Il Mosaico - Anno 2012 - 2
01 novembre 2012
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C’erano una volta i comuni... - ci saranno ancora?
La forte crisi economica che sta attraversando l’Italia è ben visibile e sentita da tutti, seppure con diverso grado di gravità.
Le misure messe in campo dal governo Monti per far fronte alla crisi sono state fino ad ora concentrate sulla sistemazione dei conti pubblici, la seconda fase, cioè quella di promuovere azioni che favoriscano la ripresa fa fatica a concretizzarsi.
Se molti dei provvedimenti presi (riforma pensionistica, riforma del mercato del lavoro, introduzione dell’IMU, ecc..) hanno toccato direttamente i cittadini, altri provvedimenti riguardano i comuni e quindi in maniera indiretta, ma non meno pesante, ancora una volta il cittadino.
Su queste pagine trovate quattro “specchietti” che illustrano altrettanti provvedimenti governativi (decreto “Salva Italia”, decreto di revisione della spesa, patto di stabilità, legge di stabilità) e le loro ripercussioni gravissime sul bilancio comunale.
A tutto ciò, si devono aggiungere i tagli fatti alle regioni e alle province che a cascata arriveranno ancora a ripercuotersi sul cittadino. Ad esempio la provincia di Brescia ha aumentato quest’anno le proprie addizionali sulla tassa rifiuti dall’1% al 5% (vuol dire che le ha quintuplicate); Mentre la regione, prima della crisi che ha investito la giunta Formigoni, è riuscita a deliberare il così detto “nuovo patto per il welfare” all’interno del quale le risorse per le politiche sociali, il lavoro, la casa, la scuola, subiscono un forte ridimensionamento.
Inutile nascondere che la situazione si sta facendo pesante e negli anni futuri (indipendentemente dagli amministratori comunali) il comune farà sempre più fatica a dare risposte ai bisogni dei cittadini, nonostante il comune di Malegno grazie agli investimenti fatti (fotovoltaico in primis) e ad una attenta politica di spesa abbia un bilancio solido, e nonostante si sia al lavoro per trovare nuove fonti di entrata (piccolo impianto idroelettrico vicino alla centrale Enel).
Per il 2012 subiamo una riduzione di circa 79.800 euro di trasferimenti dallo Stato che il Comune “assorbe” diminuendo le spese (ciò non sarebbe stato possibile se il bilancio del comune non fosse in buona salute); Ma se sarà confermato che la riduzione dei trasferimenti Statali per il 2013 si attesterà intorno ai 176.000 euro non è affatto certo che il comune possa farvi fronte semplicemente riducendo le spese (cioè tagliando i servizi ai cittadini) e non è quindi da escludere che si sia costretti a ricorrere ad un aumento delle tasse locali.
Quasi che la crisi che stiamo affrontando sia stata provocata dai piccoli comuni additati, senza conoscerne la vera situazione, come centri si spreco, anche se tutti hanno gli occhi per vedere cosa accade altrove.
Per non parlare dei provvedimenti che in nome del risparmio riducono la nostra democrazia:
Dal 2014, prossima scadenza per l’elezione del sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale, non eleggeremo più oltre al sindaco 12 consiglieri (otto di maggioranza e quattro di minoranza), bensì sindaco e sei consiglieri (quattro di maggioranza e due di minoranza); mentre la giunta (non più obbligatoria!) potrà essere composta al massimo da sindaco e due assessori, mentre oggi gli assessori sono quattro.
Mentre tutti gli italiani chiedono una riduzione del numero dei parlamentari (che non ci sarà perché alle elezioni politiche dell’anno prossimo continueremo ad eleggerne 945) si riduce il numero dei consiglieri comunali, cosa che nessuno ha mai chiesto.
E allora che si può fare?
L’unica ricetta che mi sembra praticabile è quella dell’unità dei cittadini e degli amministratori comunali, del nostro e degli altri comuni.
La dialettica, le discussioni, anche accese, vanno bene, ma oggi più che mai non si devono perdere di vista gli obiettivi comuni, che sono in primo luogo resistere e reagire insieme alle ingiustizie che stiamo subendo.
Se per qualsiasi motivo andremo ad affrontare queste sfide senza questo spirito di unità, nel giro di pochi anni dell’immenso patrimonio morale che i nostri comuni hanno saputo produrre, non resterà che il ricordo.
