Il Mosaico - Anno 2008 - 1
01 dicembre 2008
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2008: un anno di sfide
I l 2008 sarà un anno veramente impegnativo e denso di appuntamenti amministrativi di rilievo. La relazione della Giunta comunale sul bilancio previsionale ne evidenzia gli aspetti fondamentali. Bisognerà far convivere i minori trasferimenti finanziari dallo Stato (€ 34.517,00, nel 2008, € 27.389,00 nel 2007) con lo sforzo di non aumentare l’ICI e di non introdurre (come hanno fatto tanti altri) l’addizionale sull’IRPEF. Gli annunci di una possibile abolizione dell’ICI generano ulteriore incertezza, dato che non si capisce come verrebbe compensato il minor introito per le casse comunali.
Accanto a queste preoccupazioni ci sono però anche buone notizie: abbiamo ottenuto dalla Regione un finanziamento a fondo perduto di € 192.500,00, pari al 50% della spesa prevista per la realizzazione del Centro Diurno Integrato, con sopraelevazione della struttura di via Cava che già ospita il Centro Anziani. Si tratterà ora di sondare il polso dei Malegnesi per raccogliere il necessario sostegno all’onere che ci compete come comunità e per dotare la struttura di tutti i servizi idonei a renderla effettivamente funzionale ed “integrata”. Il 2008 sarà l’anno della certificazione ambientale (ISO 140001) e della certificazione energetica degli edifici pubblici. Significa che avremo più punti da spendere nelle graduatorie di accesso ai finanziamenti per opere e servizi pubblici e che Malegno è un comune avviato su una strada virtuosa.
Sarà anche l’anno di adozione del nuovo Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) voluto da una legge regionale che ha imposto a tutti i Comuni lombardi di rivedere i propri piani regolatori. Coglieremo l’occasione per rimediare ad alcune incongruenze dell’attuale strumento urbanistico e per dotarci di un nuovo regolamento edilizio. Nell’anno appena iniziato bisognerà arrivare alla conclusione della trattativa con l’ENEL sulla quantità d’acqua prelevabile dal nostro acquedotto alla sorgente di Santa Cristina. Dopo la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque che aveva annullato la concessione regionale per 30 litri/secondo (invece di 5) l’Enel ci aveva prospettato anche la richiesta degli arretrati; si è avviata una serrata trattativa che ha portato l’azienda a riconoscerci non meno di 25 litri/ secondo. La soluzione appare ragionevole, anche se ciò si ripercuoterà sul rendimento della centralina idroelettrica comunale di Creone e, di nuovo, sugli introiti comunali. Nelle prossime settimane dovremo arrivare alla stretta finale. I lettori ricorderanno inoltre che nel 2007 ci eravamo rifiutati di aderire all’A.T.O., (l’ambito provinciale che determina le tariffe idriche) che l’adesione era stata effettuata in via sostitutiva dal commissario nominato dalla regione; siamo in attesa del giudizio del TAR di Brescia a cui ci siamo rivolti. Tuttavia sul finire del 2007 il Parlamento ha approvato una legge di “moratoria” degli affidamenti per la gestione del ciclo idrico integrato e ci auguriamo che nel tempo che rimane venga a nostro vantaggio un recente orientamento del Consiglio di Stato sul mantenimento delle gestioni esistenti laddove efficienti ed economiche e il Referendum abrogativo della legge regionale n. 18/6 che impone le gestioni miste. Sul fronte “rifiuti” (di cui parliamo nello “Speciale” di questo numero) dobbiamo prendere atto che il passaggio alla tassazione sull’80% della superficie catastale ha purtroppo comportato un aumento dei costi per l’utenza, a volte consistenti. L’amministrazione è intenzionata a venire incontro ai cittadini con tre piccoli rimedi selettivi: una riduzione del 20% della TARSU per chi vive solo; l’esenzione per le tre attività commerciali ancora presenti nella parte vecchia del paese e la gratuità per i conferimenti di elettrodomestici alla piattaforma ecologica. Sul fronte delle opere pubbliche, oltre al Centro Diurno Integrato saremo alle prese con l’acquedotto rurale di Pedena, la progettazione del parcheggio di via Cavour, il primo lotto funzionale del Municipio e l’adeguamento dell’argine del fiume Oglio nel tratto Isola - torrente Lanico. L’avvio della lottizzazione di Campello renderà possibile la sistemazione di un primo tratto di strada a valle del P.L. Per il Centro Storico abbiamo da poco a disposizione lo studio di fattibilità per il recupero di due porzioni edilizie importanti; proseguirà il rifacimento delle reti tecnologiche e della pavimentazione di via Piazzuola, mentre si cercheranno le risorse per via Castello (tratto compreso tra via S. Andrea e S. Gaetano). Sono in arrivo l’allargamento di Via Caprani, la rotatoria e i parcheggi al bivio con Cividate e la progettazione della sistemazione della strada Malegno-Sucinva. Ci sarebbero ancora tante cose da menzionare, ma diventerebbe troppo lungo per lo spazio a disposizione. Ci basterà perciò ricordare, per concludere questa veloce carrellata, che si procederà all’adeguamento della Biblioteca Comunale con la realizzazione di una sala di lettura e di una nuova saletta multiuso mediante il recupero e l’adattamento di un’aula non necessaria dell’attigua scuola media, si punterà ad una maggiore fruizione dei nostri due musei e si confermeranno i quattro appuntamenti principali (De Gustibus, Festa Interculturale, Notte Bianca e Festa di S. Andrea). Un anno di sfide che contiamo di affrontare e vincere con il concorso dei concittadini.
