Il Mosaico - Anno 2014
01 dicembre 2014
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Ciao Ales!
Il 20 settembre è morto Ales Domenighini, Sindaco di Malegno per dieci anni. Ci piace ricordarlo, in queste pagine, pubblicando alcuni stralci tratti dagli interventi durante la commemorazione funebre. Stiamo predisponendo una pubblicazione, che verrà edita entro la prossima primavera, che conterrà tutti questi interventi, una raccolta dei discorsi più significativi dei dieci anni da Sindaco di Ales ed una serie di fotografie.
“La sua figura di “uomo che costruisce ponti” resterà a lungo e germoglierà in idee ed iniziative di pace, di integrazione di rispetto delle persone e del territorio per il futuro. Non ci resta che rimboccarci le maniche e, ancora una volta, “andare avanti in ciò che - speriamo - sia giusto”. “ Edi Rabini – Fondazione Alex Langer “
“Mites terram possident”! Mite colui che considera l’altro come interlocutore! Ti ricordi?” (Don Lino Zani)
“Hai bruciato velocemente il Tuo carburante, come se lo percepissi e sentissi che il tempo a Tua disposizione sarebbe stato breve. Te lo dicevamo: guarda che corri troppo! Facciamo fatica a tenere il Tuo passo. Davi l’impressione di ascoltarci, ma poi acceleravi. Sembravi irraggiungibile. Hai dato tutto, più di quello che era ragionevole attendersi. Nel nostro bel vocabolario c’è una parola che riassume ed esprime bene il Tuo modo d’essere: Abnegazione. Significa: senza negazione di sé, senza negarsi mai.” (Pierluigi Milani)
“Per Ales, fare politica era una questione di comunità, era una questione di “noi”, non di “io”. In netta controtendenza con l’idea di moda oggi, dell’”uomo solo al comando”, ha sempre ritenuto che una comunità vive e cresce solo se le cose si fanno assieme, in tanti, discutendo, dialogando, progettando, ma assieme. Senza dimenticare nessuno, soprattutto i più deboli. Per Ales, fare politica era impastare terra e sogni. Dedicarsi alle cose concrete, pratiche, della vita di tutti i giorni, tenendo a mente le grandi prospettive. Fare comunità: questo è il mandato che riceviamo per andare avanti. E da qua ripartiamo a progettare, ideare, costruire, lavorare. Assieme. Nei fatti, per la festa dell’asilo, o per la prossima Perugia-Assisi, o per la prossima festa di Sant’Andrea.” (Paolo Erba)
“Ales è anche uno che lavorava e lavorerà per l’unione e la pace, prima di tutto in Valle, potete intitolargli la statale che l’attraversa tutta, come attraversa la Valle l’esperienza di Alessandro. E che non si dica più “la super” ma “la Domenighini”!” (???) “Ales ha spostato più in alto quanto un amministratore in Valle deve essere capace di fare, per poter essere considerato un buon amministratore” (Carlo Cominelli per le associazioni della Valle)
“E allora grazie, Alessandro perché mi hai fatto sorridere alla possibilità che una vita può essere spesa dignitosamente, onestamente, luminosamente, per la Pace. E mi permetto di dire che oggi voglio portare il sorriso laico di Dio, sì, qui in questo luogo. Perché so che Dio ha il cuore spaccato quando perde i suoi figli, come in una famiglia, quando si perde una persona che ama; ma so anche che sorride, perché sa che lui e tanti altri figli, sono davvero una benedizione per questa umanità e per questo mondo”. (Don Fabio Corazzina)
News dal comune
L’amministrazione Comunale si è insediata da 6 mesi. Ecco alcune news rapide per restare aggiornati su ciò che succede in Comune:
- Giunta e deleghe. Sono cambiate (poco intelligentemente) le regole: abbiamo due assessori e due consiglieri comunali (uno in maggioranza e uno in minoranza) in meno rispetto alla precedente amministrazione. Una spending review inutile, visto che taglia il volontariato. Il sindaco ha assegnato le seguenti deleghe:
- Roberto BELLESI, Vicesindaco e Assessore ai Servizi Acquedotto, Raccolta Rifiuti, Illuminazione Pubblica
- Ilenia MENOLFI, Assessore alle Politiche Sociali
- Pietro BAFFELLI, delega alle Associazioni
- Dayana SIMONETTI, delega alle Politiche Scolastiche e Culturali
- Giovanni MONTANELLI, capogruppo con delega all’Agricoltura e Territorio
- Dario PEZZONI, delega allo Sport e Politiche Giovanili
- Federico LO BRACCO, delega al Commercio
- Delegato al Consorzio Bim: effettivo Nicola Stivala, Supplente Erba Paolo
- Delegato alla Comunità Montana: Paolo Erba
Consigli comunali. Si sono svolti per ora cinque
consigli comunali:
- 10/6/2014. Il consiglio di insediamento della nuova amministrazione, con il giuramento e l’affidamento di ruoli e deleghe
- 25/7/2014. È stato il consiglio di approvazione del bilancio preventivo 2014 (sotto spieghiamo meglio le scelte su tasse e tributi), oltre che del regolamento delle commissioni comunali
- 4/9/2014. Convocato in maniera straordinaria per ratificare la spesa urgente a causa della caduta massi in località Montepiano avvenuta in luglio con conseguente pronto intervento e posa della rete paramassi.