Il Sindaco
Legge di stabilità. Si tratta per il momento ancora di un disegno di legge, che quindi potrà subire modifiche nel suo percorso parlamentare, ma vale la pena prenderlo in considerazione per capire quale sia l’andazzo. 2.5 miliardi di euro di taglio ai comuni per il 2013 (per noi potrebbero essere 120.000 euro in meno). Stop all’affitto e all’acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche, un giro di vite per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche. Prevista inoltre la riduzione dell’illuminazione notturna per risparmiare
Decreto di revisione della spesa. Detto anche “spending review” Le misure varate dovrebbero ispirarsi a criteri di eliminazione degli sprechi. Il provvedimento è famoso perché prevede l’accorpamento delle province (dovrebbero sparirne 64); ma anche per i comuni sono in arrivo nuovi tagli. Per Malegno la riduzione di trasferimenti 2012 è calcolata nell’ordine di 23.801, che si aggiungono ai 56.000 derivanti dal decreto “salva Italia” e che dovranno essere compensati nella operazione di assestamento del bilancio. Siccome il taglio complessivo ai comuni per il 2012 è stato di 500 milioni di euro, e per il 2013 ne è previsto uno da 2.5 miliardi di euro (vedi legge di stabilità), è logico aspettarsi che il taglio ai trasferimenti al comune di Malegno per l’anno prossimo sia di circa 120.000 euro (ai quali vanno aggiunti sempre i 56.000 del decreto “salva Italia”).
Decreto salva Italia .Con questo decreto è stata introdotta l’IMU in sostituzione dell’ICI. Nel 2011 i cittadini di Malegno hanno pagato circa 200.000 euro di ICI che sono finiti tutti nelle casse del comune, mentre lo Stato aveva trasferito 526 mila euro circa. Nel 2012 i cittadini di Malegno stanno pagando circa 480.000 euro di IMU i quali finiscono nelle casse dello Stato per poco meno di 230 mila. Lo Stato ha contestualmente anche ridotto i suoi trasferimenti al comune a circa 420 mila Euro. Risultato: ici + trasferimenti Stato 2011 =726.000 euro circa imu + trasferimenti Stato 2012=670.000 euro circa I cittadini di Malegno hanno pagato 280.000 euro in più e il comune ha incassato 56.000 euro in meno!
Rispetto del patto di stabilità. Fino a quest’anno solo i comuni con più di 5000 abitanti lo dovevano rispettare, e mentre molte forze politiche predicavano che andava tolto, dall’anno prossimo è esteso a tutti i comuni con più di 1000 abitanti. Cosa prevede questo meccanismo: in sostanza che il comune possa spendere nell’anno solare solo quello che incassa nello stesso anno solare. Cioè ci saranno forti limiti nell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione (i soldi che hai risparmiato negli anni precedenti sono vincolati nell’utilizzo in termini di cassa ) e molte rigidità nella gestione delle spese es. percentuali di riduzione su alcuni servizi e riduzione delle spese di gestione ordinaria in relazione a quanto speso nel triennio precedente. Inoltre gli enti locali dovranno inesorabilmente ridurre il loro debito in riferimento ai mutui assunti precedentemente e sostanzialmente non potranno più assumere nuovi prestiti. Tutti gli investimenti, se ritenuti necessari, dovranno essere finanziati con entrate proprie
Lavori in corso
Sono stati appaltati e saranno quindi realizzati entro la fine dell’anno i lavori per la realizzazione del secondo lotto dell’acquedotto di Pedena e Creone.
Il primo lotto di lavori dell’importo complessivo di euro 50.000 (finanziato per 20.000. euro dai privati) realizzato nel 2009 aveva consentito, oltre che di dotare di fontana l’area pic-nic di pedena, di allacciare all’acquedotto stesso n° 8 cascine che prima avevano serie difficoltà nell’approvvigionamento idrico. Il secondo lotto di lavori che prevede una spesa di 85.300 euro (finanziato per 22.500 euro da privati) consentirà di estendere questo fondamentale servizio ad altre nove cascine. La rete di acquedotto potrà in futuro essere estesa anche alla zona della Fornace.
È stato completato il progetto messa in sicurezza della via Valeriana. Grazie a due distinti progetti di viabilità intercomunale, realizzati dalla Comunità Montana di Vallecamonica, si sono posati circa 600 metri di barriere metalliche.
