Il Mosaico - Anno 2019
01 dicembre 2019
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Gettare ponti
L’essere umano, nel corso della sua tortuosa evoluzione, ha sempre costruito e distrutto ponti. Li ha costruiti per creare scambi commerciali, economici, culturali. Li ha costruiti per entrare in relazione con mondi diversi, lontani, stranieri. Li ha distrutti come azione di guerra per colpire le comunicazioni e gli scambi del nemico. A noi piace costruirli, i ponti. Ci piace l’idea di collegare tra loro gli esseri umani, di usarli per scambiare prodotti, idee, sogni, progetti, di crescere osservando gli altri, di conoscere persone, culture, idee, modi di vivere diversi dal nostro. Tra i ponti e i muri, preferiamo decisamente i ponti, insomma. Chi è sicuro di sé, delle proprie idee, delle proprie radici, dei propri valori, non ha paura di confrontarsi con la diversità. Fin qui, tutta teoria. Nella pratica vi raccontiamo la storia del nuovo ponte Ciclopedonale in Isola. E’ stato decisamente faticoso arrivare alla sua realizzazione. Dobbiamo ringraziare il Gal ValleCamonicaSEbino (Alessandro Putelli e Walter Sala, mancato da poco) e la Provincia di Brescia (Gigi Mottinelli e Samuele Alghisi) per averci creduto assieme a noi sin dall’inizio. Ringrazio anche tutti gli enti (Regione, Comunità montana) e tutte le persone (tante) che hanno lavorato a questa passerella. Grazie a questo ponte:
- Chi era abituato a fare la passeggiata a piedi, con il cane, in bici verso Breno potrà evitare la sp. 345 che nel tratto tra il ponte della Madonna e il passaggio a livello di Isola è proprio pericoloso
- L’accesso al Parco archeologico di Spinera e, in generale, ai reperti romani della Media Valle sarà più agevole e piacevole. Tante volte non ci rendiamo conto del patrimonio culturale che abbiamo così vicino. Prendiamoci il tempo di andare a visitarlo facendo una passeggiata lungo il fiume.
- Mettiamo la prima pietra della futura ciclabile che salirà all’Altopiano, che potrebbe diventare un bellissimo biglietto da visita turistico ed ambientalmente sostenibile per il nostro territorio. Ci stiamo lavorando assieme con gli altri comuni, speriamo di farcela! Il prossimo passo sarà quello di cercare i fondi per riqualificare l’argine del Fiume Oglio in Isola per mettere in sicurezza la zona. Con questo progetto potremmo riqualificare la zona di accesso al ponte e renderla più bella e confortevole. Un passo alla volta, il fiume potrebbe davvero diventare un luogo piacevole per il tempo libero dei nostri cittadini.
Paolo Erba
In breve...
Messo in funzione il maglio didattico al museo delle Fudine, realizzato in parte grazie ad un contributo di Regione Lombardia, progettato da ragazzi camuni e realizzato grazie agli artigiani di Segno Artigiano. Il progetto FudineVive ha consentito di rendere il nostro Museo interessante per le visite didattiche, che verranno gestite nei prossimi mesi grazie al supporto della Fondazione Musil.
Grazie ai 40.000 Euro per i piccoli comuni destinati dal Governo Conte I per la messa in sicurezza di strade e territorio, abbiamo effettuato qualche piccolo ma significativo intervento: la messa in sicurezza della strada in Bagnolo, la conclusione delle murature a sostegno di via Coste, la sistemazione dei ripari stradali in Castello e la realizzazione di muro e ringhiera in via Ponte Minerva.
Interventi per circa 40.000 Euro sulle strade esterne per rendere più agevole il transito. Si è intervenuti sulla tagliafuoco della Guna, in Aviuline, in Carnì, in Pedena, all’imbocco della strada verso il TEdol, in Cornei e in Castello, oltre che in Montepiano. Per il 2020 vedremo di completare altri tratti di strada. Durante la raccolta di idee per la formazione del programma elettorale, erano arrivate alcuni suggerimenti. Pian piano abbiamo provato a realizzarli: ecco un nuovo spazio per la bacheca dei defunti in Piazza Casari e la sistemazione di luci e muri del sottopasso in Via Campello.
Stanno per partire i lavori di messa in sicurezza delle pareti rocciose poste sopra l’abitato di Malegno, in località Redolo-Dera ed in località Castello. Grazie al lavoro progettuale ed anche al sostegno dei cittadini tramite una lettera firmata che abbiamo allegato alla richiesta di contributo, la Regione Lombardia ha stanziato 250.000 che useremo per le reti paramassi, con lavori nei primi mesi del 2020. L’assessorato ai piccoli comuni di Regione Lombardia ha stanziato altri 96.000, che ci serviranno per completare quest’opera di messa in sicurezza. Un passo alla volta si cerca di realizzare il mega progetto finalizzato a mettere in sicurezza tutto il versante a rischio di dissesto idrogeologico da Malegno a Montepiano.
Partiranno in primavera i lavori di allargamento della Strada provinciale n. 5 sopra l’abitato di Malegno. Con questi interventi, finanziati in larga parte dalla Provincia (al comune di Malegno è costato 7.500 €) si concluderà finalmente l’allargamento di tutta la provinciale, intervenendo sulla strettoia prima e dopo la curva “del vento” in località Pè e sulle strozzature nei tratti a salire.
Una carrozzella in dono
In occasione della “Festa dei nonni”, il Gruppo Alpini di Malegno, ben orchestrato dal capo gruppo Fausto Magri, ha voluto donare all’Avam una fiammante carrozzella che servirà a migliorare la funzionalità e l’efficienza. Un gesto molto apprezzato dal sottoscritto, dal Consiglio Direttivo e dai Soci che frequentano il Centro, che testimonia non solo il profondo affetto per le Associazioni di Malegno ma anche il carattere generoso, particolarmente sensibile e attento alle esigenze di quanti si impegnano ad aiutare il prossimo. A voi, amici Alpini di elevato e nobile sentimento, giunga la nostra sincera gratitudine e l’affetto di tutto il personale volontario.
Chi ha E20 ha vinto!