La Giunta Comunale
“Mites Terram Possident” 2007
Nella suggestiva cornice della vecchia Chiesa di S. Andrea è stato conferito anche per il 2007 il Premio che reca il motto del nostro stemma comunale. Merita di essere ricordato che il Premio “Mites” è stato istituito tre anni or sono come risposta ad una deriva guerrafondaia apparentemente incontrastabile e al fine di promuovere una cultura di pace e di solidarietà. Troppe volte, nella esperienza delle ultime due o tre generazioni, le genti “miti” hanno finito per costituire carne da macello per i prepotenti e per coloro che non conoscono altra logica se non quella dell’”occhio per occhio, dente per dente”. Coi risultati che si conoscono!Col Premio “Mites” abbiamo inteso dare voce alla mitezza come espressione di equilibrio e lungimiranza, capacità di interlocuzione e fermezza nel sottrarsi alla seduttività del ricorso alla forza come unica categoria risolutrice dei contrasti e dei conflitti. Per il 2007 il Premio è stato attribuito “ex aequo” a Mons. Luciano Cominotti, missionario cividatese in Mozambico e ai volontari della Caritas zonale di Darfo B.T.
L’Amministrazione Comunale
Il centro diurno integrato si fa
Con delibera di Giunta Regionale n°8/6199 del 19 dicembre 2007, pubblicata il 18 gennaio 2008 (in base ad una graduatoria proposta dalla Comunità Montana di Vallecamonica), è stato assegnato al Comune di Malegno un contributo a fondo perduto di € 192.500,00 pari al 50% dell’importo totale “per il sopralzo dell’edificio del centro anziani di via Cava - Malegno, allo scopo di ricavare dei locali da destinare a Centro Diurno Integrato”. I fondi provengono da quelli destinati alla montagna in base alla legge regionale n. 15 del 2007. Si tratta di un risultato importante. Purtroppo in passato su questo argomento si sono levate molte polemiche, spero che l’ottenimento del finanziamento sia motivo di riappacificazione. Superare, almeno su questo argomento, le divisioni è quanto mai necessario: perchè se dal punto di vista economico si è ottenuto il risultato che l’opera meritava e quindi i lavori potranno partire nel corso dell’anno, tutto è ancora da “costruire” in merito alle forme di gestione e ai servizi che fornirà il futuro CDI. Il finanziamento ottenuto non è un merito esclusivo dell’Amministrazione Comunale, perchè sono sempre i Cittadini che spingono l’Amministrazione in una direzione piuttosto che in un’altra e che, giustamente, vogliono dalla stessa dei risultati. Di conseguenza anche per far poi funzionare la struttura (non sarà facile, servono risorse ed energie) occorre che tutto il paese lavori per lo stesso obiettivo. Siamo solo all’inizio, ma la sfida è assolutamente entusiasmante e so che i Malegnesi con la loro “proverbiale determinazione” sapranno vincerla.
Il Sindaco
Alessandro Domenighini
Riconoscimento regionale per il museo “Le Fudine”
Durante una cerimonia ufficiale tenutasi a Milano il 10 dicembre 2007, il museo “Le Fudine” ha ricevuto il riconoscimento come raccolta museale della Regione Lombardia.
Si tratta di un riconoscimento importante e niente affatto scontato per un piccolo museo come il nostro. In Vallecamonica sono solo cinque i musei riconosciuti: Quello della Guerra Bianca di Temù, quello della riserva di Ceto-Cimbergo-Paspardo, quello etnografico di Cerveno, le fucine di Bienno e appunto il nostro museo “Le Fudine”.
Possiamo quindi fregiarci del marchio regionale che certifica che la nostra struttura ha raggiunto determinati standard di qualità, in merito alla sua gestione. Si tratta di un traguardo che però l’Amministrazione Comunale intende come un nuovo punto di partenza, perchè per la promozione e la fruizione del museo cioè ancora molto da fare. Una delle linee guida date proprio dalla regione per il lavoro futuro è quella di una maggiore integrazione con il sistema museale di Bienno, e in tal senso è stata particolarmente significativa la presenza del Sindaco e del vice Sindaco di Bienno alla breve cerimonia di presentazione del riconoscimento avvenuta presso le fudine il 19 gennaio scorso. L’Amministrazione Comunale vuole rinnovare il proprio ringraziamento a tutte le persone che hanno reso possibile questo risultato, ed in particolare tutti i membri della commissione per la Gestione del museo.
Catasto Decentrato
Con i suoi 90.729 abitanti la Valle Ca- DI S. ANDREA monica che conta 251.430 mappali agricoli, 147.716 mappali urbani e altri 133.293 di altro genere, accoglierà sul proprio territorio la struttura unificata del Catasto le cui funzioni sono state assegnate ai Comuni da una recente legge nazionale (il Decreto del Pres. Del Consiglio dei Ministri 14/6/07, attuativo dalla Legge 27/12/06 n. 296). I tempi e i modi di attivazione delle funzioni catastali sono state oggetto di una proposta del Consorzio B.I.M. ai Comuni valligiani e di una convenzione intercorsa tra gli enti interessati. In pratica i Comuni assumeranno la “gestione diretta” delle funzioni catastali, “delegandola” al B.I.M. che si occuperà dell’organizzazione di tutte le attività necessarie.
