miglioramento passando dal 76,3% del 2017 (ultimo anno pre-introduzione della tariffa puntuale) al 84,5% del 2023. Il più evidente miglioramento lo possiamo però notare nella netta diminuzione dei rifiuti indifferenziati pro-capite prodotti dai cittadini malegnesi, che sono passati dagli 85,2 kg del 2017 ai soli 55,5 kg prodotti nel 2023. In tutti e 5 gli anni di questo mandato, il Comune di Malegno ha vinto il premio di Legambiente di “Comune Riciclone”.

A fine 2019 è stato inaugurato il Centro del Riuso intercomunale “Niente di Nuovo”, presso l’isola ecologica, che è entrato pienamente in funzione nel 2020. Tramite di esso, i cittadini di Malegno e Cividate Camuno possono conferire e prelevare beni usati ancora in buono stato che altrimenti sarebbero destinati a diventare rifiuti, prolungandone quindi la vita utile.

Durante i primi 4 anni di vita, sono stati conferiti ben 1.286 oggetti2.663 kg di vario tipo e ne sono stati prelevati 981, per un totale di circa 2.663 kg di materiale che non si è trasformato in rifiuto da smaltire.

Se si parla di rifiuti, come si sa la cosa migliore sarebbe produrne il meno possibile, ma andrebbe attuato un cambiamento nei nostri stili di vita che ci porti ad adottare comportamenti ed a scegliere nei nostri acquisti beni che abbiano il minore impatto ambientale possibile.

La COMMISSIONE AMBIENTE, oltre ad aver organizzato periodicamente giornate di pulizia dai rifiuti abbandonati sul territorio, ha lavorando molto ai fini di sensibilizzare i cittadini su questa tematica. Tra le tante iniziative possiamo citare:

  • “Ecopillole”, campagna informativa avvenuta tramite canali social, con lo scopo di promuovere oggetti e comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale;
  • “Acqua del sindaco”, progetto con cui sono state distribuite alle scuole elementari e medie bottiglie di vetro con indicate le analisi dell’ottima acqua di Malegno, per incentivare a bere l’acqua del rubinetto, sottolineandone i vantaggi ambientali ed economici;
  • la distribuzione gratuita agli esercenti del nostro territorio di cannucce in acciaio e in bambù, lavabili in lavastoviglie e riutilizzabili, per ridurre l’utilizzo di plastica monouso.
  • “Riusa&Vinci”, iniziativa sempre in collaborazione con i commercianti del territorio, che mirava ad incentivare l’utilizzo di contenitori riutilizzabili anziché quelli monouso in plastica, con un piccolo premio al completamento di una tesserina timbrata ad ogni spesa;
  • il progetto “Pannolini lavabili” per incentivarne l’utilizzo a discapito di quelli usa e getta, che consiste nell’omaggio di un pannolino riutilizzabile ad ogni nuovo nato nel 2023 e 2024 insieme a del materiale informativo e ad un rimborso sull’eventuale futuro acquisto degli stessi.

PARTECIPAZIONE - Attraverso Servizi Civili, volontariato Europeo e le nostre associazioni

Il Servizio Civile Universale è stato nei 5 anni dell’amministrazione un importante investimento. In primis perché avvicina i giovani alle comunità locali, favorendo una maggiore consapevolezza di come funzionano le istituzioni. Per i giovani rappresenta inoltre un’opportunità di orientamento, sia in ambito lavorativo che universitario, ma anche a livello comunitario. Infatti il Servizio Civile avvicina i giovani alle realtà territoriali e può favorire la nascita di uno spirito di volontariato dove i giovani possono così investire il loro tempo per associazioni o iniziative affini ai loro ideali.

Nei 5 anni di amministrazione sono stati coinvolti circa 45 ragazzi tra i 18 ed i 29 anni, anche provenienti da paesi differenti da Malegno. I settori coinvolti sono stati quello della cultura, dell’educazione, del sociale e ambientale.