Sono stati appaltati i lavori (costo complessivo del progetto 38.000 Euro) per il completamento del marciapiede all’incrocio tra via Lanico e via S. Antonio.
In questo modo oltre a risolvere un problema di viabilità pedonale (oggi non è possibile per un pedone attraversare questo incrocio se non attraversando la provinciale e portandosi sul lato opposto di via Lanico) si conta di dare maggiore visibilità a chi dalla via S. Antonio o dalle proprietà private della zona si immette sulla strada provinciale.
L’assessorato ai lavori pubblici
Prima variante al piano di governo del territorio di Malegno
È stata depositata e verrà portata a breve in adozione al Consiglio Comunale la prima variante al piano di governo del territorio. La variante è stata concepita per rispondere a diverse esigenze e problematiche che possiamo così riassumere:
- L’adeguamento del PGT al nuovo studio sulle fasce di esondazione del fiume Oglio.
- L’individuazione di due nuove aree da destinare a parcheggio nel centro storico.
- Alcune osservazioni presentate dai cittadini.
- Alcune richieste di modifica alle norme che sono emerse nei primi due anni di utilizzo del nuovo PGT.
- L’adeguamento dello strumento urbanistico ad alcune normative regionali sopraggiunte (ad esempio la questione della rete di connessione ecologica).
- La possibilità di concedere dei bonus volumetrici per incentivare le ristrutturazioni nel centro storico. Proprio questo ultimo punto merita un piccolo approfondimento.
Tutte le misure messe in campo fino ad ora per incentivare il recupero del patrimonio edilizio del centro storico (incentivi a chi ristruttura fino a 5000 euro; incentivi a chi rifà le facciate fino a 2000 euro; abolizione della tassa per l’occupazione del suolo pubblico per posa ponteggi, grù, ecc; abolizione della tassa rifiuti per le attività commerciali e gli studi tecnici; azzeramento degli oneri di urbanizzazione) hanno prodotto risultati limitati.
Gli interventi di recupero sono stati pochi, un paio di questi (in via Piazzuola e in via Valarno) non si sono mai nemmeno conclusi. Attualmente è in corso in paese un solo intervento di recupero, in via Ponte, che consente di chiudere una lunga questione con la precedente proprietà in merito alla pericolosità dell’immobile stesso, e che consentirà, grazie ad un accordo tra comune e privato di allargare la strada in prossimità del ponte S. Marco. La leggere regionale 12/2005 mette a disposizione un nuovo strumento che non ha impatto economico per i conti del comune ma che può comunque dare importanti incentivi al privato.
In sostanza a chi ristruttura un edificio nel centro storico ad esempio di 1000 metri cubi, viene concesso un bonus volumetrico (un volume in più) di 150 metri cubi (15%), che il beneficiario potrà realizzare in loco (molto difficile però che in centro storico si possano aumentare i volumi senza ledere i diritti dei confinanti), oppure in un’altra zona del paese, oppure ancora che il beneficiario potrà vendere ad altri secondo un prezzo che i privati concorreranno liberamente a determinare; in sostanza i 150 metri cubi dell’esempio potranno ad esempio essere venduti a qualcuno che in una qualsiasi zona del paese necessita di aumentare un po’ il volume di cui dispone.
Pur essendo la legge regionale che ha introdotto questa facoltà del 2005 sono ancora molto pochi i comuni che l’hanno sperimentata e quindi la sua efficacia andrà attentamente monitorata. Speriamo che questo ennesimo provvedimento (che sarà efficace presumibilmente dal 2013) in favore del recupero del centro storico produca gli effetti sperati.
Il Sindaco
Notizie dall’unione antichi borghi di valle camonica
Bienno, Breno, Borno, Malegno, Niardo, Ossimo, Prestine
L’unione di comuni “Antichi Borghi di Vallecamonica” al suo secondo anno di vita ha cercato oltre
che di gestire al meglio i servizi trasferiti dai comuni
membri (che sono: Polizia Locale, sportello unico
delle attività produttive, servizi alla persona, servizi informativi, anagrafe estesa), di diventare un interlocutore diretto per gli oltre 17.000 cittadini che
rappresenta. In particolare l’Unione ha gestito due
bandi per l’assegnazione di buoni lavoro destinati ai
cittadini dei 7 comuni membri, il primo ha consentito
di erogare n°96 buoni del valore di 300 euro ciascuno, il secondo sta consentendo di erogare n° 183
buoni del valore di 400 euro ciascuno.