É prevista comunque l’apertura di tre Sportelli Catastali ad Edolo, Breno e Darfo B.T., ma tutti i Comuni potranno aprire sul proprio territorio delle “Unità di Consultazione” per il rilascio all’utente di visure catastali.
Ritornano “le voci di Malegno”
Dopo anni di assenza è tornato il bollettino delle “Voci di Malegno” con vari contributi di approfondimento sulla storia, la cultura e l’attualità del nostro paese.
Il “format” è quello di una piccola rivista che punta a mettere al lavoro le tante intelligenze ed energie che si sono manifestate tra la nostra comunità. L’opuscolo è curato dalla Commissione biblioteca ed è aperto a tutte le collaborazioni.
Vista la buona accoglienza ottenuta dal primo numero c’è motivo di credere che l’appuntamento con la prossima edizione di fine 2008 sarà atteso da molti.
Inaugurati i restauri della chiesa “vecchia” di S. Andrea
In occasione della festività patronale di S. Andrea, con la partecipazione e la solenne celebrazione del Vescovo Vicario di Brescia, Francesco Beschi, sono stati presentati i lavori di restauro della antica Chiesa di S. Andrea, nel cuore del vecchio centro abitato di Malegno.
Le concomitanti celebrazioni “laiche” (mercatini, fiaccolata, ecc.) hanno favorito il richiamo di un numero di visitatori interessati, anche sotto il profilo storico e artistico, agli affreschi, alla storia e all’architettura del sito.
Un ringraziamento al Parroco che ha voluto far coincidere l’inaugurazione con la consegna del Premio Mites Terram Possident 2008 e un ringraziamento anche alla “cicerona” Cinzia Andreoli che ha efficacemente guidato i visitatori nella rivisitazione delle peculiarità culturali della nostra chiesetta.
Tassa sui rifiuti buone e cattive notizie
I cittadini si saranno accorti che l’ultima “bolletta” dei rifiuti conteneva (almeno per alcuni) delle spiacevoli novità. La legge dispone che la superficie da tassare non sia inferiore all’80% della superficie catastale, per alcuni anni l’applicazione di tale disposizione è stata rinviata, ma da quest’anno non era più possibile rinviare, e ciò ha comportato in alcuni casi un aumento sostanzioso della superficie da tassare e quindi della tassa stessa. In sostanza, prima nel conteggio delle superfici non entravano cantine e solai, ora anche questi entrano in gioco. É opinione diffusa che calcolare la tassa dei rifiuti in base ai metri quadri delle abitazioni e non, ad esempio, in base ai componenti di ogni nucleo famigliare, sia ingiusto. Nel 2006 la commissione bilancio del Comune di Malegno aveva fatto degli studi per passare dall’applicazione della tassa (a metri quadri) all’applicazione della tariffa (a persone), ma sia per il 2007 che per il 2008 la legge finanziaria ha impedito di fare questo passaggio: chi ha la tassa tiene la tassa, chi ha la tariffa tiene la tariffa, in attesa di una riorganizzazione più generale. In questo quadro il comune cosa può fare?
Lo spazio di intervento è piuttosto ridotto, anche perché ricordiamo che se il servizio di raccolta dei rifiuti costa complessivamente circa € 165.000, uguale cifra va raccolta con la tassa (non si possono usare altre entrate per coprire tale costo), e non è nemmeno possibile raccogliere più soldi di quelli che servono. Tuttavia nel 2007 oltre ad aver ancora aumentato leggermente la percentuale di raccolta differenziata (36,7%) i cittadini di Malegno hanno anche ridotto la quantità complessiva di rifiuti prodotti (22 tonnellate in meno rispetto al 2006) e questo consente di fare dei piccoli interventi.
La Giunta Comunale ha ipotizzato tre nuove misure di agevolazione, ferme restando quelle già in vigore che riguardano gli anziani soli e gli invalidi:
- Diventa gratuito il conferimento presso la piattaforma ecologica di Malegno o Breno di tutti gli elettrodomestici (fino ad ora si pagavano 13,00 € o 22,00 € a seconda dell’elettrodomestico).
- Viene introdotta una riduzione del 20% per chiunque viva da solo anche se non è anziano (si presuppone che il singolo produca meno rifiuti di una famiglia).
- Vengono esentati dal pagamento della tassa le superfici commerciali del centro storico. Questo è quello che per il momento si può fare stante la situazione normativa nazionale. Ancora una volta si ribadisce come vi sia solo una strada per poter arrivare ad un contenimento della tassa, e ciò produrre meno rifiuti possibile e differenziare al massimo quelli che comunque si producono.
Finalmente é partito!
In funzione il “depuratore” di Esine. 40 mila scarichi in meno nell’Oglio.
Dal mese di maggio 2007 è finalmente entrato in funzione l’impianto di depurazione dei reflui idrici dei Comuni di Breno, Malegno, Cividate Camuno, Piancogno ed Esine.
Da anni pagavamo un’addizionale sul consumo dell’acqua potabile (le famose 50 lire al mc.) senza vederne i risultati. Anzi, i più informati sapevano che in quel di Esine c’era già l’impianto bell’è pronto, ma non collegato per “incomprensibili” ragioni, e la cosa finiva nell’elenco dei tanti paradossi di un’Italia che non funziona.