Nell’epoca in cui negozietti e osterie vengono sostituiti dai grandi Centri Commerciali, le serate in famiglia sono monopolizzate da smartphone, pc o tv e le discussioni si sono trasferite dalle piazze e dai Consigli Comunali direttamente sui Social Network, la vitalità dei piccoli Paesi di provincia è sempre più sovente legata alla capacità di riuscire ad organizzare o meno degli eventi pubblici che riescano a catalizzare l’attenzione della popolazione. Da questo punto di vista Malegno, attraverso la spinta dell’Amministrazioniìe Comunale e all’operato delle molte Associazioni presenti sul territorio, ha saputo negli ultimi anni offrire un’ampia varietà di manifestazioni e appuntamenti che hanno attirato gente anche da fuori Paese. In questo positivo scenario l’Associazione e20 ha saputo fare da punto di riferimento e cinghia di trasmissione tra le varie realtà, oltre ad organizzare in prima persona eventi quali La Notte Bianca, De Gustibus, Cascinando e Tartufolio per citarne solamente alcune. Il 2019 per una serie di circostanze, quali ad esempio il cambio di Amministrazione, l’entrata in vigore di nuove e ancor più stringenti normative sugli eventi pubblici, nonché un fisiologico ricambio generazionale, è stato un anno di transizione per e20, ma negli ultimi mesi è andato via via creandosi un nuovo gruppo di lavoro formato da elementi più esperti uniti a nuove leve, che sta progressivamente entrando in funzione a pieni giri. Oltre al consueto ed silente supporto organizzativo e di attrezzature fornito alle altre associazioni e dopo ad aver riproposto ad Agosto la terza edizione del festival musicale Pedena Rock in collaborazione col Circolo Sul Palco, l’autunno è stato infatti caratterizzato dal ritorno di De Gustibus in una nuova veste “diurna” con un ottimo successo di pubblico, oltre che alla quarta edizione di Tartufolio, segnata purtroppo dal maltempo ma anche da alcune interessanti novità come il concorso culinario dedicato agli studenti dell’Istituto Alberghiero, che hanno comunque reso piacevole ed interessante il weekend dedicato ai sapori autunnali della Valle Camonica. Purtroppo è stato però anche l’anno in cui dopo 15 anni non si è riusciti a riproporre la Notte Bianca, che rimane comunque un capitolo non ancora del tutto archiviato, ma che per prendere di nuovo vita non potrà prescindere dall’attiva collaborazione con i commercianti malegnesi. Per il 2020 le idee e gli obbiettivi non mancano di certo, come non mancheranno però anche le difficoltà, in primis quella di adeguarsi definitivamente agli standard di sicurezza imposti dalle attuali normative, con annesso aumento di lavoro “burocratico” e incremento di costi, necessari però ad ottenere le autorizzazioni per organizzare vecchie e nuove manifestazioni. La priorità però come sempre rimane quella di trovare nuovi elementi da inserire nel gruppo, perché quando la volontà e la forza lavoro non mancano, tutti gli ostacoli diventano meno insormontabili, quindi avanti, c’è posto per tutti, le “iscrizioni” a e20 sono sempre aperte!
Resoconto biblioteca
Quest’anno in biblioteca sono state svolte da Gian Paolo l’assistente di biblioteca, e dai collaboratori del servizio civile Fabio, Altea, Alessia ed Eleonora, ciascuno in base al suo ruolo ed alle competenze e predisposizione personale le attività standard di prestito, servizio informativo, collaborazione con le scuole ed enti del territorio, conservazione, implementazione e cura del patrimonio. Oltre a questo sono state proposte ed individuate due ulteriori attività strettamente collegate a Malegno ed alla sua gente: - la prima è un lavoro sull’individuazione delle persone raffigurate nelle fotografie storiche raccolte negli anni passati dal Comune: quando possibile si è proceduto riconoscendo la situazione immortalata, la trascrizione di nomi, soprannomi e parentele; questo lavoro è stato svolto da Roberta Furloni con la collaborazione o di persone coinvolte da lei personalmente o da altre che passando in biblioteca si interessavano e dedicavano un momento di tempo a questa attività [attività non ancora conclusa, quindi chi è interessato si faccia avanti]; - la seconda invece ha riguardato Le voci di Malegno conservate in biblioteca, ed è stato effettuato lo spoglio di queste. Per spoglio si intende ”la raccolta, esame e selezione di dati, elementi e risultanze di carattere omogeneo e la loro sistemazione in una forma concreta che consenta di ricavare rapidamente tutte le informazioni che i dati, nel loro complesso, possano fornire”. Quindi Benedetta ha consultato tutte le Voci di Malegno ed ha trascritto e schedato per ciascun volume Titolo articolo, Autore e pagine di tutti gli articoli. Un lavoro forse un po’ ripetitivo ma che potrà servire per tutta la popolazione in quanto schematizza e sintetizza il contenuto di queste pubblicazioni e speriamo possa esserlo stato per chi lo ha svolto in quanto momento di approfondimento sulla storia recente del proprio paese. In conclusione riportiamo la testimonianza di una dei volontari del servizio civile operante in biblioteca in questi ultimi 12 mesi. Per una lettrice seriale aver avuto la possibilità di gestire un ambiente pieno di libri è come un sogno che si avvera. Arrivo alla fine di questa esperienza molto soddisfatta per il lavoro svolto, che sembra banale ma che in realtà non lo è, sperando di aver lasciato in qualche modo il segno. Oltre ad aver avuto una crescita professionale ho trovato quest’anno di lavoro in biblioteca molto utile per crescere a livello personale. La piccola quotidianità con gli utenti ha fatto sì che mi integrassi con la comunità lettrice di Malegno consigliandola e aiutandola ma soprattutto imparando da essa.
Altea
La Biblioteca
Festa dei gruppi alpini di Malegno e Cividate
Sentita partecipazione delle due comunità Il 5 e 6 ottobre scorso i Gruppi alpini di Malegno e Cividate hanno voluto ancora una volte vivere assieme un momento di memoria, di comune impegno associativo e di festa. Nella ricorrenza dell’87° di fondazione la cerimonia ha avuto inizio questa volta a Cividate con un incontro triangolare di calcio a cui hanno partecipato le squadre delle tre Sezioni bresciane: Vallecamonica, Brescia e Salò. Presso il locale campo sportivo la squadra della Sezione di Brescia ha vinto il torneo e si è aggiudicato il Trofeo.
