Il Mosaico - Anno 2008 - 2
01 dicembre 2008
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Approvato il regolamento comunale per l’accesso ai servizi sociali
Il comune per fornire alla cittadinanza i vari servi sociali, si avvale oltre che della preziosa collaborazione di molti volontari e dell’azienda territoriale per i servizi alla persona, di un accordo per la gestione associata con i comuni di Borno, Ossimo, Lozio, Cividate e Breno.
All’interno della gestione associata, che ha ricevuto e riceve importanti finanziamenti dalla Regione Lombardia, si è ritenuto opportuno uniformare per quanto possibile, l’accesso alle prestazioni sociali con un regolamento uguale per tutti. Il comune di Malegno non aveva un regolamento per l’accesso ai servizi sociali per cui ogni singola richiesta dei cittadini doveva essere valutata dalla Giunta Comunale. Il regolamento è quindi un elemento di garanzia per tutti. I servizi sociali si rivolgono ai cittadini o alle famiglie esposti al rischio di emarginazione con redditi insufficienti. Per tutte le prestazioni il regolamento sostanzialmente stabilisce che il cittadino debba chiedere al servizio sociale del Comune la prestazione e che sia prevista una compartecipazione del cittadino in proporzione al proprio reddito. Naturalmente siccome in alcuni comuni vi sono servizi tradizionalmente forniti con modalità diverse, è possibile che rimangano delle differenze tra un comune e l’altro. Ad esempio per Malegno i servizi di fornitura pasti a domicilio, trasporto anziani, soggiorni climatici e cure termali continueranno ad essere forniti dall’associazione dei volontari per l’assistenza di Malegno, con le modalità fino ad oggi previste. La seguente tabella dà un riassunto dei servizi disponibili e delle quote di compartecipazione.
Il regolamento inoltre disciplina in che misura e quando il comune debba intervenire a integrare le rette dei cittadini nelle RSA (case di riposo) e nelle comunità alloggio (sostanzialmente quando il ricovero è inevitabile e quando nè il cittadino nè i familiari possono far fronte alla spesa). Il regolamento ribadisce i limiti previsti già dalla legge per beneficiare dell’assegno ai nuclei familiari con 3 figli minori e dell’assegno di Maternità. Dopo aver dotato finalmente anche il Comune di Malegno di un’assistente sociale e di un regolamento per i servizi sociali, il prossimo impegno sarà quello di creare una “carta dei servizi” nella quale i cittadini potranno trovare tutte le informazioni utili per usufruire dei servizi sociali comunali.
Cons. Delegato ai Servizi Sociali
Caterina Martinazzi
Sotto la tenda
Un attore marocchino ci ha mostrato i ricordi e gli oggetti di un mondo ricomposto per un momento in uno spazio teatrale: il Marocco. Il viaggio immaginario intrapreso dall’attore, attraverso città, montagne e deserti ci ha portato a conoscere i tuareg e i nomadi, ad incontrare personaggi magici e alla fine ad attraversare il mare.
Il racconto ha preso vita mediante l’utilizzo di terre colorate e di oggetti tradizionali della cultura araba.
Gli aspetti importanti sono stati:
- La tenda: luogo antico, simbolo di una vita nomade, di preghiera e di incontri, che accoglie i visitatori.
- Il tappeto unico strato che separa dalla terra e che rappresenta l’unione dei viandanti che si apprestano ad entrare in questo mondo.
- Il tamburo: richiamo, modo di manifestare la gioia e di esprimere la saggezza.
- La danza: abbandono, energie libere di esprimersi.
- Il rito: festa del tè, preghiera, primo giorno in moschea, matrimonio.
La rappresentazione teatrale ci è piaciuta molto e ringraziamo vivamente l’Amministrazione Comunale che ha in parte contribuito alla realizzazione.
Gli alunni e le insegnanti
“Notre Dame de Paris”
Un plauso grande per allievi ed insegnanti delle scuole secondarie di Malegno e Cividate
Giovedì 29 maggio è stato rappresentato presso la palestra comunale lo spettacolo teatrale “Notre Dame de Paris: storie di emarginazione e di esclusione, di rivendicazione di giustizia, rispetto e tolleranza” , inscenato a beneficio dei genitori e familiari degli allievi e delle allieve dell’istituto Comprensivo “Giuseppe Bonafini” e di tutta la cittadinanza, a mo’ di saggio conclusivo dell’anno scolastico. Il tema prescelto era quanto mai attuale e di delicata proposizione; un riconoscimento particolare va riservato agli insegnanti che hanno indirizzato il lavoro degli allievi, i quali poi hanno fatto il resto, dai costumi ai disegni, al depliant di promozione dello spettacolo e soprattutto alla recitazione motoria, alla danza e al canto. Una prova davvero riuscita, come sottolineato dai ripetuti scroscianti applausi. Riusciranno ora i ragazzi e le ragazze che hanno concluso lo spettacolo srotolando tre striscioni su cui c’era scritto “siamo una sola razza”, “siamo tutti uguali” e “siamo tutti fratelli” a trasferire nella realtà di tutti i giorni questi messaggi così arditamente controcorrente?