- 3/10/2014. Consiglio comunale sugli equilibri di bilancio.
- 26/11/2014. Consiglio per l’assestamento di bilancio, l’adesione al Biodistretto di Vallecamonica, rinegoziazione mutui, assegnazione premio Mites ad Ales, adesione alla carta di Avviso Pubblico.
Tasse. È difficile gestire il capitolo dei tributi, visto il caos a livello dello Stato Centrale. Per il 2014, nonostante i tagli da parte dello Stato, Malegno non ha fatto pagare ai cittadini la TASI, perché troppo incerta e confusa nell’applicazione, non ha introdotto l’addizionale Irpef, ha alzato allo 0,96% l’Imu su seconde case e aree fabbricabili, ha applicato la Tari ma prevedendo un piccolo bando a sostegno delle attività commerciali che hanno avuto aumenti stratosferici a causa dell’introduzione statale di questo nuovo tributo , nel 2013. Siamo uno dei comuni della Valle con le tasse più basse, grazie all’intuizione di qualche anno fa di reperire risorse grazie all’energia prodotta dal Parco Fotovoltaico in Creone. Quest’anno, nonostante il tempo veramente inclemente, il parco consente di fare entrare nelle casse comunali, pagate le spese, circa 130.000 €, che in questo modo non vengono chiesti ai cittadini. Anche noi, come i cittadini, siamo in attesa di capire se per il 2015 ci sara una nuova Tassa (la cosidetta “Local tax”) che ingloberà i diversi tributi comunali o cosa succederà.
Mutui. La cassa Depositi e prestiti ci ha concesso di rinegoziare alcuni mutui comunali. Questo ha portato ad un bonus “una tantum” di 23.000 euro e un risparmio annuale di 15.000 euro.
Asilo. La raccolta fondi del “Comitato pro Scuola Materna” è arrivata molto vicino ai cento mila euro (grazie a tutti davvero!), consentendo di poter pagare buona parte della prima maxi-rata. È in fase di definizione la stipula dell’atto di acquisto da parte del Bim e del relativo contratto di locazione al Comune, che ne diventerà poi proprietario senza ulteriori costi, come da accordi definiti nella scorsa primavera.
Progetto Housing sociale. Stiamo predispondendo un progetto per richiedere un finanziamento alla Fondazione Cariplo per la costruzione di 5 miniappartamenti per anziani collegati al CDI.
Sp 5. La Provincia di Brescia sta valutando l’inserimento in bilancio 2015 della propria parte di finanziamento per l’allargamento della Sp 5 in località Besseto. Si tratta di un progetto in bilancio ormai da 6 anni, che consentirebbe anche la sistemazione della fognatura in via Caprani.
Unione dei Comuni. L’unione degli antichi borghi modifica i propri confini: è stato approvato l’ingresso di Cividate Camuno, sono in fase di uscita, nel corso del 2015 i comuni di Bienno e Prestine, speriamo fermamente che i ragionamenti in atto con il Comune di Lozio perché entri a far parte dell’Unione portino a buoni risultati.
Rete paramassi. A causa di una caduta massi in località Montepiano, abbiamo potuto installare con un contributo regionale dell’80% altri 50 metri di rete paramassi. Stiamo incontrando la Regione per ottenere i fondi per mettere in sicurezza tutto il versante.