Complessivamente si tratta della bella cifra di
102.000 euro destinata ad alleviare i gravi effetti
della crisi economica che stiamo vivendo, proveniente
per 67.600 euro dalla Comunità Montana, per 21.600
euro dalla Provincia
e per 12.800 euro
dall’Unione stessa
che grazie ai trasferimenti Statali e
Regionali che ha ottenuto (ammontanti
complessivamente a circa 260.000
euro) non chiederà
alcuna compartecipazione alla spesa
da parte dei comuni.
Un’altra piccola ma
importante attività
“extra” svolta dall’Unione è stata relativa alla solidarietà con i comuni terremotati. In particolare l’unione ha donato la
somma di 10.000 euro (anche in questo caso fondi
propri e non dei comuni) al comune di San Possidonio in provincia di Modena, per contribuire alla ricostruzione degli edifici scolastici distrutti dal recente
sisma. Una ulteriore cifra di circa 2.500 euro è ad
oggi stata raccolta sull’apposito conto aperto dal
comune di Bienno grazie alle donazioni volontarie
dei cittadini dell’unione. Le donazioni sono ancora
possibili e vanno fatte facendo un bonifico sul conto corrente bancario “Fondo solidarietà pro terremotati del comune di San Possidonio (Modena)” intestato a comune di Bienno pro terremotati Emilia Romagna Iban:
IT64V0569654090000003900X65. Casuale: comune terremotato san Possidonio. Per quanto riguarda invece l’attività più istituzionale dell’Unione si segnala che nell’ambito del servizio di polizia locale i comuni hanno provveduto a
trasferire tutti gli agenti di polizia locale in servizio
alle dipendenze dell’Unione che oggi può contare
quindi su un Corpo di Polizia Locale composto di 11
agenti e del quale è
Comandante il dott.
Silvestro Bonomelli.
E’ in corso la trattativa per la stipula
del contratto decentrato di lavoro ed è
in fase di progettazione la nuova sede
del Corpo presso il
palazzo degli uffici
di Breno.
L’unione si è fatta
carico dell’acquisto
di un nuovo software gestionale per le
proprie attività e di
conseguenza per
quelle dei comuni in
modo da far sì che
oltre agli uffici dell’unione anche tutti gli
uffici di tutti i comuni usando gli stessi software possano “parlare la stessa lingua”.
Si tratta di prodotti di ultima generazione, altamente qualificati ed efficienti che anche in questo caso
sono stati messi a disposizione gratuitamente ai
comuni soci consentendo a questi di risparmiare
ingenti somme per l’adeguamento informatico che
comunque avrebbero dovuto affrontare.
Quale scuola per l’infanzia?
La Comunità di Malegno si dovrà dotare nei prossimi anni di una nuova scuola dell’infanzia. L’esperienza della scuola gestita dalle Madri Canossiane, presenti a Malegno fin dal 1920, si avvia infatti verso la conclusione.
Per cercare di trovare la soluzione migliore, anche vista la difficile congiuntura economica degli enti pubblici, si è delineato un percorso di incontri che si sono svolti per tutto il 2012. Facciamo un riassunto, e proviamo a fare il punto della situazione.
Maggio 2011: le Madri Canossiane comunicano al Comune che la gestione della scuola dell’infanzia “M. Vertua” di Malegno potrebbe non continuare per molti anni, vista la mancanza di vocazioni e di suore giovani dedicate all’insegnamento.
Febbraio 2012: durante un incontro svolto a Brescia con Sindaco, Vicesindaco e Capogruppo di minoranza, le Madri Canossiane comunicano ufficialmente che dall’Anno Scolastico 2014-15 chiuderanno l’esperienza della scuola dell’infanzia. L’Amministrazione propone di istituire una scuola statale presso la struttura attuale, pagando un affitto alle Madri Canossiane, con il quale mantenere a Malegno una comunità di Suore. Le Madri dicono che la chiusura della casa dovrà coincidere anche con la sua vendita, ed espongono una relazione di stima sull’intero nucleo (convento, asilo, nido famiglia e pertinenze esterne), del valore di € 1.308.156,25. Il testamento di Marianna Vertua, che abbiamo visionato con la Parrocchia, è indiscutibile: la proprietà è delle Canossiane. Non vi è traccia di lasciti vincolati al mantenimento a Malegno della loro presenza.