Riaffidata a valle camonica servizi s.p.a. la gestione del servizio idrico Malegnese
Per altri 5 anni Valle Camonica Servizi s.p.a. gestirà ancora il servizio idrico malegnese
In occasione del Consiglio Comunale del 29/4/08 l’amministrazione (all’unanimità?) ha rinnovato l’affidamento per altri cinque anni della gestione del Servizio idrico integrato alla società Valle Camonica Servizi (anche se per precisione va detto che le convenzioni sono formalmente due: una per l’acquedotto e una per la fognatura). Gli impianti restano di proprietà comunale e Valle Camonica Servizi si assume l’onere della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e inoltre dell’esecuzione gratuita di eventuali nuovi allacciamenti per gli edifici pubblici.
La società si occuperà dell’emissione delle bollette, comprensive dei costi per l’acquedotto, la fognatura e la depurazione, restituendo al Comune un canone annuo di € 5.500,00, oltre alle somme necessarie per pagare i ratei di rimborsi dei mutui sugli acquedotti già in essere. Per gli allacciamenti gli utenti si rivolgeranno direttamente a Valle Camonica Servizi e questa potrà esigere un costo commisurato alle opere da realizzare.
La società si farà anche carico dei ripristini stradali e degli adeguati preavvisi alla cittadinanza, garantendo in ogni caso un servizio di reperibilità 24 ore su 24 (festivi compresi).
Finchè sarà possibile rimarrà di competenza del Comune fissare le tariffe del servizio idrico. Com’è noto Malegno è in prima fila nella resistenza al tentativo di imporre una tariffa unica provinciale, che penalizzerebbe i Comuni di montagna.
In ogni caso Valle Camonica Servizi non potrà cedere i contratti d’utenza ad altre società collegate o controllate senza una deliberazione autorizzativa del Consiglio Comunale.
Un “ecomuseo” per i comuni della Concarena
Da tempo i Comuni di Malegno, Losine, Cerveno e Ono S. Pietro stanno ragionando sulla creazione di una “strada del vino” lungo il tracciato della antica Valeriana.
Tuttavia l’idea non ha ancora trovato uno sbocco pratico e, come a volte capita, per non perdere l’opportunità offerta dalla normativa regionale, si è scelto di far convergere le forze su un progetto di “Ecomuseo” che si occupi anche della valorizzazione di quella che un domani potrebbe diventare la strada del vino.
Va detto che l’Ecomuseo è un’istituzione culturale che però non avrà come sede un edificio, bensì l’intero territorio. A differenza dei musei tradizionali, l’Ecomuseo non raccoglierà reperti e collezioni, ma avrà a che fare con la popolazione, occupandosi della ricostruzione delle trasformazioni sociali, economiche ed ambientali, della conservazione e del restauro degli ambienti di vita e delle tradizioni e della predisposizione di percorsi turistici e didattici. Il Consiglio comunale, nella seduta del 20 maggio u.s. ha approvato l’adesione della nostra municipalità al progetto di Ecomuseo denominato “Concarena montagna di luce” che, unitamente alle analoghe deliberazioni dei Comuni di Losine, Cerveno e Ono S. Pietro, è stata inoltrata in Regione per l’ammissione al finanziamento.
Se saranno rose fioriranno, dopo di che toccherà a noi tutti, ente comunale, associazioni e privati cittadini predisporre il progetto dettagliato.
Raccolta differenziata: per il 2008 l’obiettivo da raggiungere é il 45% (rispetto al 35% del 2007)
Il prestito librario e il sistema bibliotecario di valle
35 Comuni aderenti, 8.800 volumi smistati. Un servizio in continuo miglioramento
Attualmente il prestito librario interbibliotecario è affidato ad una cooperativa che lo gestisce e ne garantisce la continuità e il corretto funzionamento.
I dati dal 2002 al 2007 rivelano una costante crescita dei prestiti, dai 1.585 volumi del primo anno agli oltre 8.800 del 2007. Anche il rapporto tra quest’ultimo anno e il 2006 indica un incremento del 28%.