Ora sappiamo che i nostri scarichi vengono depurati prima di reimmettere l’acqua nel fiume. Un piccolo ma significativo contributo alla salute di quel che rimane del (un tempo) rigoglioso Oglio che rappresenta pur sempre l’arteria Aorta della valle e dei suoi abitanti.
L’impianto di Esine è un depuratore a “fanghi attivi”, si calcola che nel giro di soli due anni saranno complessivamente 35.000 gli scarichi domestici scollegati dal fiume e collettati nel depuratore.
É interessante sapere che le sostanze recuperate dal processo di depurazione vengono usate come fertilizzanti per l’agricoltura o smaltite in siti autorizzati. Al regime attuale sono circa 8.000 i cittadini serviti, anche se la “macchina” è in grado di raggiungerne 20.000 e addirittura 40.000 (la metà degli abitanti dell’intera Valle Camonica) allorché saranno aggiunti i tratti di collettamento da Esine a Prestine e da Breno a Berzo Demo.
Che ne é dei nostri rifiuti solidi?
Le avvilenti scene delle strade napoletane invase da montagne di rifiuti che nessuno vuole smaltire hanno riproposto all’attenzione degli italiani il “modello Brescia” e, in particolare, l’esempio del “termoutilizzatore” che, smaltendo rifiuti, produce energia elettrica e teleriscaldamento, arricchendo inoltre le casse dell’amministrazione cittadina. Anche in quel di Brescia non è stato facile arrivare a costruire il consenso sulla realizzazione di quell’impianto che molti davano (e parecchi continuano peraltro a dare) come insidiosamente inquinante, temendo che emetta invisibili polveri sottili e diossina. Ci sono voluti anni e anni di studi, verifiche e incontri per fugare i giusti timori dei residenti.
Non c’è quindi da stupirsi se l’(ex) A.S.M. e le aziende che gestiscono la raccolta e il conferimento del “combustibile” (per noi Valle Camonica Servizi) si sono spese alla grande per dimostrare l’assoluta innocuità dell’impianto e ne abbiamo avuto un assaggio anche noi amministratori di Malegno quando, accompagnati da Carlo Baffelli, abbiamo effettuato una visita nel 2006 insieme ad una intera scolaresca brenese.
Vale perciò la pena di spendere qualche parola a questo riguardo, visto che nell’immediato futuro la problematica è destinata a diventare sempre più pressante.
Bisogna subito chiarire che i materiali raccolti con la “differenziata” (vetro, carta, latta, pile) vengono riciclati senza gravare sulle nostre bollette e che non tutti i rifiuti generici (per Malegno, quelli del sacchetto grigio) finiscono per essere bruciati nel termoutilizzatore, ma solo quelli adatti a produrre energia elettrica e termica senza inquinare, mentre gli altri vengono smaltiti in discarica. Alcuni dati danno meglio di ogni discorso il quadro della situazione: nel 2007 l’impianto in questione ha bruciato 803.000 tonnellate di rifiuti e biomasse generando 570 milioni di chilowattora di calore.
Ciò ha comportato un risparmio di 150 mila tonnellate di petrolio e una minore immissione nell’atmosfera di 470 mila tonnellate di anidride carbonica (rispetto all’utilizzo di combustibili fossili).
L’energia prodotta è in grado di soddisfare il fabbisogno di 190 mila famiglie e il calore generato riesce a riscaldare 50 mila appartamenti (il 50% delle esigenze cittadine). Vuol dire che l’elettricità prodotta sarebbe in grado di illuminare le case di una città “doppia” di Brescia (che ha circa 200.000 abitanti).
Anche grazie a questo impianto il capoluogo provinciale può oggi sfoggiare il raggiungimento con largo anticipo gli obiettivi di riduzione (meno 43%) delle emissioni di CO2 indicati come necessari per il 2010 dalla comunità internazionale. Malegno, con la sua buona “performance” nella raccolta differenziata (di cui trattiamo in un altro articolo di questo numero) concorre a fare della provincia bresciana e della Valle Camonica una realtà virtuosa nel panorama nazionale.
Ovviamente c’è ancora molto da fare (a cominciare da ciascuno di noi) e non va abbassata la guardia, considerando che quello ecologico diventerà sempre di più un “bussness” destinato ad attirare le attenzioni non sempre corrette e “pulite” di operatori economici grandi e piccoli.
La civiltà dei rifiuti
A pag. 9 dell’ultimo numero del periodico “Il Nuovo Mosaico” N. 2 anno 2007 è stato pubblicato un articolo sull’abbandono di rifiuti in luogo improprio. Credo sia opportuno chiarire che le attività in genere, artigianali o industriali che siano, sono già organizzate internamente per la raccolta, lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti inerenti la produzione. Questo avviene utilizzando il servizio di nettezza urbana oppure tramite un contratto con un’azienda esterna autorizzata al ritiro e smaltimento di quei rifiuti definiti speciali, con tanto di registri di carico-scarico a norma di legge.
Tutto questo ovviamente viene pagato dalla ditta stessa in modo proporzionale ai parametri aziendali e ai rifiuti conferiti. Chi abbandona rifiuti in luoghi non appropriati o discariche abusive non è di solito un’azienda ma un privato cittadino che non sa come smaltirli (e non vuole informarsi). Cerchiamo di essere tutti consapevoli che i rifiuti abbandonati alla fine tornano nel piatto in cui mangiamo ogni giorno. Personalmente ritengo che un segno di civiltà non sia quello di cercare come eliminare i rifiuti in tutti i modi (inceneritori, discariche ecc.); civiltà è produrre meno rifiuti possibile!!