È seguita la S. Messa, officiata dal parroco don Giuseppe Stefini, e l’omaggio floreale alla Madonnina. Sempre da Cividate domenica mattina ha avuto inizio la sfilata accompagnata dalla banda A. Canossi di Malegno. Numerosa la presenza di altri Gruppi, ben 44 gagliardetti, e altre Associazioni. Numeroso anche il Consiglio Sezionale col presidente Mario Sala e l’ex presidente Giacomo Cappellini. Vi ha partecipato anche una delegazione del Gruppo Alpini Vernio-Prato, gemellato con quello di Cividate. Durante il percorso le doverose soste al Monumento ai Caduti di Cividate con l’alzabandiera, gli interventidel Capogruppo G.B. Troletti e del sindaco Cirillo Ballardini, e per rendere omaggio a don Carlo Comensoli e alle Fiamme Verdi. Percorrendole strade pavesate col tricolore il corteo ha raggiunto il Monumento ai Caduti di Malegno. Alla deposizione della corona in loro memoria hanno fatto seguito gli interventi del capogruppo Fausto Magri, del sindaco Paolo Erba e quello conclusivo del presidente sezionale Mario Sala. Nei loro interventi, come in quelli ascoltati a Cividate, oltre ai ringraziamenti alle autorità presenti e ai numerosi partecipanti, il richiamo ai valori sociali e civili che caratterizzano l’ANA, e al dovere di non dimenticare. È seguita la s. Messa anche qui officiata da don Giuseppe. L’esperienza di vivere assieme la festa dei due Gruppi si è rivelata anche quest’anno vincente, a testimonianza che i ponti non dividono ma uniscono. Il momento conviviale, vissuto in amicizia e allegria, ha concluso la due giorni di festa con l’augurio di ritrovarsi ancora più numerosi per l’88° compleanno. Il Gruppo Alpini di Malegno ringrazia quanti hanno prestato servizio per la buona riuscita della manifestazione.
Avis Malegno Ossimo Lozio Borno 1970-2020
Era la fine dell’anno 1969 quando fu fondata l’Avis di Malegno, ma il tutto venne regolarizzato nel 1970 e fu l’inizio di un’avventura solidale che l’anno prossimo celebra il traguardo del cinquantesimo e che in questi lunghi anni ha visto centinaia di volontari donare il proprio sangue, compiendo ogni volta un gesto di alto profilo sul piano medico e sanitario, ma anche e soprattutto su quello etico e sociale. In 50 anni la sezione dell’Altopiano del sole ha accumulato un patrimonio di solidarietà che è doveroso celebrare con orgoglio e un pizzico di solennità. Domenica 31 maggio 2020, a 50 anni esatti dall’assemblea costituente, gli avisini di Malegno Ossimo Borno Lozio si ritroveranno per festeggiare e ricordare a tutti, ancora una volta, il valore della donazione, un gesto disinteressato che tratteggia un atteggiamento da cittadino consapevole, che non usufruisce solo di beni e servizi ma si impegna anche per produrli. Per i donatori sarà l’occasione per sfoggiare il proprio orgoglio di appartenenza alla famiglia dell’Avis cui oggi fanno riferimento 300 soci, che ogni anno garantiscono più di 500 donazioni di sangue e di plasma. Per questo traguardo abbiamo voluto anche delle magliette nuove e la prima di queste è stata donata a Papa Francesco che l’ha accolta con entusiasmo e dopo aver chiesto nei dettagli l’impegno della nostra Avis mi ha assicurato che la terrà fra le cose più care che in questi anni ha avuto in regalo. Il programma della festa nei dettagli verrà mandato a tutte le famiglie dei quattro paesi che compongono la nostra Avis, per ora vi chiediamo soltanto di non prendere impegni per Domenica 31 maggio 2020 perché sarà una grande festa per tutto l’Altopiano del Sole.
Un sereno Natale a tutti
Il Presidente Giorgio Mascherpa
Volontà di rinnovamento
Puntuale e preciso, l’avviso del Comune ricorda alle Associazioni il periodo di andare in stampa con l’opuscolo “Il Mosaico”, pubblicazione annuale che da voce a gruppi e sodalizi malegnesi e l’AVAM non può mancare a questo appuntamento che ci da la possibilità di informare, salutare e ringraziare la popolazione per l’aiuto, la vicinanza e il rispetto che dedica ai nostri volontari. Le norme statuarie impongono alle Associazioni regole severe e nuove; da giugno alla fine del 2019, infatti, in attesa di definizione del quadro normativo e istituzionale, si è aperto un periodo carico di impegno per gli enti iscritti ai Registri dell’associazionismo e del Volontariato Regionale. In particolare le Organizzazioni di Volontariato sono chiamate ad adeguare gli Statuti uniformandoli ai nuovi requisiti richiesti, necessari per ottenere la qualifica giuridica di “Ente del Terzo Settore”.Infatti fra pochi mesi non saremo più solo AVAM, ma “AVAM Organizzazione di Volontariato”. Nel mese di marzo, il Consiglio in carica ha terminato il mandato ed era quindi d’obbligo il rinnovo delle cariche sociali che prevedeva anche il turn-over alla presidenza. Prima delle elezioni, navigava fra i componenti del Consiglio la volontà di rinnovamento per dare all’Associazione un volto più giovanile e adeguato ai tempi che cambiano, con procedure più snelle, affinità e adeguatezza ai nuovi temi del volontariato, quali: ruoli, competenze, aspetti giuridici. Il rinnovo delle cariche associative per il triennio appena iniziato, però, non ha dato i risultati auspicati... quindi si prosegue con le attuali rappresentanze nel Consiglio Direttivo, con i soliti e bravi volontari e, soprattutto, con l’ormai vecchio Presidente. Più volte in riunione di consiglio si è parlato di trovare nuove persone, in grado di impegnarsi in prima persona, per la direzione del Centro nel prossimo futuro. Il processo di rinnovamento dovrà essere fondamentale: nelle idee, nell’organizzazione, nella privacy, nella rete informatica, nell’immagine del Centro e nella figura che lo rappresenterà. Abbiamo fatto passi da gigante sulla strada della modernizzazione, molta ne rimane ancora da fare, ma ormai il percorso è avviato e deve essere portato a termine senza nessuna interruzione. Certo non dovranno mutare i valori morali, il rispetto per gli anziani e i disabili, la volontà di migliorare e migliorarsi, in particolare per i servizi che offriamo alla Comunità e che sono alla base del nostro impegno e del nostro essere volontari. Ma la maniera di saperli incarnare, interpretare, manifestare e renderli condivisi, sarà il nostro futuro compito... Per questo faccio appello a tutti gli associati, affinché si attivino in prima persona all’impegno ez al sacrificio in più per l’Associazione, rendendo disponibilità agli incarichi dirigenziali, partecipando ai nostri lavori, lasciando spazio alle iniziative e alla idea innovativa, mantenendo dialoghi e rapporti con le varie Amministrazioni Comunali, con tutte le Istituzioni e con ogni singolo cittadino. L’Avam è un’associazione che non può vivere del passato o dormire sugli allori dei traguardi raggiunti. Occorrono sempre nuove energie volontarie e nuove ispirazioni nelle iniziative, per rendere la nostra organizzazione pronta, attenta e preparata alle innovazioni. L’Avam deve vivere unaperenne primavera... Così operando siamo certi di seminare fra le popolazioni fermenti di vita solidale, che siano di auspicio per una società migliore, per una società che miri ai valori essenziali della nostra esistenza che sono: pacifica convivenza, migliore qualità della vita, amicizia reciproca e concreto soccorso ai fratelli in difficoltà. Queste sono le sementi con cui tentiamo di spargere, nella mente e nel cuore di tutti, i nostri valori. Sono felice e onorato per l’opportunità che ci viene concessa con “Il Mosaico”, porgo a tutti i malegnesi il saluto e l’augurio più affettuoso di BUON NATALE; ci auguriamo infine che il prossimo anno 2020 possa essere dispensatore di pace, di serenità e di fratellanza.