16 aprile 2012: le Madri Canossiane, in un incontro pubblico promosso dal comune, comunicano alla popolazione, che, a causa del ridotto numero di suore giovani e di vocazioni, hanno scelto di chiudere l’esperienza della scuola dell’infanzia paritaria canossiana, a partire dall’anno scolastico 2014-15. Di fronte a questa situazione, due sono le questioni da risolvere:
- Quale struttura per una nuova scuola dell’infanzia?
- Quale modalità gestionale per la nuova scuola dell’infanzia?
22 maggio 2012: Serata di presentazione della scuola dell’infanzia statale di Cividate, a cura delle insegnanti e del Dirigente Scolastico dell’Istituto “G. Bonafini”. Emerge la bontà dell’insegnamento proposto, ed una certa omogeneità con l’offerta formativa attuale.
27 giugno 2012: Serata di presentazione da parte dell’Associazione Adasm-Fism (federazione scuole infanzia cattoliche), alla quale anche la nostra attuale scuola materna aderisce, della scuola materna paritaria. Conoscendo già la bontà dell’offerta formativa, la serata si è incentrata sugli aspetti economici e gestionali; emerge l’idea di una “scuola di comunità”. 25 settembre 2012: serata per discutere della possibile collocazione della scuola dell’infanzia, grazie al lavoro di studio fatto da due giovani architette malegnesi.
Opzione 1) ricavare nell’attuale polo scolastico la scuola dell’infanzia. È fattibile, anche se significa restringere gli spazi per tutte le scuole, difettare di spazi esterni fruibili dall’asilo, e creare qualche difficoltà per l’accesso delle auto. Ha il vantaggio di non dover richiedere l’acquisto della struttura, quindi costa meno.
Opzione 2) acquistare l’attuale scuola materna, o almeno la parte dell’Asilo. Costa di più, ma consente altri spazi e mantiene “pubblico” uno spazio storicamente della comunità.
Settembre 2012: Il consiglio pastorale decide che la parrocchia deve assumere un ruolo attivo nella vicenda dell’individuazione della nuova scuola per l’infanzia e si mette a disposizione per valutare con il comune la possibilità di costruire una nuova scuola paritaria.
5 ottobre 2012: Comune e Parrocchia incontrano le Madri Canossiane, per chiedere la possibilità di utilizzare l’asilo in comodato d’uso (gratuito?), per sostenere la nascita di un ente che provi ad organizzare una scuola di comunità. Nel frattempo, è stata fatta all’Ufficio Scolastico Provinciale la domanda di apertura di due sezioni di scuola statale, in maniera da non perdere la priorità nella richiesta. In caso di scelta verso la scuola paritaria, la domanda verrà cestinata. Siamo in attesa della risposta delle Madri Canossiane.
Cosa succede ora?
- A seconda della risposta delle Madri Canossiane, va scelta, in tempi non lunghi, la sede del nuovo asilo. Va superata, in caso di scelta di acquisto dell’attuale asilo, la difficoltà posta dalla nuova legge di stabilità, che impedisce agli enti locali l’acquisto di nuovi immobili.
- Va scelta la modalità di gestione. La scuola statale è più economica per Comune e cittadini, la scuola paritaria (o di comunità) può essere gestita direttamente dal territorio, e consente il mantenimento dei posti di lavoro attuali. Vista le ristrettezze economiche, questa seconda ipotesi, più affascinante da un punto di vista sociale, richiede più soldi, soprattutto da parte di privati benefattori, ed un piano economico serio, che stia “in piedi” almeno per una decina di anni.
La Giunta Comunale
La pianta di cachi
In primavera, la cosiddetta festa degli alberi a Malegno sarà particolare: vedrà la piantatura del “Kako tree” (una piantina di caco) ricavata dal Dott. Masayuki Ebinuma (esperto in malattie arboree) da un caco sopravvissuto al bombardamento di Nagasaky del 9 agosto 1945.
Questo caco è espressione della forza della vita capace di andare oltre la disgrazia, è simbolo di speranza di pace. L’adesione della scuola elementare al progetto ”Bombed kaki tree” ha come scopo la riflessione su ciò che è accaduto e la realizzazione di un programma artistico di “Rinascita del tempo” individuale. La bomba atomica è un problema fondamentale per l’espressione della pace.