Lo scambio dei libri avviene su tre livelli: il primo è quello tra le biblioteche aderenti al Sistema valligiano (“prestito intrasistemico”), il secondo è quello indirizzato a favore di altre biblioteche della provincia (“prestito intersistemico”) e il terzo è quello riguardante documenti richiesti a realtà al di fuori del nostro ambito di cooperazione (“prestito extrasistemico”).
Nel corso del 2007 il servizio di catalogazione ha trattato 13.500 documenti (libri e multimediale), di cui circa 9.000 erano novità editoriali, portando il totale dei documenti trattati a partire dal 2002 a circa 124.000.
Il Sistema bibliotecario si è curato inoltre di assicurare l’apertura e il buon funzionamento delle biblioteche comunali, avviando un’importante attività di formazione degli operatori.
Così pure ha avuto cura di promuovere la lettura attivando progetti come il Torneo di lettura “Book safari” che ha coinvolto 680 ragazzi delle scuole medie, la Mostra itinerante “Castelli in aria” (che abbiamo ospitato anche a Malegno), Libri in piazza, Scritour, Nati per Leggere (iniziativa quest’ultima promossa su scala nazionale dall’Associazione Culturale Pediatri), ecc. ecc.
Tutti questi progetti vengono riproposti nel 2008, avvalendosi dell’effetto propulsivo che il Palazzo della Cultura di Breno, con la sua Biblioteca comprensoriale e il Museo di prossima apertura, è destinato ad imprimere a tutte le biblioteche comunali della valle.
Il 2008 è però anche l’ultimo anno del triennio di
convenzione per la gestione associativa dei servizi
bibliotecari. La Comunità Montana ha finora garantito finanziariamente la stabilità del servizio.
Riusciremo come Valle Camonica a fare il salto
verso un sistema bibliotecario autopropulsivo?
Una nuova sede per la biblioteca comunale
Leggere per acculturarsi era l’imperativo categorico del secolo scorso; leggere per rilassarsi o per arricchire il proprio spirito è la tendenza odierna. Le biblioteche cambiano pelle e funzione a seconda dei tempi, si dotano di audio-videoteche, banche dati, collegamento internet, ecc., ma il libro continua ancora a tirare.
La nostra biblioteca comunale offre 6.150 volumi nella sezione generale e altri 900 nella sezione per bambini e ragazzi.
Nel 2007 il prestito librario ha totalizzato 2.175 titoli, denotando rispetto all’anno precedente (1312 titoli) un incremento del 65%. Dunque nel nostro paese si legge e, se ai numeri del prestito bibliotecario aggiungiamo quello dei “bibliofili”, che i libri amano comperarseli e custodirli come oracoli, possiamo ben dire che i malegnesi si tengono aggiornati.
Pur tuttavia gli spazi assegnati alla nostra biblioteca risultano un poco sacrificati e inadeguati rispetto all’evoluzione dei tempi e delle esigenze degli utenti. Più volte l’amministrazione ha preso in considerazione varie ipotesi di una migliore ricollocazione della struttura ma, tra una priorità e l’altra (e, non ultime, le spietate ragioni del bilancio comunale), la cosa ha sempre dovuto essere rinviata a tempi migliori.
Ultimamente, anche grazie alla sensibilità dimostrata dal dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo G. Bonafini, si è ottenuta la disponibilità dell’aula della scuola “media” collocata a fianco dell’ingresso della biblioteca e di una parte del corridoio di accesso alla stessa, cosicchè è diventata fattibile - con pochi lavori e nel giro di pochi mesi - la riorganizzazione degli spazi e, in un secondo tempo, sarà possibile la loro diversificazione e specializzazione, nonchè la dotazione di nuovi arredi.
La planimetria qui a fianco riprodotta (elaborata a titolo di ipotesi dagli uffici del Sistema bibliotecario valligiano e da noi recepita in linea di massima), evidenzia la possibilità di costituire finalmente una sala di lettura nel locale attualmente sede della biblioteca, con aggiunta di una sezione infanzia-adolescenza e uno spazio emeroteca e multimediale nel salone antistante; il tutto senza pregiudizio per lo spazio conferenze, convivialità e ginnastica che verrà anzi migliorato con il trasferimento nell’aula scolastica e nel tratto di corridoio che verranno scorporati dalla sede della scuola secondaria di primo grado di Malegno (ex Media).