Il presidente Luigi Gino Baffelli
Pesca Pia
Sempre più spesso si sente parlare di inclusione in ambito scolastico, educativo, sociale ecc.. ma tra il dire ed il fare, come si suol dire, c’è di mezzo il mare. Eppure, esistono davvero occasioni del genere e la giornata di pesca vissuta dai ragazzi del CSE della Pia Fondazione con i volontari dell’associazione pescatori di Malegno ne è stata la prova. Un sabato pomeriggio di settembre diverso dal solito, un’esperienza che ha permesso a ragazzi con disabilità diverse di praticare uno sport insolito, mettendo in gioco pazienza, capacità di ascolto ed entusiasmo. Ognuno con il proprio “maestro” ha sperimentato l’emozione del lancio dell’amo, dello sguardo attento in attesa che il pesce abboccasse, dell’adrenalina del momento in cui sai di averlo tra le mani e della gioia di aver condiviso un momento spensierato. L’iniziativa è stata a dir poco gradita ed apprezzata da entrambi i gruppi che, in sole tre ore, sono riusciti a creare un legame grazie ad una semplice canna da pesca e ad una sensibilità relazionale unita alla passione ormai comune. Al termine della giornata le impressioni sono state positive e sulla scorta di tale sentimento ci si è dati appuntamento per una prossima gara al primo che abbocca!
La bellezza della terra della nostra comunità
Il territorio di Malegno è un continuo stupore di luoghi, paesaggi da recuperare e tornare a coltivare, nella sua bellezza con i prodotti della terra. A vendemmia terminata, i viticoltori hanno potuto essere più o meno soddisfatti del risultato ottenuto, inficiato purtroppo dalla comparsa nelle nostre campagne del cinghiale, che ha creato qualche “malumore” sul risultato ottenuto. Comunque la soddisfazione è stata più che positiva, valutando la raccolta fatta delle prime “grate de üa” su al Castello 1 (circa una cinquantina), di un profumo, una dolcezza e ottima qualità, da far piangere gli occhi e sorridere le papille gustative al sol pensiero di assaporare i chicchi. Anche gli ulivi, dopo esser stati “coinvolti e torturati” dalla forza del cervo, si sono ripresi e il luogo compromesso è tornato a esser in buona salute. Sono iniziate le procedure per il progetto Castello 2 (come da programma elettorale) con il coinvolgimento di altri privati, portando ipoteticamente a 11.000 mq il terreno da riconvertire in coltivato. Mancano soldi, ma con il tempo faremo in modo di trovarli. Il nostro territorio sempre di più viene “calpestato” da appassionati e curiosi, che rimangono sorpresi e incantati dalle bellezze dei sentieri che attraversano luoghi “incantati”. Il Cuolè ormai è diventato un luogo sempre più frequentato, come se fosse un luogo di “pellegrinaggio” dove trovare pace; anche le “Alete” è frequentato: dove socializzare e condividere merende e cenette davanti al fuoco. C’è tanto da fare ma ne vale la pena!
Joe Montanelli
Malegno una comunità che educa
Malegno Comunità che Educa è la nuova associazione nata a ottobre 2019, dopo un anno di formazione intensiva che ha visto la partecipazione di tutte le realtà che si occupano di educazione in paese: dagli esperti ai volontari, da chi lavora nel sociale a chi “lavora”, si fa per dire, come genitore. Eh sì, perché l’educazione è una cosa seria. Oh, non fraintendetemi, non è che non si rida e non si scherzi né... però è un compito di tutti gli adulti: dai genitori ai commercianti, dagli operatori a chi frequenta la comunità anche solo un giorno a settimana... Eh sì, cara/o mia/o, se vieni a Malegno per fare il corso di pilates o la partita di Basket, puoi trovarti in qualsiasi momento a educare qualcuno. Fare Comunità attraverso l’educazione: questo è il compito che si pone la nuova realtà associativa, nata grazie al bando Cariplo vinto tramite l’associazione Comuni Virtuosi, che ha fatto da tramite anche per la costruzione del percorso formativo con Michele Dotti, educAttore di Faeza. Insieme a lui anche Massimo Max Serra, formatore della bassa bresciana, che attualmente conduce la prima iniziativa dell’associazione: “L’Avventura di Educare” - incontro per genitori e non, che si svolge nel Centro di Comunità con cadenza mensile, aperta a tutti. Filo conduttore del fare comunità vuole essere il gioco e l’arte del fare: attraverso l’imparare giocando e facendo infatti, si sviluppano le forme educative migliori per poter educare e lasciarsi educare. Siamo voluti partire con una formazione per genitori (ma aperta a tutti) proprio perché l’educazione deve essere materia degli adulti in toto e perché dal percorso formativo stesso si possano sviluppare poi attività e progetti. #Bambinialcentro: è l’hashtag che ci accompagna durante per il futuro; è una chiara dichiarazione d’intenti, una comunicazione limpida di cosa è per noi centrale nel nostro agire. Bambini, ragazzi, pre-adolescenti e adolescenti sono i primi fruitori di quanto l’associazione metterà in campo. Parallelamente si consoliderà la relazione, venutasi a creare nel percorso di formazione, con le diverse realtà presenti al suo interno, con l’intento di proporre sempre più progetti trasversali sull’imparare facendo e giocando. Cercateci, seguiteci, fate comunità con noi, ... Sarà bello!
Dario Pezzoni
Scelto tra oltre 100 disegni, che formeranno una bellissima mostra visiva, ecco il nostro logo disegnato da Sveva. Racchiude in poche immagini i nostri punti cardine: Il libro simboleggia l’istruzione, la scuola, i percorsi didattici e l’attività di formazione. L’albero ricorda l’impegno per l’ambiente, la sostenibilità e la salvaguardia delle risorse naturali. Il cuore rappresenta il prendersi cura degli altri, sia in famiglia che in altri contesti, affinché si possa prevenire e contrastare la povertà educativa. La chiave ci rende custodi del saper fare comunità attraverso il confronto, il coinvolgimento e i percorsi di scambio culturale. Infine... Le mani, strette al centro, per il patto stipulato da parte di tutte le realtà dell’associazione e delle famiglie, perché da protagoniste camminino con noi attraverso l’imparare facendo e l’imparare giocando.