Tuttavia, oggi a distanza di più di mezzo secolo dalla bomba di Hiroshima questa tragedia appare lontana dalla nostra moderna quotidianità e come conseguenza la coscienza della pace è in continuo sgretolamento. Al fine di trasmettere questo messaggio alle nuove generazioni, è necessario costruire una “nuova coscienza” ed una “nuova espressione”. L’arte dona una nuova apertura all’anima ed alla storia umana, rendendo possibile libere espressioni, e per questo essa è lo strumento che noi, che viviamo nel presente, abbiamo a disposizione.
La forza dell’arte legata alla figura dei “kaki tree” (alberi di cachi), ampliando un’immagine di pace immobilizzata nella percezione della gente, potrà far rinascere nuovamente la questione della pace. Inoltre, le “espressioni” e le “azioni” legate all’immagine dei “kaki tree” dei singoli partecipanti, rappresentano una realizzazione personale e allo stesso tempo hanno il doppio significato di creare una società fondata sulla pace, costruendo il futuro delle altre persone e cioè dei bambini. Questo progetto insomma crea una opportunità per far rinascere il senso della vita umana, intesa non solo come vita individuale ma anche come vita sociale. Tutta la popolazione è invitata alla cerimonia di piantatura.
Dalla biblioteca: quattro appuntamenti per capire l’emigrazione e l’immigrazione
Il tema può apparire abusato, ma non usato tanto quanto invece meriterebbe nella nostra Valle Camonica, terra di emigranti, residenti all’estero, rimpatriati e immigrati di spola e/o stanziali.
Tuttavia il folto pubblico accorso a tutti e quattro gli appuntamenti (tra le 30 e le 50 presenze ogni volta) ha mostrato di gradire la scelta dei testi e degli autori:
Venerdì 13 Aprile. Con alcuni dei protagonisti (tra cui i malegnesi Giuseppina Baffelli e Antonio Gingillini, Mario Simonetti e Patrizia Furrer, Giovanna Erba) è stato presentato e discusso “Oltreconfine: frammenti di emigrazione camuna”. Nell’occasione è stata esposta anche l’omonima mostra, curata dagli Ecomusei della Concarena, del Vaso Re, delle Orobie e degli Alberi del Pane.
Giovedì 4 Maggio. È stato il turno del romanzo “La Clandestina”, racconto struggente della vita di un’immigrata ucraina, arrivata fin qui in Valle Camonica.
La discussione è stata l’occasione per un outing (disvelamento autobiografico) dell’autore Luigi Marioli sulle sue opere passate e future (tra le quali, come ci ha anticipato, una sulla vita dei pastori tra cui il “nostro” Mario “Migola”).
Giovedì 7 Giugno. Gianmario Martinazzoli e Nicola Stivala hanno parlato dei “Migranti del Vangelo. Dalla Valcamonica al Mondo. Vite e dedizione dei missionari e delle missionarie camuni/e”. Un’occasione forse unica per avvicinarsi a un fenomeno “migratorio” molto particolare e ricco di motivazioni spirituali.
Venerdì 21 Settembre. Eugenio Fontana ha chiuso il ciclo presentando il suo “Gente Camuna 1961-2011”. Una ricostruzione puntigliosa e documentata della storia dell’emigrazione camuna e della sua trasformazione da elementi di debolezza a elementi di forza e coesione del nostro territorio attraverso le vicende dell’Associazione omonima e del suo periodico. Nelle pagine del libro Malegno trova numerosi richiami, a partire dalla copertina, in cui è riprodotta la foto-cartolina della sig.ra Bergomi Lucia e dei suoi figli, per passare alla scheda su Luigi Milani, alla straziante vicenda dei fratellini Simonetti, morti per avvelenamento da funghi nel 1961.
Tutti i volumi menzionati sono disponibili presso la nostra biblioteca comunale.
Pier Luigi Milani
L’informatica a scuola
Novità informatiche per le nostre scuole. Grazie ad una donazione da parte dell’Università Bicocca di Milano di 23 pc e 25 video usati, ma ancora ben funzionanti, si è completato il laboratorio di informatica per primaria e secondaria di primo grado, utilizzando la tecnologia Linux, gratuita ed open source. A costo zero, grazie al supporto volontario di Marco Botticchio, giovane titolare di Informatica Libera in via Cavour, è possibile dotare le scuole di un laboratorio con un pc per ogni alunno.