Ducoli Daniele
Per saperne (un pochetto) di più sulle società dei servizi valligiani
Descrizione
Il nostro Comune, oltre che gli enti “obbligatori” per legge (Comunità Montana e B.I.M.), partecipa anche a parecchi altri consorzi e società strumentali o di servizio. A seguito di alcune repentine modifiche intervenute negli scorsi anni, anche sotto impulso delle inarrestabili novità normative, l’attuale assetto del vecchio Consorzio Metano, oggi “Gruppo Valle Camonica Servizi”, è la seguente:
- il “Consorzio Servizi Valle Camonica” (Capogruppo o “holding”) è il soggetto interamente in mano pubblica a cui resta in capo la proprietà degli impianti e delle reti del gas metano e che possiede il 60% del capitale azionario della Società Vallecamonica Servizi;
- questa si occupa a sua volta dell’erogazione dei servizi del gas metano, di igiene urbana, ciclo idrico, eccetera e, a sua volta, possiede il 99% del capitale azionario di Valle Camonica Servizi Vendite S.p.a.;
- quest’ultima si occupa della compravendita del gas e dell’elettricità, promuovendo la strategia commerciale e la valorizzazione del marchio dell’intero gruppo. La “triade” appena descritta realizza le sue attività direttamente e anche attraverso partecipazioni azionarie in altre società le più importanti delle quali sono Integra s.r.l. e T.S.N. s.p.a.
L’assemblea 2007
Nel corso dell’assemblea svoltasi il 19.12.2007 il Consorzio “capogruppo” ha discusso e approvato alcune svolte decisive per il futuro del gruppo Valle Camonica Servizi.
- In primo luogo è stata approvata l’adesione dei Comuni di Pisogne e Costa Volpino.
- È stata inoltre discussa la prospettiva della partecipazione azionaria nella società T.S.N. S.p.A. (la società che gestisce l’impianto di Sellero di generazione di energia e teleriscaldamento degli abitati di Sellero, Novelle e Cedegolo con l’impiego dei cascami del legname e delle cosiddette biomasse vergini) alla luce della richiesta del socio privato (la società Artemide, controllata dalla multinazionale francese “Gas de France”) di acquisire la maggioranza azionaria, oggi in possesso degli enti pubblici valligiani. La tematica è di grande rilevanza perchè, a prescindere dalla specificità locale dell’azienda in questione, involge problematiche inerenti che cosa si brucia e che cosa si immette nell’aria e rappresenta un assaggio di ciò che in futuro potrebbe avvenire in altri campi, a cominciare da quello dell’acqua. La soluzione adottata (cessione al privato del 25% delle quote azionarie in mano pubblica con un surplus del 20% rispetto al prezzo di acquisto, blocco delle tariffe all’utenza, forte rappresentanza pubblica negli organi di governo della società, garanzie sulla non trasformazione dell’impianto in un termodistruttore di rifiuti, retrocedibilità della quota azionaria in caso di inadempienza) sembra fugare - almeno per il momento - le preoccupazioni delle Comunità interessate, ma sarà bene non abbassare la guardia.
- L’assemblea ha poi esaminato gli indirizzi societari riguardo ad Integra S.r.l., Società controllata dal Consorzio attraverso Valle Camonica Servizi S.P.A., che si occupa di progettazione e realizzazione di centrali e reti di distribuzione del calore in vari Comuni valligiani. A seguito di recenti rilievi mossi dall’Autority per l’energia in merito alla corretta individuazione del socio privato (Fen Energia) detentore del 48% delle quote, il C.d.A. ha optato per l’indizione di una gara ad evidenza pubblica per la scelta del partner privato sulla base di un nuovo progetto industriale, lasciando inalterata la natura mista (pubblico-privato) di Integra.
- L’assemblea ha riconfermato l’incarico di direttore Generale del Consorzio Servizi all’Ing. Giorgio Bertoia.
- Infine sono state presentate le proposte strategiche per l’intero Gruppo dei Servizi territoriali, alla luce dei movimenti in atto nel panorama nazionale e globale, sulle quali urge una presa di posizione tra l’ipotesi di “federazione” con altri soggetti forti operanti nei territori limitrofi e quella di “fusione” con uno di questi. Tematica che è necessario rimandare ad altra occasione.
Pier Luigi Milani
* Per maggiori informazioni sulla struttura delle società qui indicate cercare in internet: www.Gruppo Valle Camonica Servizi”, “www.Integra Srl”, “www.T.S.N. Spa”.
Ampliamento e riqualificazione del cimitero
L’Amministrazione comunale si scusa con tutti coloro (concittadini e non) che hanno subìto o stanno subendo dei disagi a causa dei lavori in corso nell’area cimiteriale, resi peraltro necessari e improcrastinabili dalla penuria dei loculi. L’assessore ai lavori pubblici spiega qui di seguito le ragioni dell’opera e i risultati attesi dalla stessa.