I lavori strutturali saranno eseguiti entro l’anno corrente (anche per ridurre al minimo il disagio all’utenza) reimpiegando per il momento gli arredi già in dotazione; non appena le casse comunali lo permetteranno si procederà al riarredo dei locali così da offrire alla cittadinanza un servizio ancora più moderno, efficiente e fruibile.
Assessore alla Cultura
Pier Luigi Milani
Un nuovo modo di affrontare il problema/risorsa del centro storico
Da anni si parla del recupero del centro storico di Malegno come di un’operazione strategica e fondamentale per razionalizzare il consumo del suolo e per ricreare un tessuto sociale ed economico che è un po’ in crisi.
In questi anni non se ne è solo parlato, ma si è anche fatto qualcosa. Le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno investito nel rifacimento della pavimentazione delle reti tecnologiche e dell’illuminazione di alcune vie e di alcune piazzette (via Gallerie, piazza Casari e piazzetta del campanile della Chiesa Vecchia) e nella realizzazione e nell’apertura del museo del Lambich; hanno organizzato manifestazioni che valorizzassero la parte vecchia del paese; hanno introdotto sgravi fiscali sull’ICI per chi ristruttura e recentemente è stata annullata la tassa sui rifiuti per le attività commerciali e professionali. La Parrocchia ha portato a termine nell’arco di pochi anni il restauro di entrambe le Chiese.
Diversi privati (grazie anche ai contributi comunali), hanno ristrutturato o semplicemente rifatto le facciate della propria casa. Rimangono altri lavori da fare (completare via Castello e sistemare via Valarno) e alcuni nodi da sciogliere come la carenza di parcheggi in zona Ponte e la ristrutturazione avviata e mai conclusa di casa Bonettini (la società che possiede l’immobile è fallita). Insieme alle cose fatte e al lavoro per quelle da farsi, abbiamo voluto sperimentare un nuovo strumento operativo: grazie ad un contributo regionale il Comune ha prodotto uno studio di fattibilità per il recupero di due porzioni di centro storico, si tratta di due gruppi “omogenei” di case uno all’angolo tra via S.Rocco e via Piazzola e l’altro in via S.Andrea. Ecco in cosa consiste lo studio:
- Il rilievo dello stato di fatto, con fotografie, ma soprattutto con un rilievo metrico, e tutti sanno che già solo disporre di tavole con lo stato di fatto degli immobili, è un vantaggio nel momento in cui si dovesse intervenire.
- Si sono studiati e messi in evidenza i principali pregi artistici ed architettonici degli edifici, perché spesso questi aspetti vengono considerati come complicazioni per chi punta ad intervenire, mentre vanno trasformati in punti di forza degli interventi da realizzare.
- Si è studiata la reale possibilità di impiego delle fonti energetiche rinnovabili e della bio-edilizia in un eventuale progetto di recupero: tutti parliamo di pannelli solari e fotovoltaici come scelte vantaggiose, ma poi bisogna vedere sul posto l’esposizione delle falde, la presenza di altri edifici che fanno ombra, bisogna studiare l’integrazione di questi sistemi nell’architettura, nelle forme nei materiali presenti.
- Si è cercato di capire come l’amministrazione pubblica, che non è proprietaria di nessuno di questi immobili, possa ulteriormente favorirne il recupero, con misure mirate. Abbiamo in fase di redazione il piano di governo del territorio, e lì dovremo dire che questi recuperi sono agevolati rispetto al resto delle cose.
- Si sono poi tirate le conclusioni su quello che si può ragionevolmente fare, senza nascondere i problemi (parcheggi), ma anche mettendo in evidenza che vi sono elementi architettonici di valore che andrebbero sfruttati, e che non solo la residenzialità andrebbe premiata da un recupero, ma anche la realizzazione di piccoli spazi commerciali.
Lo studio è stato presentato ai proprietari degli immobili interessati, che rimangono naturalmente liberi di decidere cosa fare (e se fare qualcosa), nel corso di un incontro svoltosi presso il Municipio il 9 aprile scorso.
Sarebbe stato bello fare uno studio del genere su tutto il centro storico, ma sarebbe stato molto complicato, e comunque non c’è dubbio che se questo approccio porterà a dei risultati potrà essere usato anche per altri gruppi di case.