Nel settore della cultura i volontari sono stati impegnati nelle attività della biblioteca, sia per garantire una maggiore disponibilità in termini di orari di apertura e sia anche per organizzare e realizzare attività laboratoriali.

Nell’ambito dell’educazione i volontari hanno dato supporto alle attività del doposcuola delle elementari e delle medie ma sono stati impegnati anche con la scuola dell’infanzia, andando a supportare le maestre nello svolgimento delle attività quotidiane.

Nel campo sociale i volontari hanno fornito supporto con la consegna pasti agli anziani bisognosi, aiutando i volontari del centro anziani; alcuni ragazzi sono stati inseriti in Pia Fondazione con il compito di supportare gli educatori nello svolgimento delle attività del Centro Diurno il Melograno, frequentato da ragazzi con disabilità.

Infine, nel settore ambientale i ragazzi hanno lavorato per la cura del paese, pulendo strade o edifici pubblici, come le fudine, per rendere Malegno un paese pulito. Inoltre alcuni volontari sono stati impegnati con le aperture del Centro del Riuso e dell’isola ecologica.

Se dovessimo racchiudere il Servizio Civile in una parola credo che questa sia crescita. Crescita per i ragazzi che vi aderiscono, in quanto rappresenta l’opportunità di potersi sperimentare in un ambiente para-lavorativo, dove le condizioni sono più calmierate. Consente inoltre di sperimentarsi in diversi ambiti, anche per comprendere quale strada, da un punto di vista lavorativo, possano intraprendere. Rappresenta inoltre un’occasione anche per cambiare progettualità di vita, sperimentare qualcosa di nuovo e poi iniziare un percorso di studi. Abbiamo visto tanti ragazzi orientarsi con il Servizio Civile, ognuno di loro ha trovato in qualche modo la propria strada. Ciò che colpisce di più è comparare i ragazzi ad inizio e fine percorso, in questo modo ci si rende conto della crescita che questo percorso gli ha consentito di fare.

VOLONTARIATO EUROPEO

Malegno ha da anni la tradizione di organizzare i campi internazionali di Legambiente, occasione di scambio e di incontro con diverse culture provenienti da diverse parti del mondo.

In questo quinquennio, caratterizzato da due anni di restrizioni causa Covid, tale tradizione ha dovuto modificarsi ed adattarsi alle esigenze che erano imposte dalle condizioni e dalle restrizioni imposte.

Abbiamo coinvolto circa 50 volontari tra partecipanti, organizzatori e chi ha fornito aiuto nella realizzazione delle diverse attività.

Nel 2021 in collaborazione con Legambiente, circolo di Vallecamonica, è stato realizzato un campo di prossimità, reso necessario per le restrizioni del Covid. Con prossimità si intende che i volontari dovevano provenire dal territorio o dalle zone limitrofe. Con prossimità si intende che i volontari dovevano provenire dal territorio o dalle zone limitrofe. Il tema del campo è stato lo spreco alimentare e si è svolto in 3 giornate. C’è stata una parte formativa ma anche esperienziale. I volontari sono stati impegnati nella raccolta di alimenti che sarebbero stati sprecati per poi realizzare pranzi e cene invitando gli ospiti di Pia Fondazione e di Arcobaleno. Grazie a questa esperienza si è potuto donare un momento di gioia agli ospiti delle strutture e salvare del cibo che sarebbe stato sprecato. Nell’ultima giornata inoltre abbiamo portato l’iniziativa del centro del riuso diffuso. I volontari ritiravano infatti, in diversi punti del paese, gli oggetti che i cittadini non usavano più con l’idea poi di istituire un luogo dove questi oggetti potessero avere una nuova vita, nelle mani di altre persone che ne avevano bisogno.