Ci piace l’idea di insegnare ai nostri ragazzi che gli strumenti informatici possono essere riciclati e utilizzati a lungo e con efficacia, anche se non sono all’ultima moda.
È stato organizzato un corso di formazione per gli insegnanti, per rendere il sistema Linux più fruibile. Tramite un contributo di 8000 euro dell’Amministrazione Comunale, è stato possibile acquistare le 4 Lavagne Interattive Multimediali che posizionate in ciascuna classe (si è scelto, per motivi educativi, di non installarla in prima elementare), consentono agli alunni ed agli insegnanti di poter utilizzare supporti informatici pratici per le loro lezioni.
Paolo Erba
Dall’associazione genitori insieme
Anche per quest’anno scolastico l’Associazione “Genitori Insieme” propone un Progetto rivolto ai bambini della scuola materna .
Il Progetto in questione, curato da un’educatrice, si snoderà attraverso 30 incontri complessivi, suddivisi in tre Gruppi da 10 incontri cadauno, ciascuno con una propria denominazione ma tutti legati da un medesimo filo conduttore: la favola. Gli incontri saranno pomeridiani (dalle 15.45 alle 17:45 circa per due giorni alla settimana) e si terranno nei locali “Nido –Famiglia”.
Il primo gruppo di incontri , che si terrà in autunno, sarà denominato “Con la testa tra le favole”. Esso sarà incentrato sulla lettura di favole scelte dall’educatrice. L’obbiettivo che ci si propone è quello di aiutare il bambino a capire le emozioni e i pensieri attraverso il racconto di favole che affrontino una serie di tematiche importanti per la crescita del bambino stesso quali la gioia, paura, la socializzazione,…
Il secondo gruppo di incontri si svolgerà nel periodo invernale e sarà improntato sulla “Scoperta dei cinque sensi”. La scoperta dei cinque sensi avverrà tramite l’utilizzo della favola come strumento per la realizzazione di laboratori creativi e la drammatizzazione teatrale.
Verranno utilizzati anche “eventi sonori” quali “rumori”, “canti”, “musica” e non mancheranno le danze! Il terzo gruppo di incontri, che si terrà indicativamente ad inizio primavera, sarà denominato “Pasticciando con la Primavera“. Muovendo sempre dal mondo delle favole sarà proposta la realizzazione di laboratori espressivo-creativi che prevedano la manipolazione e l’utilizzo di diversi materiali quali carta, cartone, colla, tempere, pasta-sale…. onde realizzare “lavoretti” che abbiano ad oggetto il mondo delle favole.
Vi aspettiamo!
La Presidente
Patrizia Domenighini
La “Pia” in serra
Finalmente, grazie all’Amministrazione Comunale che ci ha dato la disponibilità del terreno, l’attività di Serra e coltivazione piccoli frutti “ridiventa realtà”. La nostra serra in questi ultimi mesi è stata infatti rimontata in località “Campello” , non è ancora terminata ma è già a buon punto.
Siamo saliti a tagliare l’erba, raccogliere sassi, pulire e……….sorpresa abbiamo scoperto con piacere di avere un inquilino un po’ particolare: un piccolo riccio che ha costruito la sua tana proprio da noi. I ragazzi, entusiasti, raccontano a tutti che con Marzo la loro serra potrà riaprire i battenti.
E così anche la macchina organizzativa ha cominciato a lavorare; si pensa già a quali fiori coltivare, dove posizionare il tavolo per l’angolo relax, quali piccoli frutti piantare.. e alcuni affermano: ”mi raccomando solo more e lamponi perché il ribes è troppo aspro e non ci piace”.
Questa attività, supportata dall’aiuto prezioso e dai consigli dei nostri volontari permette ai ragazzi di stare all’aperto, socializzare, relazionarsi con persone nuove, proporre il loro operato che, se a prima vista può sembrare poco, in realtà è una forte spinta verso una maggiore autostima.
Il sentirsi importanti, attivi, attraverso un percorso ergoterapico aumenta la crescita e la consapevolezza di essere persone accettate e integrate all’interno di una comunità. Non meno importanti sono tutti quegli obiettivi che durante il lavoro manuale si consolidano.
Che dire ancora……………..vi aspettiamo numerosi a trovarci in via Campello.