Malegno: Un paese a misura dei bambini e delle famiglie
Aggiungere l’ultimo tassello a un mosaico fa provare grande emozione per gli sforzi e l’obiettivo che ci si era posti. Da settembre infatti, Malegno, è diventato ancora di più un paese a misura di bambini e famiglie. Come? Con il nuovo servizio di micronido “Sorrisi e coccole” presente all’interno del Centro di Comunità, gestito dall’associazione genitori Marianna Vertua. Il servizio si rivolge ai piccolissimi di età compresa tra gli 0 e i 24 mesi; può ospitare fino a dieci bambini, a partire dalla prima mattina fino al pomeriggio. L’offerta si pone in continuità con l’attenzione che l’amministrazione sta costruendo in questi anni nei confronti dei più piccoli. Il micronido va a completare i servizi dedicati agli 0 - 14 anni, che comprendono oltre al nuovo servizio, anche una sezione primavera e l’asilo nido, la scuola dell’infanzia e il doposcuola con mensa per elementari e medie. In attesa del riconoscimento anche da parte dell’Unicef, che sta cambiando i criteri per distinguere le “città (molto più popolose) amiche dei bambini” dai “paesi amici dei bambini”, Malegno si può affermare come un paese a misura di famiglie che, a oggi, possono permettersi di non rinunciare a impegni lavorativi e personali grazie a un’organizzazione dei tempi dedicati completamente ai più piccoli. I bambini vengono affidati ai servizi educativi presenti sul territorio, dalle scuole ai servizi extra-scolastici, dal primo mattino fino al tardo pomeriggio, garantendo attenzioni, attività ludico-didattiche e relazioni nuove e consolidate. Il primo Mosaico è stato completato, ora nuove immagini da costruire si prefiggono davanti ai nostri occhi e nelle nostre mani. Malegno, un paese a misura di mosaici belli.
Dario Pezzoni
Lavori a scuola
Belle notizie per i bambini e le famiglie di Malegno: grazie ad un contributo ministeriale di 280.000 Euro e a 70.000 euro reperiti dal Comune all’interno del bilancio 2019 si completa l’intervento sulla scuola elementare a Malegno. Con il primo intervento, effettuato nell’estate 2017, si era riusciti a porre in atto l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica, attraverso un cappotto fatto di fibra di lana di pecora. Con questo secondo intervento abbiamo invece fatto:
- il rinnovamento dell’impianto di riscaldamento, consentendo un’ulteriore efficientamento energetico
- il rinforzo dei solai e posa di nuova pavimentazione, più moderna ed adeguata alle esigenze degli alunni
- il rinnovamento e sostituzione dell’impianto idraulico e dei bagni
- la cablatura completa di tutte le aule di elementari e medie
- la formazione di un giunto strutturale tra scuola elementare e media, come ulteriore adeguamento sismico
Si è completata cosi la ristrutturazione di tutto l’edificio della scuola elementare, rendendolo adeguato alle normative vigenti ed adatto ai bisogni dei nostri ragazzi. Abbiamo investito 800mila euro in tre anni.
Inoltre, grazie ai 50.000 euro del Governo Conte II sull’efficientamento energetico, siamo intervenuti a rinnovare tutta la centrale termica delle scuole, ricavando anche un po’ di risorse per sostituire una parte dei ventil-convettori delle scuole medie. Ed ora… speriamo di poter proseguire il lavoro a favore delle nostre scuole intervenendo sulla Scuola Materna e sul Centro di comunità!
Paolo Erba
Camuneurope
Camoneurope è una realtà presente sul territorio camuno da diversi mesi. È un progetto di Comunità Montana di Valle Camonica e Comune di Malegno che si pone l’obiettivo di promuovere esperienze di mobilità giovanile. Camoneurope è presente sui social: ha infatti una pagina Facebook e un profilo Instagram, un canale WhatsApp, ma è inoltre presente sul territorio malegnese, per offrire un supporto di persona a chi vorrebbe partire per un progetto e per chi si sta preparando per partire. Presso il Centro di Comunità Ales Domenighini infatti è aperto uno sportello dove è possibile incontrare una persona formata che vi fornirà tutte le informazioni di cui avete bisogno. L’Unione Europea finanzia diversi progetti formativi per i giovani: scambi, volontariato, stage... Ad esempio, le organizzazioni presenti in Europa organizzano dei training courses e li propongono al pubblico. Per ogni training vengono fornite informazioni sul topic trattato, sui formatori che gestiranno il corso, sul luogo in cui si svolgerà e su come poter raggiungere questo posto. In merito al viaggio è previsto un rimborso sulle spese sostenute (che varia dall’80% al 100%). Per questo è molto importante conservare i documenti originali del viaggio (biglietti aerei, del treno, ecc.) in quanto vi verranno richiesti dai formatori per potervi rimborsare. Vitto, alloggio, costi legati alle attività di formazione sono invece interamente coperti dal progetto. Queste possibilità vengono caricate sulla piattaforma SALTO, un sito c o n s u l t a b i l e da chiunque, dove è possibile i n d i v i d u a r e il training che meglio si addice alla singola persona. Camoneurope, attraverso i diversi canali su cui è attivo, comunica una selezione di questi progetti, in modo che la possibilità arrivi a chiunque. Una volta scelto il progetto giusto per voi, sarà necessario presentare la domanda di partecipazione, previa registrazione alla piattaforma SALTO. Potrete qui ricevere supporto da Camoneurope, che vi aiuterà a stendere la domanda nel migliore dei modi. Questo è importante, in quanto gli organizzatori del corso selezionano le domande, scegliendo quelle che contengono le caratteristiche che si adattano meglio al progetto in questione. Inoltre, lo staff di Camoneurope si sta impegnando ad organizzare delle serate a scadenza mensile, sempre presso il Centro di Comunità Ales Domenighini, in cui i ragazzi che hanno partecipato ad un progetto raccontano la loro storia, le loro esperienze, le loro emozioni e, non meno importante, ciò che hanno portato a casa in termini di crescita personale e/o professionale.