Nel 2022, sempre in collaborazione con Legambiente, circolo di Vallecamonica, è stato realizzato il secondo campo di prossimità. Il tema del campo è stato quello degli insetti impollinatori e si è svolto su 3 giornate. La prima dove si sono realizzate delle casette per gli insetti che sono state poste sul territorio e successivamente ci si è trasferiti a Prim’alpe, in provincia di Como, dove siamo stati ospitati da Marzio Marziorati, presidente del Parco Nord di Milano e membro di Legambiente Lombardia. Prim’alpe è una struttura riqualificata dove vengono svolte delle attività didattiche che hanno come tema la natura. Nello specifico abbiamo avuto esperienza diretta e indiretta rispetto agli insetti impollinatori. Marzio ci ha raccontato l’affascinante vita delle api, le loro attività, abitudini e curiosità e ci ha mostrato la vita da apicoltore e come si arriva a produrre il miele.

Nel 2023 si è tornati alla tradizione, riproponendo il campo internazionale di Legambiente. È stato realizzato con la collaborazione di Legambiente Circolo di Vallecamonica e con il Comune di Gianico. Ha coinvolto 10 ragazzi compresi tra i 18 ed i 40 anni, proveniente da 6 diversi paesi (Germania, Spagna, Messico; Thailandia, Russia e Italia), hanno deciso di vivere un’esperienza di volontariato con la voglia e la volontà di rendersi utili per la comunità che li ospita. Il tema del campo era l’agricoltura di montagna e la cura del territorio, per questo i ragazzi sono stati ospiti di diverse aziende agricole locali che hanno mostrato com’è essere agricoltori in una valle montana. La ricerca del tartufo, la gestione di orti, l’allevamento di lumache sono alcune tra le attività svolte nella settimana malegnese che hanno suscitato interesse e curiosità del nostro territorio.

I ragazzi sono stati ospiti di alcune famiglie malegnesi, che si sono date disponibili a supportare questa iniziativa. Famiglie che in modo accogliente e disponibile hanno dato un grande contributo e si sono adoperate anche per uno scambio con diverse culture, diverse, generando un plusvalore importante ed un contagio culturale arricchente.

Il punto di ritrovo è stato il Circolo Arci, che ci ha consentito di usufruire dei suoi spazi. Il Circolo è divenuto la base operativa del campo, il luogo della convivialità dei pasti, il luogo del ritrovo e dello scambio. I partecipanti del campo hanno inoltre contribuito alla pulizia del museo delle Fudine, dando ordine ad un luogo storico e molto importante per la storia malegnese. Hanno inoltre contribuito al Pedena Rock, fornendo supporto nello smistamento dei rifiuti e consentendo di effettuare la raccolta differenziata.

Durante il campo sono state prese inoltre alcune accortezze. Il menù è stato prevalentemente vegetariano, con un ridotto uso di carne. Gli spostamenti sono stati prevalentemente effettuati a piedi, ove possibile, per ridurre la produzione di CO2.

Il campo internazionale rappresenta un’esperienza unica nel suo genere. Consente uno scambio con abitudini e culture totalmente diverse dalla nostra. Rappresenta un’occasione di crescita per il nostro territorio e consente a noi stessi di rivalutare il nostro territorio. E di questi tempi assume un valore ancora più importante. Rappresenta l’occasione di vedere che le persone sono fondamentalmente persone, aldilà della provenienza, della cultura, religione o idee politiche e che un punto di incontro è possibile, oltre che necessario per progredire e migliorare come specie.

Simone Feriti

ASSOCIAZIONI

Il volontariato è una delle risorse fondamentali cui l’Amministrazione di Malegno può attingere. In questi 5 ultimi anni si è continuato a sostenere l’attività delle varie associazioni presenti sul territorio e a rispettarne l’autonomia. Associazioni attive e piene di volontari che senza il loro lavoro quotidiano vedrebbe spegnersi la vita di Paese.

Le associazioni sono il cuore di Malegno.

Grazie all’incredibile apporto del volontariato la comunità di Malegno organizza numerosi eventi, riuscendo a contenerne la spesa.

Grazie al supporto prezioso di molti volontari si è potuto continuare a mantenere e rafforzare il servizio Piedibus e il servizio di aiuto al dopo scuola.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
17 luglio 2025