La responsabile dell’attività
Ed. Prof.le Bertelli Piera
Alpini in festa - 80° del gruppo di Malegno e Cividate
Domenica 14 ottobre, abbiamo tenuto nei due Paesi la cerimonia che ricorda l’ottantesimo di fondazione dei Gruppi Alpini di Malegno e Cividate, avvenuta nel lontano 1932 quando i due paesi erano uniti in un unico Comune. La commemorazione ha voluto coinvolgere le due Comunità, con un abbraccio festoso e riconoscente verso chi ha speso la vita o parte di essa per il bene comune e per la nostra Libertà.
Si è iniziato come è consuetudine il sabato sera con la S. Messa al Santel dè L’Ora, alla quale oltre agli alpini di Malegno erano presenti un buon numero di alpini e cittadini di Cividate.
Domenica mattina la festa incomincia con l’ ammassamento nella piazzetta vicino alla vecchia Chiesa di S. Andrea in Malegno, piazza che chiamerei dell’ “amicizia”. Presenti le Autorità Civili, Religiose e Militari, il Presidente della Sezione Alpini di Vallecamonica con un nutrito gruppo di Consiglieri, gli Alfieri dei Gruppi, i ragazzi delle scuole con gli Insegnanti, le varie Associazioni presenti nei due paesi e la Banda musicale di Malegno che ci ha magnificamente allietato con i suoi brani. Mentre ciò avveniva, una delegazione con le Autorità, si portava al Camposanto a deporre un omaggio floreale sulla tomba di Gianni De Giuli, per testimoniare la riconoscenza degli Alpini verso uno dei Presidenti di Sezione più amato. Iniziava quindi la sfilata lungo le vie dei paesi, sostando davanti ai Monumenti dei Caduti, ai quali veniva donata la corona di alloro e chiamandoli per nome come in un ideale appello.
Un ricordo c’è stato anche per Don Carlo Comensoli, coordinatore e animatore della Resistenza in Vallecamonica, alla statua della Madonna posta a lato della Parrocchiale di Cividate, ai quali è stato offerto un omaggio floreale, La Santa Messa si è tenuta nella Parrocchiale di Cividate celebrata dal nostro comune Parroco Don Giuseppe.
E per finire, tutti nel salone della Pia Fondazione dove i volontari del Mato Grosso ci hanno servito il pranzo. Questa è la scarna descrizione di una giornata per certi versi storica (secondo i vari Oratori), ma per chi l’ha vissuta, è parsa più un abbraccio tra due Comunità che non si vedevano da un po’ di tempo.
Ora con la celebrazione di questo 80° il primo passo è stato fatto, gli altri passi a venire sono tutti da progettare. Un ringraziamento per la partecipazione vada a tutte le Autorità presenti, agli alunni e ai loro Insegnanti, alle Associazioni Comunali, agli Alfieri , al Direttore della Pia Fondazione, alla Banda musicale di Malegno e ai volontari che hanno collaborato per la buona riuscita della manifestazione.
Porgiamo cordiali saluti alpini.
I Capigruppi Fausto Magri e Gian Battista Troletti
L’appuntamento annuale con la festa di S. Andrea
Programma delle iniziative
Venerdì 23 Novembre 2012
Ore 20.30 Concerto “MTabe-McGuffin Electric: Improvvisazione strumentale e ambient” presso museo le Fudine
Lunedì 26 e Martedì 27 Novembre 2012
Ore 20.00 Torneo di briscola presso centro anziani
Mercoldì 28 Novembre 2012
Ore 20.00 Visita guidata della chiesa S. Andrea Apostolo
Giovedì 29 Novembre 2012
Ore 21.00 Incontro con l’alpinista Marco Confortola presso palestra ingresso 5,00 €
Venerdì 30 Novembre 2012
Ore 15.00 Giochi per bambini in oratorio
Ore 20.00 Santa Messa
Ore 21.15 Cerimonia consegna premio “mites terram possident” per la solidarietà e la pace presso Sala Consigliare
Sabato 1 Dicembre 2012
Fiaccolata dal monte più cena
Domenica 2 Dicembre 2012
Ore 17.00 Finali briscola presso centro anziani
Ore 18.30 Cena su prenotazione presso centro anziani x raccolta fondi
Ore 20.45 Concerto dei cori e consegna borse di studio presso palestra comunale
Lunedì 10 Dicembre 2012
Ore 20.30 “Pop Economy”. Spettacolo teatrale sulla crisi economica presso Sala Conferenze Biblioteca Comunale di Malegno. Adesione alla campagna di Banca Etica “Non con i miei soldi”