Scuola sicura. Attraverso la creazione di un senso unico temporaneo e la chiusura del piazzale antistante le scuole, l’ingresso e l’uscita dei bambini sono diventati decisamente più sicuri. Un grazie ai genitori e agli abitanti della zona, che hanno ben collaborato anche se le modifiche creavano alcune difficoltà.
Perugia-Assisi. Il Comune di Malegno è tra i primi 100 comuni ad aver aderito alla rete dei Comuni per la pace, e ha fatto da traino all’intera Valle Camonica per partecipare alla “Marcia della Pace Perugia-Assisi”.
Museo. Ha iniziato le proprie attività presso il nostro museo l’associazione “La Fucina Creativa”, con ottimi risultati di partecipazione alle attività proposte, soprattutto bambini e famiglie.
Manifestazioni. Il numero delle persone coinvolte, la partecipazione e la qualità degli eventi organizzati in paese da E20 e dalle Associazioni in questi sei mesi sono sotto gli occhi di tutti. Aggiungerei che sono fatti con costi bassissimi, che è una buona qualità dei malegnesi.
Paolo Erba
Scarichi incivili
Nei prossimi giorni la collettività (l’area è provinciale e la Provincia di Brescia sta mettendo in sicurezza l’area, usando soldi di tutti) dovrà farsi carico di una spesa di circa 1.500 € per lo smaltimento di questo rifiuto pericoloso (amianto) che qualche Incivile ha abbandonato sul nostro territorio. Visto che non è possibile videoregistrare e monitorare tutta la nostra aerea al di là dei costi che essa comporterebbe chiediamo collaborazione di tutta la popolazione per denunciare presso gli uffici comunali o presso le forze dell’ordine qualsiasi episodio di abbandono rifiuto (a maggior ragione se pericoloso come in questo caso) che si noti sul territorio. Ricordiamo che chi abbandona rifiuti al di là del danno ambientale che causa è punibile penalmente dalla legge oltre a esser un costo per la comunità per la successiva bonifica del territorio.
Tariffazione puntuale dei rifiuti - obiettivo da raggiungere
Nei primi mesi dell’anno 2015 ci sarà il passaggio al nuovo sistema di raccolta “porta a porta spinto”, la prima fase che durerà presumibilmente fino a fine anno, servirà per ottimizzare il servizio, risolvere le criticità e creare un database di dati sulla raccolta effettuata.
Con l’inizio del 2016, probabilmente verrà modificata la modalità di calcolo della tariffa: il sistema “normalizzato” finora utilizzato verrà sostituito con il “sistema puntuale”.
Cosa cambierà con l’introduzione della tariffa puntuale?
Con il sistema puntuale vi sarà una maggiore equità nel calcolo delle fatture da pagare. Tale metodo si baserà infatti sulla quantità di rifiuti prodotta e non sulla superficie occupata (ovvero i metri quadri di un’abitazione) come accaduto finora. Infatti non sono le superfici delle abitazioni a produrre rifiuti ma le persone che ci abitano.
Come avverrà il conteggio della quantità di rifiuti prodotta?
La misurazione della quantità di rifiuti prodotti sarà legata agli svuotamenti del contenitore carrellato da 120 litri per la raccolta del rifiuto non riciclabile che verrà distribuito a tutti nei primi mesi del 2015. Quando il contenitore verrà esposto , gli operatori che faranno la raccolta lo svuoteranno e registreranno lo svuotamento tramite la lettura di un dispositivo elettronico collocato sul bidone (il Microchip). Il microchip ha un codice univoco e verrà associato esclusivamente alla famiglia o attività cui è stato consegnato. Al momento di emettere la fattura, verrà calcolato il numero totale di svuotamenti effettuati e la relativa volumetria. Per questa ragione sarà importante effettuare una corretta raccolta differenziata, riducendo il più possibile la quantità di secco non riciclabile prodotta. Inoltre il bidone dovrà essere esposto solo quando sarà pieno, con il coperchio abbassato e senza sacchetti di rifiuti posizionati a fianco o sopra il contenitore.
Che cosa sono gli svuotamenti minimi e qual è il sistema di applicazione?
Il sistema degli svuotamenti minimi è un provvedimento che, partendo dal principio che ognuno di noi produce rifiuti, prevede di far pagare a tutti un numero minimo di svuotamenti di rifiuto secco all’anno in base ai componenti dell’utenza. Tale sistema è stato introdotto da tutti i comuni che applicano la tariffa puntuale per arginare il fenomeno dei conferimenti nulli, poiché consente di far pagare il servizio minimo a tutti, anche a chi dichiara, inverosimilmente, di non produrre alcun rifiuto.