Il Sindaco
Alex Domenighini
Una nuova associazione
L’Associazione Movimento senza barriere si è costituita nel gennaio 2008, a fronte del censimento sulle barriere architettoniche, effettuato dal Comune di Malegno, dal quale è sorta l’esigenza di portare a conoscenza dei cittadini e le istituzioni di questo grave problema che molte persone disabili devono fronteggiare ogni giorno. L’organizzazione non ha fini di lucro, persegue fini di solidarietà sociale come la sensibilizzazione della cittadinanza al problema delle barriere architettoniche, l’abbattimento di queste ultime e la collaborazione con gli esperti del settore affinchè non vengano create altre barriere. A tal proposito gli obiettivi che l’associazione intende perseguire sono il coinvolgimento di professionisti quali: geometri, tecnici comunali, architetti che, con il loro lavoro, possono far diventare pratica automatica (non episodica e nemmeno eccezionale) l’attenzione all’altro e, quindi, la conseguente eliminazione delle barriere architettoniche nella progettazione e realizzazione dei locali pubblici. Nel corso di quest’anno l’associazione ha organizzato il 1° Convegno sull’Abbattimento delle Barriere Architettoniche presso l’ITCG di Darfo B.T., al fine di sensibilizzare tutti gli esercenti il commercio e pubblici esercizi, su come rendere i locali pubblici accessibili alle persone disabili, mentre, il prossimo appuntamento sarà per la Notte Bianca di Malegno nella quale l’Associazione si posizionerà lungo la strada, in forma privata, con tavole ricche di cibi e bevande, cercando di rendersi visibile anche attraverso la proiezione di foto/video che riguardano le barriere architettoniche. Intendiamo attraverso le nostre attività sollevare ogni tipo di disagio che una barriera può causare a tutti coloro che non possono muoversi liberamente, affinchè ogni cittadino si renda disponibile a non creare ulteriori ostacoli.
Il Presidente
Spina Ruggero
Salute Mentale
In occasione del 30° anniversario della legge Basaglia il comune di Malegno con la collaborazione delle Associazioni che si occupano di salute mentale e col contributo della Comunità Montana sta organizzando per il mese di settembre varie iniziative. Oltre ad alcuni spettacoli teatrali ci saranno delle serate dedicate all’informazione. Il dettaglio delle serate verrà pubblicato non appena possibile
Un canile per la valle camonica
“Battersi per i diritti degli animali non significa ignorare i bisogni dell’uomo, ma significa ribadire il diritto di ogni essere vivente ad essere rispettato”. Il fenomeno del randagismo da anni riguarda anche la nostra valle in tutto il suo territorio. Ancora oggi, purtroppo, è fortemente presente e non sembra volersi arrestare. Per questa ragione, da alcuni mesi, un gruppo di persone si riunisce regolarmente per discutere su come proporre alle istituzioni una valida soluzione a questo problema. Attualmente l’unica struttura locale in grado di accogliere cani randagi, dopo l’obbligatoria permanenza al canile sanitario di Brescia, è il rifugio di Gorzone; qui, solo i cani recuperati nel territorio di Darfo Boario Terme hanno la fortuna di tornare, mentre tutti gli altri vengono affidati al canile rifugio convenzionato di Brescia. Secondo noi invece sarebbe auspicabile riuscire a realizzare una capace struttura in Valle Camonica, evitando così inutili, traumatici spostamenti agli animali; soluzione che consentirebbe di contenere anche i costi complessivi e favorirebbe una maggiore probabilità di restituzione dei cani ai legittimi proprietari. La presenza di un canile rifugio in Valle Camonica rappresenterebbe un sicuro riferimento per tutte le persone che hanno smarrito il proprio cane e per coloro che imbattendosi in animali vaganti otterrebbero indicazioni utili sul comportamento da tenere. Inoltre un canile attrezzato e ben funzionante
garantirebbe un servizio idoneo di ricovero e adozione, oltre a favorire lo sviluppo di attività di interesse sociale (pet-terapy, percorsi didattici con bambini, ecc...). Il progetto da noi presentato a Comuni ed Enti Pubblici prevede la gestione completamente volontaria e senza fini di lucro della struttura. Pertanto chiediamo alle Istituzioni di sostenere questa nostra iniziativa con l’individuazione di un’area funzionale allo scopo e con il sostegno al progetto da presentare in Regione Lombardia per l’ottenimento dei contributi già deliberati per la costruzione di tali strutture e, infine, con una partecipazione alle spese di gestione da definire con i comuni medesimi. Questa nostra campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono e il randagismo ha come finalità l’applicazione della legge quadro 281/91 che, nel suo articolo 4 recita: “I comuni, singoli o associati, e le comunità montane provvedono al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani, nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale e avvalendosi dei contributi destinati a tale finalità dalla Regione”.