L’intervento (graficamente raffigurato nel disegno qui sotto) si propone di ampliare la ricettività del cimitero comunale di Malegno, per far fronte alle esigenze di sepoltura che si manifesteranno nel prossimo ventennio. Esso, di fatto, si configura come fase attuativa del piano cimiteriale comunale. Infatti, il regolamento regionale 9 novembre 2004, n.6 (regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali) ha introdotto l’obbligo, per ogni comune, di redigere “..uno o più piani cimiteriali, per i cimiteri esistenti o da realizzare, al fine di rispondere alle necessità di sepoltura nell’arco dei vent’anni successivi all’approvazione dei piani stessi...”. L’impossibilità di procedere ampliando il cimitero all’esterno dell’attuale perimetro senza contravvenire all’obbligo di mantenere una distanza minima di 50 metri lineari dagli edifici circostanti, esistenti o previsti, ha ridotto notevolmente il campo delle opzioni progettuali a cui il piano cimiteriale ha potuto fare riferimento: l’ampliamento doveva cioè necessariamente realizzarsi all’interno della struttura esistente. Questa condizione ha fatto emergere altre questioni, ed in particolare quella relativa al come operare all’interno del cimitero, senza creare volumi che alterassero un spazio attualmente ben definito e organizzato: un ambiente unitario, chiaro, privo di parti nascoste.
Sulla base di queste considerazioni, lo Studio di architettura Domenighini incaricato di redigere il progetto ha proposto una soluzione “ipogea”; il nuovo ampliamento in corso di realizzazione sarà completamente interrato, in modo da ovviare all’inevitabile impatto di un intervento collocato fuori terra.
La superficie attualmente interessata dalle opere è collocata nell’attuale campo di inumazione n.1 e corrisponde ad un rettangolo di 112 mq circa; in corrispondenza di tale superficie, nel sottosuolo sono stati realizzati due blocchi simmetrici di loculi, separati da uno spazio centrale per la movimentazione dei feretri, per un numero complessivo di 112 nuovi loculi.
Tale spazio interrato risulterà agibile solo agli operatori cimiteriali, durante le operazioni di tumulazione ed estumulazione. Fuori terra, attraverso un progetto unitario che utilizza al meglio lo spazio disponibile e si caratterizza per semplicità e funzionalità, sono in corso di realizzazione le lapidi commemorative dei defunti. Tali strutture lapidee, realizzate in calcestruzzo armato, verranno rivestite con lastre in marmo serpentino (verde scuro) mentre invece per le lapidi verrà utilizzato marmo di botticino classico lucido. Nella scelta dei materiali di rivestimento, i progettisti incaricati hanno ritenuto di agire in continuità con i precedenti interventi di ampliamento, in modo da assicurare una opportuna coerenza d’insieme.
Un anno di G.E.M.
Archiviamo un annata 2007 con tante belle gite organizzate dal GEM, caratterizzate da vari livelli di difficoltà e di distanze, ricche di sensazioni intense, che lasciano impresse nella mente immagini di percorsi e di cime maestose ed un vissuto di entusiasmo e di soddisfazione per i partecipanti. Tra le varie menziono le uscite:
- Scialpinistiche del Pizzo Scalino e del Gran Paradiso;
- sulle Tre Cime di Lavaredo, dove si è percorso un anello snodato tra alcuni dei più suggestivi itinerari di montagna internazionalmente riconosciuti, durante 4 giorni vissuti su sentieri con vie di ferrata che hanno stimolato in giusta misura il gruppo a confrontarsi con queste impervie ed affascinanti pareti dolomitiche;
- sulle Dolomiti del Brenta, dove è rimasta in sospeso una proposta di ritorno per effettuare un percorso non battuto nell’occasione per mancanza di tempo;
- sulla Marmolada, la più alta delle vette dolomitiche;
- sul Pizzo Tresero, dove i più preparati ed attrezzati (non proprio i capi gita dell’occasione....), per la sicurezza dei più hanno attrezzato la rampa terminale caratterizzata da sfasciume particolarmente inconsistente;
- sul nostro monte più rappresentativo, il maestoso Adamello, passando dal rifugio delle Lobbie Alte;
- sulle impegnative ferrate del Gamma Due al Monte Resegone, dove il drappello dei più esperti ha potuto sfogare i più profondi istinti di arrampicata; - sulla nostra vicina, ma non per questo meno affascinante Presolana;
- sui nostri monti sovrastanti la valle di Lozio, la cima Bacchetta, dei Ladrinai e Cimon della Bagozza, dove tre distinti gruppi (tra cui erano presenti gli amici della Slovacchia, venuto anche quest’anno ai festeggiamenti del Patrono), hanno contribuito al raggiungimento delle 60 cime con le quali il CAI di Cedegolo ha voluto festeggiare il proprio anniversario.
Da rimarcare che anche nell’estate appena trascorsa si è ripetuta la bella esperienza dei campi di lavoro internazionale, in cui i volontari mettono la loro opera al recupero di antiche vie del nostro territorio comunale, una iniziativa che il nostro gruppo escursionistico apprezza per il contributo che viene dato al ripristino di viabilità abbandonate che possono in tal modo ritornare fruibili.
In autunno molti volontari del gruppo e compaesani hanno passato una piacevole domenica di lavoro contribuendo alla pulizia del sito circostante la Baita della Società, sempre più struttura di riferimento per le occasioni in cui si vive intensamente la componente di socialità e di apertura alla comunità (domeniche in compagnia e punto di partenza della fiaccolata di S. Andrea). E per chiudere in grande stile ricordiamo la serata con l’alpinista Manolo e la ormai famosa fiaccolata di S. Andrea dove la partecipazione della gente è stata notevole.
Il Gem sta collaborando con la scuola media per avvicinare i ragazzi alla montagna. É infatti partita l’esperienza di introduzione dell’arrampicata in sostituzione alla “classica” ora di Educazione Fisica, esperienza che sta riscuotendo un enorme successo sia tra gli alunni che tra gli insegnanti coinvolti.