Come verrà calcolata la tariffa puntuale?
La tariffa sarà composta da una parte fissa che copre i costi dei servizi indivisibili procapite (es. spazzamento strade, costi funzionari adibiti al calcolo e riscossione della tariffa, costi di riscossione ecc. ecc.) e dalla quota calcolata sulla base degli svuotamenti effettuati dall’utente. Per far sì che il passaggio a questo servizio avvenga nel migliore dei modi serve la collaborazione di tutti i cittadini, con la massima disponibilità degli uffici comunali, degli amministratori e del gestore del servizio a risolvere tutte le problematiche (se ve ne saranno) che sorgeranno durante il passaggio. Affinché questo metodo porti i suoi frutti anche economici nelle tasche dei cittadini è indispensabile che ogni famiglia cerchi di produrre il numero sempre minore di rifiuti e sia molto attenta nella raccolta differenziata.
Cogliamo l’occasione con queste modifiche di sollecitare chi non fosse mai stato attento al tema della raccolta differenziata che non è una scelta farla o meno ma un Obbligo sanzionabile per chi non lo rispettasse.
Tutti noi vediamo cosa succede in altre parti del nostro “bel paese” dove le strade son ricoperte e invase da rifiuti… nessuno deve pensare che noi siamo diversi o qui non succederà mai. Se le discariche a cielo aperto un giorno arrivassero a non accettare più rifiuti, se l’inceneritore di Brescia dovesse rallentare il suo lavoro anche noi avremmo il problema di non saper dove stoccare il nostro rifiuto e la necessità di dover trovare altre zone di smaltimento consapevoli della difficoltà dell’individuazione.
Al di là di tutti i discorsi economici e gestionali l’obiettivo principale è quello, per la nostra salute e delle generazioni future, di imparare a differenziare e a produrre meno rifiuti possibili.
Roberto Bellesi e Gian Mario Bazzana
«Happy ora»
Lo scorso 7 ottobre è nato “Happy ora” il doposcuola per bambini delle elementari e delle medie che ha l’obiettivo di supportare i genitori nel difficile compito di gestire i tempi dei figli e di farli coincidere con i tempi della famiglia e del lavoro.
Si tratta di un servizio sperimentale effettuato nelle giornate di lunedì e mercoledì per i bambini delle elementari, e il giovedì e il venerdì per i ragazzi delle medie.
In particolare la giornata del mercoledì pomeriggio prevede che i bambini, senza uscire dal circuito scuola-biblioteca-oratorio, vengano ritirati alle ore 13 direttamente dal nostro animatore Dario e accompagnati per il pranzo in oratorio, ben cucinato dai bravissimi volontari.
Alle ore 14 si dà inizio allo svolgimento dei compiti con l’aiuto di una maestra dell’ istituto comprensivo G. Bonafini, a seguire giochi e animazione curati dal gruppo adolescenti di Malegno intrattengono i bambini fino alle ore 18.
In questi primi mesi “happy ora” ha raggiunto ottimi risultati grazie alla numerosa partecipazione di bambini e pre-adolescenti, all’impegno dei volontari dell’oratorio e degli animatori che con gioia ed entusiasmo hanno aderito a questo utile ed importante progetto.
Dayana Simonetti e Dario Pezzoni
Baciati dal sole
“Baciati dal sole”: verrebbe proprio da dire così. Sì, perché come questa estate, caratterizzata e classificata come una delle più piovose degli ultimi cinquant’anni, le date scelte per le nostre manifestazioni hanno beneficiato di quei pochi giorni di bel tempo che i mesi estivi ci hanno riservato. Il bilancio che possiamo fare è più che positivo, permettendo ai malegnesi e non, di godere delle iniziative messe in campo: culturali, gastronomiche, di animazione del centro storico, di divertimento.