Concludendo chiunque fosse disposto a sostenere e collaborare a questa nostra proposta, in forma volontaria, può contattare i seguenti numeri: 333-3304171 e 335-6276910
Il Comitato
per il nuovo canile
Dal G.E.M
I l gruppo escursionistico Malegno continua, nonostante il maltempo, ad organizzare gite iniziando la stagione primaverile con il treking a bassa quota per poi andare sempre più in alto in estate. In aggiunta al calendario pubblicato precedentemente, che è sempre in evoluzione, ci sarà una “passeggiata nella storia” organizzata per fine giugno, adatta a tutti, specialmente a famiglie con bambini in quanto la camminata sarà solo di un’ora e, al mattino, si potrà visitare il Museo C. Golgi e l’antica segheria veneziana.
Altra novità: è stata realizzata la ormai famosa “Mappa dei sentieri malegnesi” per invogliare i nostri compaesani e non ad addentrarsi sul mitico Mut de Malegn.
La mappa, che è stata distribuita durante una nostra gita, è anche disponibile on line sul sito www.comune.malegno.bs.it sotto la voce “natura”.
Sono stati posizionati anche due pannelli da cm 80x100 sulla strada del mut e, in bianco e rosso, segnati i principali sentieri e strade che conducono alle località indicate nella mappa.
Speriamo, anzi ne siamo certi, che questo lavoro sarà utile a tante persone che non conoscono i nomi delle località presenti a Malegno e i tanti sentieri che venivano utilizzati una volta per raggiungere i paesi vicini. Quelli indicati sulla mappa, sono solo una minima parte dei sentieri malegnesi, ma è senz’altro un buon punto di partenza.
Per quanto riguarda l’iniziativa “in montagna con il gem”, dal 10 al 14 agosto, vi informiamo che la meta prescelta è il famoso “sentiero Roma” tra la Val Codera e la Val Masino, la più affascinante delle escursioni sulle Alpi centrali, e che il termine per l’iscrizione è fissato per il 30 giugno. Il sentiero non richiede una specifica preparazione alpinistica, ma non va neppure preso sotto gamba. In particolare, nella sua sezione centrale, propone diversi passaggi attrezzati, nella salita e discesa dai passi che scavalcano costiere impervie, per cui è necessario munirsi di cordino e moschettone per assicurarsi alle corde fisse.
Per qualsiasi ulteriore informazione potete comunque contattarci.
Sempre nella speranza che più persone, specialmente bambini, si avvicinino alla montagna o semplicemente si (ri)abituino a camminare su due gambe invece che 4 (ruote!!!), il Gem vi ripropone il calendario delle iniziative 2008 e vi saluta. Alla prossima (!!gita!!)
Da moto club sebino l’enduro sempre al top
Grande successo per le due prove del Campionato italiano Enduro Major di Borno
La stagione sportiva del Moto Club Sebino è nel suo pieno svolgimento, con i Campionati di enduro che hanno preso il via nei primi giorni di marzo. Anche il 2008 vede il Moto Club Sebino protagonista dell’enduro, con una sessantina di piloti iscritti che stanno battagliando nelle diverse categorie. Da anni il Club domina la scena regionale e nazionale soprattutto nella classe Major, dove anche in questa stagione punta alla vittoria. I piloti del Club sono in lotta per le posizioni di vertice: nelle due prove del Campionato Under 23 sono al 2° posto nella classifica di club grazie alle prestazioni di Massimo Mangini e Marco Perletti, così come nella classifica del Campionato Major con Cesareni, Surini ed Ermanni che stanno lottando con i primi. L’importante è restare competitivi per tutta la stagione e giocare fino in fondo le chances: “Abbiamo anche un gruppo di giovani molto interessanti che si stanno ben comportando nei vari campionati - dice Costante Bontempi - il nostro obiettivo è quello di farli crescere, senza forzare i tempi e lasciandoli fare le proprie esperienze”. Dopo il trionfale anno 2007 con il Mondiale di Borno anche in questa stagione il Moto Club Sebino, è stato protagonista dell’organizzazione delle due tappe del Campionato Italiano Major di Enduro, che si sono svolte, sempre sull’Altopiano del Sole, dal 2 al 4 maggio. “Lo scorso anno abbiamo raggiunto il top con il Mondiale che ci ha tenuto impegnati per diversi mesi, ma anche in questa stagione non volevamo essere da meno e siamo riusciti a confezionare una manifestazione di altissimo livello, con qualche difficoltà. Le gare erano in programma a Boario, ma per problemi non imputabili a noi siamo stati costretti a cambiare destinazione. Fortunatamente abbiamo ottenuto l’ok dal Comune di Borno, che con il nuovo Sindaco Antonella Rivadossi e il suo staff, si è reso disponibile a collaborare