Si riparte dunque, con rinnovato spirito, a proporre agli interessati il programma di massima della prossima annata, che si preannuncia nuovamente fitta di escursioni di sicura attrattiva e di fascino.
Data Itinerrio Tipo d’Usicta
13/01 Vajuga-co de mort Ciaspole o Sci
27/01 Sesa-Pizzo Aiugia Ciaspole o Sci
10/02 Vilminore Cima Barbarossa Ciaspole o Sci
24/02 Bazena Lago della Vacca Ciaspole o Sci
02/03 Schilpario Passo Campelli Ciaspole o Sci
16/03 Tonale - Il Cantiere Ciaspole o Sci
30/03 Aprica -Bivacco Aem Ciaspole o Sci
20/04 Valgrande - Rif. Occhi Ciaspole o Sci
18/05 Festa al bait della Società Trekking Ludico Gastronomico
25/05 Cima del Guglielmo Trekking
22/06 Cornone del Blumone Trekking
13-14/07 2 Giorni alle Pale di S. Martino Trekking
27/07 Corno dei tre Signori Alpinistica
10-14/08 In montagna con il Gem Trekking
06-07/09 Cima Adamello Trekking
30/11/08 S. Andrea Serata con Alpinista Fiacco
Gli interessati possono contattare direttamente i capi gita (i nominativi e riferimenti telefonici vengono divulgati con affissione delle locandine qualche giorno in anticipo) o venire in sede Gem posta nell’edificio sopra le Poste in occasione degli incontri del mercoledì sera.
Il Presidente
Gian Luigi Pezzoni
Moto Club Sebino - Una Stagione Fantastica
Dal successo organizzativo del mondiale di Borno alle vittorie nell’italiano motoslitte e quello di enduro. Anche la stagione 2007 del Moto Club Sebino va in archivio, una stagione caratterizzata dall’organizzazione del mondiale di Borno dello scorso anno. Un evento che ha richiesto due anni di preparazione e un enorme mole di lavoro, ma che alla fine ci ha dato una soddisfazione immensa. É stato un successo organizzativo sotto tutti i punti di vista, dalla logistica al coordinamento dalla promozione alla realizzazione dei percorsi. Tutto lo staff ha lavorato alla grande per offrire uno spettacolo di primissimo livello: abbiamo cercato di rendere le prove speciali il più accessibili possibile e il numeroso pubblico ha risposto alla grande. Siamo un gruppo di lavoro collaudato, da sette anni abbiamo ripreso il discorso dell’organizzazione di competizioni di qualsiasi livello, ci capiamo al volo e c’è la massima disponibilità a collaborare e lavorare per gli obiettivi comuni. Grazie a tutto questo i risultati sono sempre straordinari. Il Moto Club Sebino conta oggi 250 soci tesserati, di cui 71 piloti, che hanno imperversato per tutta la stagione nelle principali corse, ottenendo risultati importanti. Come nelle ultime stagioni, anche il 2007 è stato ricco di successi, a partire dal Campionato Italiano Motoslitte con il titolo di Tosi, due secondi posti e un terzo posto, passando da Roberto Albertinelli 19° assoluto su KTM, al Rally dei Faraoni nella sua prima gara ufficiale, per arrivare all’enduro, la nostra specialità, dove siamo andati davvero forte. Dall’enduro infatti sono arrivati tre titoli italiani con Pogna, Fossati e Surini (6° titolo italiano consecutivo) 7 secondi posti e 2 terzi posti e nel regionale una pioggia di vittorie e piazzamenti da podio. Ancora una volta siamo stati protagonisti di una stagione ai massimi livelli, sempre vicini alle posizioni di vertice, con il rammarico per Armanni e Rizza a cui è sfuggito l’italiano per un punto. Nel regionale siamo stati quasi imbattibili, dimostrando la nostra forza in tutte le categorie. I programmi per il 2008 La stagione è iniziata presto, già a gennaio con le Motoslitte dove siamo stati ancora tra i protagonisti nell’italiano. Anche se sono appena tre anni che partecipiamo a queste competizioni (siamo il moto club con più piloti iscritti e i risultati ci danno ragione), anche nel 2008 partiamo in prima fila. Poi, da marzo, via ai campionati di enduro dove, con la squadra riconfermata e l’innesto di alcuni piloti di qualità, saremo ancora tra i club da battere. Ci saranno cambiamenti di moto, di categoria ma non cambierà la sostanza: saremo in lotta per tutti i traguardi. Come lo scorso anno abbiamo organizzato la prima prova del Campionato Italiano Motoslitte a Ponte di Legno in notturna il 12 gennaio e ad inizio maggio il Campionato Italiano Enduro Major a Boario Terme. Due eventi importanti che ci terranno impegnati anche in questa stagione. I doverosi ringraziamenti Il grazie più grande va all’amministrazione comunale di Borno per il contributo e la collaborazione nell’organizzazione del Mondiale, e a tutti gli Enti del territorio che si sono resi disponibili a sostenerci. Un grazie anche ai nostri sponsor che ogni anno rinnovano il loro supporto, a tutti i soci che con il loro prezioso aiuto consentono al club di essere uno tra i primi in Italia. Non dimentichiamo ovviamente l’ospitalità che l’amministrazione comunale di Malegno ci concede presso la sede delle associazioni di via Cava. Costante Bontempi