Wurmkos
Esperienza di relazione tra arte e disabilità (disagio psichico) Un piccolo gruppo di artisti e architetti milanesi, facenti parte del collettivo che da il nome anche al progetto, ha presentato questo messaggio attraverso una preziosa collaborazione con la Pia Fondazione di Malegno. L’idea nasce qualche anno fa, con due obiettivi sintetizzati nella formula “Coabitare l’isola”: il primo è stato quello di immaginare, progettare e creare dando forma e colore alle idee dei ragazzi, plasmando spazi neutri e standardizzati in luoghi dove ritrovarsi e riconoscersi. Il secondo obiettivo, più pratico, è quello che sta provando a prendere piede da quest’anno: rendere concreti i progetti dei ragazzi attraverso il coinvolgimento degli artigiani e hobbisti del paese. L’intento è quello di passare dalle idee ai fatti: stanze e arredi completamente progettati dai ragazzi un anno fa, prendono vita e riempiono quello che poi diventerà il loro nuovo centro diurno. E’ un passo importante, che costruisce comunità attraverso la collaborazione e il coinvolgimento anche solo di chi coltiva la passione per il lavoro con pitture, spazi e arredi. Se leggete questo messaggio, sappiate che siamo alla continua ricerca di artigiani che possano aiutarci in questo bellissimo percorso! Il fondamento del progetto è lo spirito “basagliano” ossia il valore della cura territoriale. Basaglia sosteneva che “il malato è una persona umana e non un malato. La persona va messa al primo posto, prima della sua malattia”. Basaglia diceva che una persona malata di mente, tanto più migliora, o se possibile guarisce dalla sua malattia, quanto più sente che la sua vita ha senso e può scorrere “umanamente”. Gli artisti di Wurmkos stanno accompagnando i ragazzi affinché tutto ciò possa avverarsi.
Lucia Tucci
Cultura
In un piovoso pomeriggio di metà Settembre un gruppetto di volontari, appartenenti e/o simpatizzanti del gruppo “Malegno ci appartiene, mettete dei fiori sui vostri balconi”, si è adoperato per dare “nuova vita” al nostro Museo del Lambich. Gli operosi volontari hanno sistemato e pulito sia la parte interna che la parte esterna del Museo, il quale è diventato la sede del gruppo “Malegno ci appartiene”, che vi ricordiamo è sempre alla ricerca di nuovi volontari (se siete interessati a farne parte rivolgetevi in comune). Il 29 Settembre inoltre è stato teatro della rappresentazione dell’artista Francesca Cecala “Sentiero Di-vino” e punto di partenza della camminata verso il nuovo vigneto in località Castello, dove abbiamo degustato una merenda a base di prodotti locali camuni in attesa che le “novelle” diano i loro frutti. L’artista ha proposto canti popolari, letture e un estratto estrapolato da uno spettacolo di Dario Fò, tutti inneggianti alle innumerevoli qualità di un buon bicchiere di vino. L’intento della sistemazione è quello di riuscire a farlo diventare un luogo vissuto dalla nostra comunità e, perché no, un punto di incontro. Infatti, in estate, diventa uno dei posti più freschi e suggestivi di Malegno. Un ringraziamento particolare ai nostri alpini, che hanno dato il loro prezioso contributo rendendo più sicura la discesa al museo, pulendo il viale e sostituendo il corrimano. Se vi capita vi consigliamo di farci un giro!
E. Capitanio / I. Menolf
A Giugno 2019 siamo stati invitati a prendere parte al Festival dei Comuni Virtuosi, evento che si è tenuto presso la splendida cornice della Reggia di Colorno, in provincia di Parma. Ormai sono anni che il nostro Comune fa parte dell’associazione Comuni Virtuosi e partecipa a questo meraviglioso festival. Numerosi sono gli eventi, gli spettacoli e i laboratori (sia per grandi e piccini) ai quali si può partecipare, gratuitamente, durante il Festival. Malegno era rappresentato da un gruppo di cittadini, da sempre sensibile ai temi che vengono trattati. Il tema di quest’anno era la lentezza: uno stile di vita, con al centro la qualità e il benessere dei rapporti umani, nel rispetto del territorio e delle sue risorse naturali. Per questo motivo alcuni volontari del posto ci hanno guidato alla scoperta di scorci nascosti della loro cittadina, angoli di bellezza che rischiano di sfuggire alla nostra attenzione: è importante “rallentare”, per renderci conto di quanto cose meravigliose ci circondano e che troppo semplicemente diamo per scontate. L’invito che ci è stato rivolto è di creare anche a Malegno degli angoli di bellezza, ad esempio piantumare delle aree verdi con fiori ed essenze profumate che possono offrire un habitat naturale ed idoneo per le farfalle, per scongiurare la loro scomparsa. Ricordiamo con piacere che ad Aprile 2019, sempre a Colorno, è stato inaugurato il “Bosco del tempo”, il frutteto di alberi antichi realizzato nell’ambito delle iniziative legate al Festival della Lentezza dall’Associazione Comuni Virtuosi in collaborazione con il Comune di Colorno. Un albero di questo bosco è dedicato ad Ales Domenighini.
E. Capitanio / I. Menolf
Protezione civile
Il 26 gennaio 2019 il “Gruppo Volontari Protezione Civile Malegno” ha voluto ricordare i suoi primi trent’anni di attività con una serata conviviale in allegria con tutti i volontari. Sicuramente un traguardo importante e prestigioso per il Gruppo di volontariato del nostro paese che da sempre si prodiga a livello locale e non solo ad assolvere i compiti previsti dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e della Regione Lombardia. Nel corso della piacevole serata, gli “anziani” del Gruppo hanno avuto modo di ricordare i nostri interventi in diverse situazioni drammatiche, come il terremoto dell’Umbria del 1997 in Valtopina e al Campo di Paganica 5 del terremoto dell’Aquila del 2009. Ci si è ricordati anche della nella nostra Vallecamonica. A Sonico infatti si è intervenuti per le alluvioni che hanno interessato parte del paese. Il 2019 ci ha visti intervenire nel mese di marzo nel territorio del comune di Ossimo su chiamata della Comunità Montana per domare un incendio boschivo. È stato l’anno del veloce passaggio del Giro d’Italia nel nostro paese e, su richiesta della Comunità Montana, si e’ dato alle forze dell’ordine un aiuto a presidiare i vari incroci sul percorso. Ogni anno, per provare a cooperare al meglio con gli altri gruppi camuni di antincendio boschivo e per verificarne le capacità operative, la Comunità Montana organizza una maxi esercitazione A.I.B. che si è svolta positivamente a Montecampione anche con la nostra presenza di uomini ed attrezzature. Per continuare e rafforzare la collaborazione con i gruppi antincendio boschivo dei paesi limitrofi, nel mese di ottobre, sul territorio del comune di Lozio si è simulato uno scenario di incendio boschivo in cui siamo intervenuti con il locale gruppo e i gruppi A.I.B. di Cividate, Breno, e Piancogno. Sappiamo che Malegno dal punto di vista idrogeologico ha un territorio delicato che presenta alcune possibili criticità. Uno dei più importanti compiti che ci competono è quello della prevenzione. In tal senso nell’arco dell’anno si e’ provveduto a effettuare dei controlli alle reti paramassi del nostro territorio e si sono controllati gli alvei dei torrenti. Grazie al lavoro informativo fatto nel recente passato presso le scuole elementari e medie, nel Gruppo Volontari Protezione Civile di Malegno sono approdati numerosi giovani portando il nostro Gruppo fra i primi di quelli con l’età media più bassa di tutta la Valle. Questa è una grande fortuna , perché costituisce una valida garanzia per il nostro futuro. Ci si prefigge per il 2020 di riprendere ad andare nelle scuole a parlare del senso civico del cittadino, del volontariato,delle funzioni della Protezione Civile in ambito locale e nazionale,a far conoscere le attrezzature in dotazione e a coinvolgere gli alunni in alcune piccole esercitazioni.