alla buona riuscita dell’evento. Grazie al grande impegno di tutti i soci e volontari del Club siamo riusciti a proporre queste due prove dell’italiano Major, uno degli appuntamenti più importanti della stagione di Enduro, nel suggestivo scenario di Borno. Hanno collaborato il Pota Power di Esine, il Moto Club di Costa Volpino che ha curato il fettucciato, il Moto Club Bergamo sezione Orobie che ha curato la prova in linea e il Moto Club RS 77 che ha gestito i controlli orari”. La gara ha fatto registrare il tutto esaurito con 300 iscritti. Le operazioni di verifica dei mezzi e dei piloti si sono tenute in località Ogne, zona adibita all’area paddock, mentre la pedana di partenza è stata sistemata a Dassa, sede del controllo orario. Il percorso ha visto tre giri ogni giorno, con due prove speciali a tornata. L’Enduro test tracciato in località Val di Cala, mulattiera ghiaiosa a salire mista ad un tratto piano su prato, che i concorrenti hanno affrontato subito dopo la partenza, e il cross-test situato a Croce di Salven - punto di comunicazione tra la Valle Camonica e la Val di Scalve- che gli appassionati ricordano perchè ospitò lo spettacolare e veloce fettucciato del mondiale. “Ancora una volta è stato un successo, due giorni di gara di altissimo livello e spettacolo garantito ad ogni prova. Abbiamo sempre ricevuto il plauso dalla Federazione per come gestiamo le competizioni, credo che anche stavolta, malgrado tutte le difficoltà incontrate, non siamo stati da meno”. Ma la stagione 2008 ha già messo in archivio il Campionato Italiano Motoslitte che si è concluso a Livigno domenica 30 marzo. “L’inizio dell’anno è sempre riservato alle competizioni di motoslitta - spiega ancora il presidente del Club Costante Bontempi - che hanno visto i nostri piloti tra i protagonisti della stagione. Per il terzo anno consecutivo un nostro pilota ha conquistato il titolo Italiano nel Trofeo Italia 500, questa volta ha trionfato Andrea Gelmini, con Jacopo Fertilio 2° e Alessandro Comella 4° classificato. Nella categoria Stock 600 ottimo 3° posto finale per Roland Zanet e nella categoria Open 5° posto per Norbert Zanet”. Sul piano organizzativo, il Moto Club Sebino ha realizzato la prima prova del Campionato Italiano, la gara in notturna a Ponte di Legno. Una gara molto bella ed intensa anche se il tempo non è stato favorevole rendendo la corsa più difficile e complicata, ma al tempo stesso altamente spettacolare.
60°anniversario della nostra carta costituzionale
Consegnato il testo della Costituzione agli allievi/allieve delle scuole malegnesi
L’Italia aveva avuto lo “Statuto albertino” e poi la dittatura (dove il “duce” aveva sempre ragione), poi il Concordato, le leggi razziali, la guerra di aggressione, lo sfacelo, la ritirata, la prigionia, i bombardamenti, il 25 luglio 1943 e l’arresto di Mussolini, l’8 settembre e il “si salvi chi può”, la fuga del Re e delle altre gerarchie civili e militari, l’invasione anglo-americana dal Sud, la contro-invasione tedesca da Nord, la “Repubblichetta di Salò”, la Resistenza, il 25 aprile 1945 e la Liberazione, il Referendum del 2 giugno 1946 e la scelta della Repubblica, la Costituente, la Carta Costituzionale e la sua entrata in vigore il 1° gennaio 1948 e poi ... e poi .....“Aida, quanto sei bella ...” cantava Rino Gaetano. É la storia di questo nostro martoriato e amato Paese, a volte detestato perchè non sembra mai voler cambiare i suoi difetti. La Carta Costituzionale resta però un faro per noi tutti, un condensato di valori, prescrizioni, stimoli, equilibri istituzionali che ci difendono dal pericolo di nuovi scivolamenti e cadute. In occasione del 60° anniversario, il 24 aprile i due assessori comunali Orsolina De Rosa e Pier Luigi Milani, insieme ad altri due “ospiti”, hanno parlato agli allievi e le allieve della scuola elementare e della “media” dell’importanza e dell’attualità della nostra Costituzione. Il malegnese Giuseppe Bergomi, classe 1924, ha parlato della sua esperienza di ragazzino all’epoca del fascismo e delle manìe imperiali del “duce”, della guerra nei Balcani e della prigionia in Germania. Il sig. Agide Trapletti, vice-presidente dell’A.N.P.I. (l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani) di Valle Camonica ha parlato della Resistenza e dei motivi che portarono tanti giovani a rifiutare la continuazione della guerra fascista e a schierarsi con i partigiani. I rappresentanti del Comune hanno consegnato a ciascun allievo/a una copia del testo della Costituzione spiegato ai ragazzi dal pedagogo Mario Lodi.