Campionati Enduro 2007
Campionato Italiano Cadetti
1° Michael Pogna Husquarna 125 4t
Campionato Italiano Junior
1° Andrea Fossati Honda 250
2° Massimo Mangini Suzuki 125
Campionato Italiano Major
1° Pier Luigi Surini Honda 250 4t
2° Osvaldo Armanni Honda 260
2° Roberto Cesareni Kawasaki 250
3° Walter Armanni KTM 300
2° Moto Club Sebino
Trofeo delle Regioni - 3° Moto Club Sebino
Coppa Italia - 2° Moto Club Sebino
Under 23 - 2° Moto Club Sebino
Campionato Regionale Cadetti
1° Marco Pedretti Fantic 125 4t
3° Federico Domeneghini Kawasaki 125
2° Moto Club Sebino
Campionato Regionale Junior
1° Marco Colleoni Yamaha 125
1° Daniele Bona GasGas 250
2° Paolo Parolini Kawasaki 250
1° Moto Club Sebino
Campionato Regionale Senior
1° Alessandro Rizza Suzuki 125
2° Massimiliano Rizza Beta 450 4t
3° Moto Club Sebino
Campionato Regionale Senior
1° Pier Luigi Surini Honda 250 4t
1° Carlo Valenti KTM 125
1° Osvaldo Armanni Honda 260
1° Roberto Cesareni Kawasaki 250
2° Walter Armanni KTM 300
1° Moto Club Sebino
Campionati Motoslitte 2007
Trofeo Italia 500 cc
1° Massimo Tosi - 2° Mario Lanzetti
Campionato Italiano 500 cc - 3° Roland Zanet
Campionato Italiano 800 cc - 2° Roland Zanet
Cane vagante: cosa fare?
Se vediamo un cane vagante nei centri abitati o in zone limitrofe alle strade abbiamo il dovere morale di considerare due aspetti importanti:
- Il cane è in pericolo
- Il cane può rappresentare un pericolo per gli altri
Ci troviamo nel primo caso quando il cane viene investito o se è oggetto di maltrattamento, o anche se l’animale è stato abbandonato e necessita di cibo o di cure. Ci troviamo nel secondo caso quando il cane è causa di un incidente, quando manifesta aggressività verso l’uomo o verso altri animali oppure quando provoca dei danni a cose o persone. In entrambi i casi citati, un comportamento indifferente può avere delle conseguenze spiacevoli.
Cosa Fare
Osservare brevemente il comportamento dell’animale: se appare spaventato, disorientato, sospettoso è probabile che si tratti di un animale abbandonato, quindi è necessario avvertire il comune che effettuato il sopralluogo con proprio personale e ritenuto il cane randagio o vagante chiederà l’intervento del servizio accalappiacani convenzionato ASL. Il servizio accalappiacani interviene sul posto nel più breve tempo possibile ed è utile facilitarne il lavoro trattenendo quando possibile il cane nel luogo dove è stato richiesto l’intervento. Il cane viene catturato, viene verificata la presenza del microchip (meccanismo di identificazione obbligatorio), e in caso favorevole riconsegnato al proprietario con l’addebito di un rimborso spese per la cattura e la ricerca effettuata; in caso sfavorevole ricoverato presso il servizio accalappiacani per qualche giorno in attesa di essere rivendicato dal proprietario oppure inviato al canile sanitario per l’osservazione richiesta dal Regolamento di Polizia Veterinaria (di norma 10 giorni) e poi inviato al canile rifugio convenzionato con l’ASL in attesa di essere affidato ad un nuovo proprietario. Il soggiorno del cane presso il canile sanitario è a spese dell’ASL mentre il mantenimento presso il canile rifugio è a spese del comune presso il quale è stato rinvenuto il cane.
Conclusioni
- Applicare il microchip al cane consente di recuperare il vostro animale in caso di smarrimento.
- Non lasciare circolare liberamente il proprio cane, oltre ad essere sintomo di poca attenzione verso l’animale può provocare danni gravi; anche se il cane è assicurato un tale comportamento non è giustificato.
- Avvertire il comune in caso di cane vagante può evitare grossi guai al cane e alle persone.
Direttore: Dot. Enzo Antonini
Veterinario ufficiale: Dot.ssa Anita Vettore
I Principali Appuntamenti del 2008
I n attesa di stendere il calendario dettagliato delle iniziative programmate sul territorio comunale nel corso dell’anno corrente, rammentiamo a tutti, singoli e associazioni, le date dei principali appuntamenti, anche al fine di prevenire antipatiche sovrapposizioni:
11 Maggio: Gara dei Brusì
28 Maggio: Festa - Ritrovo alla Baita della Società
6-7-8 Giugno Festa Popolare
21-22 Giugno: Cronoscalata Malegno-Borno
28-29 Giugno: Abbracciamondo Festa Interculturale
4 Luglio: Clusone Jazz c/o Museo Le Fudine
5-6 Luglio: Malegno-Ossimo-Borno delle auto storiche
12 luglio: De Gustibus
3-4-5 settembre: Festa dell’Oratorio
20 settembre: Notte Bianca
29-30 novembre: Festa di S. Andrea
UN GRAZIE
Grazie alla disinteressata collaborazione di alcuni esercizi commerciali il volume “Malegno al tempo dei canali” di Michela Guerini ha avuto una buona distribuzione anche nelle settimane successive alla sua presentazione.
Un grazie a tutti da parte dell’amministrazione comunale.