Per l’Associazione Volontari Protezione Civile Malegno.
Piero Simonetti
Gem
Raccogliamo con piacere anche quest’anno l’invito della redazione del mosaico a scrivere un piccolo resoconto della attività del 2019 del GEM. Una decina le gite organizzate e annata da definirsi più che positiva per quanto riguarda la partecipazione, sia nelle uscite estive che in quelle invernali. La stagione è iniziata con due uscite in terra “scalvina”, il monte Gardena e la cima Barbarossa, proseguita con una trasferta in terra trentina con l’ascesa alla cima Vegaia in val di Sole. Causa troppa neve è saltato il classico appuntamento sul Mortirolo, quest’anno avevamo previsto di salire sul Piz delle Casuccie, sostituito però da una sempre affascinante e panoramica punta Almana. Entrambi spettacolari e suggestive le gite in territorio bergamasco: il giro dei cinque laghi di Valgoglio e l’anello con partenza da Valbondione passando per il rifugio Coca e poi per il rifugio Curò. Fiore all’occhiello del 2019 è stata la 2 giorni sul ghiacciaio della Presanella, con l’ascesa ai 3558 mt della spettacolare cima omonima, arrivare in una ventina di persone sulla vetta è stata una grossa soddisfazione per tutti ma è doveroso far notare che non sarebbe mai stato possibile senza il fondamentale apporto dei nostri alpinisti più esperti che hanno guidato le cordate fino alla vetta il tutto nella massima sicurezza, particolare che purtroppo non è preso sempre con la dovuta attenzione dai frequentatori della montagna. Per il secondo anno consecutivo abbiamo dovuto rinunciare al week end alle pale di san martino a causa del maltempo, sarà il 2020 quello buono? Chi lo sa… Ad inizio Giugno come di consuetudine si è svolta la festa alla baita della Società che ha visto un buon numero di partecipanti, cosa che ci fa ovviamente piacere, positivo ma potrebbe sicuramente migliorabile il numero di richieste arrivate soprattutto da ragazzi giovani di utilizzo della baita durante tutto il resto dell’anno. La speranza di chi periodicamente si impegna nei numerosi lavori di manutenzione, è quella di vederla aperta il più possibile. Ottima la riuscita della terza edizione della “Valle Camonica vertical-750 in condotta” da noi organizzata insieme agli amici dell’atletica CI.MA. Ogni anno questa manifestazione cresce di livello e per noi non può che essere motivo di soddisfazione. Il 2019 si è concluso con la due giorni dedicata alle manifestazioni organizzate in occasione del nostro santo patrono. La serata del 29 novembre abbiamo incontrato gli alpinisti Fabrizio Andreoli e il “nostro “Davide Bellesi” che ci hanno raccontato delle loro imprese partendo da quelle sulle montagne più vicine fino arrivare a quelle nella lontana Patagonia. La serata ha registrato una numerosissima affluenza di persone, purtroppo non è andata così per la fiaccolata di Sant’Andrea, la partecipazione dei nostri compaesani non è stata delle migliori, nulla di drammatico ma prendiamo atto che forse dopo 15 anni è giunto il momento di fare alcune riflessioni all’interno del nostro gruppo sull’organizzazione o meno dell’evento. In chiusura ricordo di seguirci sulla nostra pagina facebook “GEM Malegno” per essere aggiornati su tutte le nostre iniziative e con l’invito a tutti e tutte, giovani e non giovani che avessero nuove idee, critiche, voglia di darci una mano o solamente di conoscerci di passare a trovarci il venerdì sera dalle 20,30 nella nostra sede in piazza Padre Zaccaria Casari.
Buon 2020 a tutti e W il GEM!!!
Malegno-Malegno 2019
Anche quest’anno il compito di aprire le danze della Coppa Camunia tocca all’AtleticaCima che ripropone la storica competizione podistica Malegno -Malegno la quale, come dice il nome, parte e arriva nel medesimo luogo. La pioggia battente non ha certo fermato gli atleti di tutte le età e numerosi si sono presentati allo starter. Pronti, partenza, VIA…ed è subito spettacolo. La pioggia renderà più difficile l’ascesa e la discesa degli atleti, ma giova al paesaggio che ora appare ancora più incantevole e fiabesco. Suona la Campana Terza passando sotto la chiesa parrocchiale imponente e materna per poi addentrarsi tra i vicoli che si snodano nel centro storico del paese ancora sonnecchiante in questa uggiosa mattina domenicale. Le case diventano sempre più rade e l’asfalto cede il passo alla strada bianca della vecchia via che da Malegno conduce all’Altopiano del Sole: pendenze importanti prima di staccarsi e imboccare la via che porta al torrente Lanico nel mezzo della Valle di Lozio. I colori autunnali del carpino, del frassino e del castagno che creano delle volte sopra il sentiero, quasi a voler proteggere i corridori dalla pioggia, sono in contrasto con “Sua Maestà la Concarena” che bianca di neve osserva muta e altera. La Bacchetta con i suoi canaloni carichi di neve, il Cimon della Bagozza, che allunga il collo quasi a voler vedere cosa succede a fondo valle, la Val Baione, il colle Mignone, San Fermo e in lontananza si scorge appena il Pizzo Camino. Sugli alti fastigi s’indugia un pallido e timido raggio di sole, ma è solo per un attimo, poi torna la pioggia. Si risale sul versante opposto della valle di Lozio per raggiungere la sommità del percorso e iniziare la discesa che porta all’arrivo. Si abbandona quindi il bosco e si entra di nuovo in paese che nel frattempo si è svegliato ed è ora operoso. L’odore di polenta, brasato, stufato e altre pietanze domenicali fanno capire che la gara è finita, chi ha vinto ha vinto e chi ha perso ha perso. È pronto in tavola. Al prossimo anno.