20° di fondazione della ass. naz. carabinieri di Malegno
Giovedì 1° Maggio abbiamo festeggiato il ventennale di fondazione della nostra sezione. Sono già passati più di vent’anni e ancora il ricordo vivido di quei giorni pieni di entusiasmo e soddisfazione per essere riusciti costituire anche a Malegno una sezione dell’Ass. Naz. Carabinieri, mi torna alla mente, carico di emozioni, accompagnato da momenti felici e momenti tristi. Come tutte le belle storie anche la nostra comincia con “Un giorno tanto tempo fa….”, io e altri due amici mentre tornavamo dalla festa dell’Arma, che si era svolta come sempre a Brescia, mentre si parlava del più e del meno, cominciammo quasi scherzosamente a contare i Carabinieri in congedo di Malegno. Erano tanti! Da qui l’idea di fondare anche a Malegno una sezione, cominciai a scrivere ai vari comandi e a raccogliere le adesioni, fu così che alla fine con decreto del Presidente Nazionale A.N.C. datato 11 febbraio 1988, veniva costituita la sezione. Fra gli amici che purtroppo nel corso degli anni ci hanno lasciato, voglio ricordare con affetto l’amico e socio Menolfi Giovanni (Braschì), che resse la sezione come Commissario in attesa dell’elezione degli organi associativi, figura esemplare di dedizione e impegno sociale. Nel corso degli anni abbiamo stabilito un rapporto di amicizia e collaborazione con le altre quattro sezione dell’A.N.C. di ValleCamonica e con il comando Compagnia di Breno. Abbiamo fortemente voluto festeggiare questo nostro anniversario, perché rappresenta un traguardo importante e perché ci sia di stimolo a continuare a tener alto l’orgoglio per l’appartenenza alla nostra associazione e alla divisa che abbiamo indossato. Mercoledì 30 Aprile abbiamo organizzato presso la palestra comunale un concerto, con la presenza di: la Banda di Malegno; la Fabbrica dei suoni; il Coro Arca, intitolato “Uomini per la pace”, quale modo migliore che affidare alla musica e al canto il nostro messaggio di pace, ricordando la presenza dei Carabinieri come operatori di pace negli angoli più martoriati del mondo (ricordiamo ad es. Afghanistan, Iraq, Libano, Somalia, Kossovo, etc..). Oltre a ciò anche nei nostri paesi la presenza dei Carabinieri è segno di sicurezza e rispetto della legalità, senza dimenticare che tutti noi dobbiamo essere portatori di questo messaggio, nella nostra quotidianità. Giovedì 1° Maggio, oltre ad aver celebrato la ricorrenza della festa dei lavoratori, come di consuetudine, grazie alla collaborazione dell’Anmil; alla presenza del nostro sindaco Domenighini, del Capitano Rapino (comandante la compagnia Carabinieri di Breno), del Colonnello Galletta (comandante Provinciale dei Carabinieri) e di numerosi comandanti delle vicine Stazioni Carabinieri, è stata scoperta presso il cimitero una lapide commemorativa a ricordo di tutti i Carabinieri. La dedica cita ”A ricordo di tutti i Carabinieri fedeli al servizio della patria e della pace” essa vuol essere un ricordo non solo dei Carabinieri caduti in servizio, ma di tutti i Carabinieri, sia che svolgono il loro dovere nel più assoluto silenzio, sia chi la divisa l’ha indossata per un periodo più o meno breve, ma tutti accomunati dal servizio alla patria e alla pace. Un particolare ringraziamento all’amministrazione comunale di Malegno per la disponibilità e il prezioso sostegno sia logistico che economico e alla ditta Porfidi Pedretti per la bellissima Targa Commemorativa, un ringraziamento di cuore a: La Fabbrica dei Suoni, La banda di Malegno, Il Coro Arca, alle Aziende che ci hanno sostenuto e alle Associazioni che hanno partecipato e che ci hanno permesso di realizzare due grandi giornate di festa.
Ass. Naz. Carabinieri - Sez. Malegno
Simonetti Angelo G.