Carlo Damioli
7 50 in condotta 2019
La 7 50 IN CONDOTTA è la prima e unica gara podistica “vertical tube” in Vallecamonica. Le ripide pendenze, l’angustia di alcuni tratti del percorso e i quasi 3000 gradini la rendono una delle più dure e competitive gare del panorama vertical. Con partenza dalla centrale idroelettrica di Malegno, la gara si snoda lungo i 2975 gradini che portano al bacino idrico a più di 1000 m di quota. Si assiste quindi al suggestivo confronto col quale la natura manifesta la sua forza: da un lato il controllo dell’uomo sulla natura, una condotta forzata in cui vengono incanalati metri cubi di acqua per generare energia elettrica, e dall’altro il selvaggio bosco di arbusti e latifoglie percorso da numerosi sentieri che, per diverse vie, conducono alla sommità del Monte Guna, conosciuto dagli abitanti come “El col de l’oca”. Gli scorci sulla valle che si possono apprezzare durante l’ascesa sono numerosi e una volta alla sommità, nelle giornate più terse, è visibile in lontananza il Lago d’Iseo. Il monte è lì da vedere, la condotta lo taglia in due e il massiccio della Concarena fa guardia alle sue spalle: da sotto col naso in su si prova un senso di impotenza e allo stesso tempo di timore: quanta fatica per raggiungere quella maledetta cima. Cosi devono aver pensato in tanti e molti, alla fine, hanno deciso di far da spettatori, piuttosto che mettersi alla prova. Ma la gara è stata comunque un successo, molti gli iscritti, tantissimi gli spettatori, numerosi i top runner provenienti da tutto il nord Italia. Ne hanno parlato giornali e televisioni locali e della manifestazione sono stati redatti articoli sui principali siti online specializzati. Una compagnia di videomaker, BREDA FILM, è diventata partner ufficiale e ogni anno immortala l’evento, oltre a rendere un servizio pubblicitario durante tutto l’anno. Dopo l’esordio del 2017 e la seconda edizione del 2018, la voce si è sparsa e con l’avvicinarsi del giorno della gara sono state numerose le richieste di iscrizione superando notevolmente il numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Non possiamo che ritenerci più che soddisfatti e siamo sicuri che l’anno prossimo l’evento sarà ancora più importante. Puntiamo a mantenere i nostri standard organizzativi elevati, a fornire servizi di assistenza sempre più sicuri, a creare un contorno alla gara che possa coinvolgere non solo atleti, ma anche famiglie e semplici appassionati. Il nostro obbiettivo è far capire che è una gara aperta a chiunque abbia un minimo di allenamento; l’obbiettivo è promuovere l’attività fisica, lo sport, la competizione senza rivalità personali, senza quel fanatismo squadrista che porta inevitabilment allo scontro e all’imbruttimento (e imbrutimento) dello sport. È possibile vedere tutti i video della gara sul nostro sito, sulla pagina Facebook o cercando “7 50 in condotta” su youtube.
Carlo Damioli
Situazione rifiuti
Dopo quasi due anni dall’introduzione della “tariffa puntuale” è tempo di valutazioni. Partiti a gennaio 2018, dopo un fisiologico periodo di ambientamento nei primi mesi, già nella seconda metà dell’anno si sono visti i primi risultati con una riduzione degli svuotamenti dei bidoni dell’indifferenziato. La percentuale di raccolta differenziata del 2018 è stata del 79,5%, il che ha permesso al nostro Comune di essere premiato come “Comune Riciclone” insieme ai migliori 10 della valle. Passando all’anno corrente, facendo un confronto con il precedente il dato è evidente: gli svuotamenti complessivi dei malegnesi nei primi 9 mesi del 2018 sono stati 7.573 mentre nello stesso periodo del 2019 ammontano a 4.452, con un calo NE RIFIUTI Dopo quasi due anni dall’introduzione della “tariffa puntuale” è tempo di valutazioni. Partiti a gennaio 2018, dopo un fisiologico periodo di ambientamento nei primi mesi, già nella seconda metà dell’anno si sono visti i primi risultati con una riduzione degli svuotamenti dei bidoni dell’indifferenziato. La percentuale di raccolta differenziata del 2018 è stata del 79,5%, il che ha permesso al nostro Comune di essere premiato come “Comune Riciclone” insieme ai migliori 10 della valle. Passando all’anno corrente, facendo un confronto con il precedente il dato è evidente: gli svuotamenti complessivi dei malegnesi nei primi 9 mesi del 2018 sono stati 7.573 mentre nello stesso periodo del 2019 ammontano a 4.452, con un calo di oltre il 40%. Alla luce di questo dato, è stato deciso di ridurre a partire da febbraio 2020 la frequenza della raccolta dell’indifferenziato, che passerà a quindicinale cioè una volta ogni 2 settimane. Questo cambio fa quindi parte del percorso intrapreso dall’amministrazione verso la diminuzione della produzione dei rifiuti e permetterà inoltre al Comune di avere un risparmio economico sulla gestione. Ci sarà sempre da febbraio sulla gestione dei rifiuti una seconda novità che è stata invece proposta da Vallecamonica Servizi come progetto sperimentale per una maggiore differenziazione che inizialmente coinvolgerà solo alcuni comuni ma che progressivamente dovrebbe essere estesa anche ad altri. La plastica dovrà essere conferita in un sacchetto azzurro fornito da VCS che verrà raccolto ogni 15 giorni, mentre vetro e lattine continueranno ad essere conferite nel bidone blu, che verrà raccolto sempre ogni 15 giorni, a settimane alterne rispetto al nuovo sacchetto. Qui a fianco trovate l’ecocalendario che riepiloga tutte le raccolte del 2020. Altra novità: a fine 2019 è stato ufficialmente avviato il Centro del Riuso intercomunale “Niente di Nuovo”, ubicato presso l’isola ecologica, dove i cittadini di Malegno e Cividate Camuno possono ora conferire e prelevare beni usati ancora in buono stato che altrimenti sarebbero destinati a diventare rifiuti, prolungandone quindi la vita utile. Ultima questione, quella degli abbandoni di rifiuti: c’è stato qualche sporadico caso di abbandono, in particolare in alcuni posti isolati; in due casi però grazie alle telecamere di videosorveglianza sono state individuate le persone colpevoli dell’illecito e sono state sanzionate. Per il 2020 è prevista, inoltre, l’installazione di foto-trappole nei punti più sensibili del paese per un maggior controllo della situazione.
Isola ecologica intercomunale
Inaugurata il 1 marzo la nuova piattaforma ecologica di Cividate-Malegno. Grazie alla nuova piattaforma, i cittadini hanno più ore di apertura, possono depositare la maggior parte dei rifiuti prodotti: ingombranti, legno, metalli, cartone, vetro, plastica, inerti, verde e ramaglie, organico, olii, componenti elettronici…
Inoltre non c’è più la necessità di passare dal comune per l’autorizzazione, basta presentarsi all’ingresso muniti di CRS o tessera sanitaria.
Adiacente c’è anche il primo centro del riuso della Valle Camonica: si tratta di uno spazio a disposizione di tutti i cittadini che possono portare tutti quei beni di consumo in buono stato, che possono essere riutilizzati ritirandoli gratuitamente, per il loro riutilizzo, da tutti i cittadini residenti che ne abbiamo necessità.