Nonostante la partenza in corsa, dovuta alle elezioni di fine maggio, tutto è andato per il meglio: De Gustibus, Cascinando, Notte Bianca e Festa Patronale di Sant’Andrea si sono distinte anche quest’anno per partecipazione, qualità degli eventi organizzati e gradimento del pubblico. Da non dimenticare le manifestazioni organizzate dalle varie associazioni di Malegno, che anche nel 2014 si sono contraddistinte per la presenza sul nostro territorio, per la voglia di mettersi al servizio della comunità e soprattutto di volere collaborare insieme: la neonata “Festa dell’asilo” ne è un esempio. Il nostro ringraziamento va a tutte quelle persone che sanno spendere il proprio tempo per gli altri: perchè qualche ora di svago, di allegria, di spensieratezza, possa far tornare il sorriso a chi per varie ragioni il sorriso l’ha perso o dimenticato.
L’associazione E20 Malegno
La «cultura» dello stare insieme
Cosa significa “fare cultura”? Ce lo siamo chiesti prima durante la campagna elettorale, poi in una fase di riflessione che ci siamo presi durante l’estate. Non esiste un’unica risposta, in quanto “cultura” è un termine con un’accezione immensa; bisogna piuttosto riformulare la domanda: “Cosa significa fare cultura in un paese di provincia e non in una grande metropoli?” il che significa anche “Come si fa a parlare di cultura laddove i fondi sono super-iper-mega risicati?
”Una risposta semplice e concreta è difficile da trovare. Noi siamo giunti alla conclusione che, nonostante i soldi scarseggino e i piccoli centri sembra si debbano adeguare all’aggregazione dei grandi fenomeni culturali-commerciali nei centri maggiori, sia ancora doveroso parlare di cultura nei nostri paesini. Non solo doveroso, ma anche possibile.
La cultura che ci prefiggiamo di portare avanti è fatta di persone e ha come ingrediente fondamentale la partecipazione di tutti, dal piccolo al grande, dal laureato al bambino in età prescolare, dal pensionato al ragazzo che ha deciso di vivere all’estero senza rinunciare alle proprie radici. Vi proponiamo a nostro modo una piccola rivoluzione: riappropriamoci insieme del termine “cultura”. Facciamo che sia viva, partecipata, divertente se possibile e seria quando le dinamiche lo permettono. Facciamoci tutti insieme partecipi della divulgazione culturale, che passa attraverso presentazioni di libri, ma anche di musica, produzioni artistiche dei nostri compaesani, contributi dai Paesi in cui i nostri giovani si sono trasferiti. Rendiamola giocosa, a portata delle famiglie: cerchiamo insomma di portare ognuno il proprio, per ricordarci insieme che la cultura di cui abbiamo bisogno in un periodo di crisi come questo è soprattutto una cultura che ci ricorda la nostra capacità di “stare insieme”, la nostra umanità nell’apportare il proprio piccolo contributo alla comunità di cui facciamo parte.
Abbiamo pensato a come unire economia e libri, offrendo uno stand che lasciasse la parola alla biblioteca (preziosa risorsa), durante la Notte Bianca; abbiamo provato ad aggiungere ancora più sapore alle parole di una giovane autrice locale (Eleonora Contessi) tramite qualche piatto di cucina thailandese; abbiamo avviato una serie d’incontri in cui le famiglie si possono riunire per parlare di tematiche legate all’infanzia; e ci siamo rituffati nella polvere delle Fudine per dare ai bambini uno spazio in modo che potessero sbizzarrire la fantasia mettendo mano all’argilla. Le iniziative sono ancora molte e molti i progetti che bollono in pentola.
Siamo un gruppo agguerrito, ma anche ambizioso: da soli non ce la possiamo fare. Per fare avverare questo sogno di cultura come bene comune da condividere, abbiamo bisogno della partecipazione del territorio: degli altri comuni (con i quali intendiamo muoverci), delle associazioni ad esso legate (Grigio Colore, La Fucina Creativa, per citarne un paio), ma soprattutto degli utenti, soprattutto di voi.
Dall’osservare al fare basta poco, a volte è sufficiente un’idea, a volte un’ora di tempo libero alla settimana da mettere a disposizione della comunità. Non lasciamo che la mancanza di fondi annienti la cultura! Insieme, possiamo tenerla viva, innovarla e dimostrare ancora una volta quanta strada sia possibile percorrere restando uniti.
Grazie a tutti per il contributo
Sandra e Dayana Simonetti
Piattaforma ecologica
Finalmente dopo anni l’iter per dare al possibilità ai cittadini malegnesi di accedere a una piattaforma ecologica degna del suo nome sembra esser giunto sul rettilineo di arrivo…
I primi passi per trovar una soluzione al problema son iniziati già 10 anni fa individuando l’area sul territorio ritenuta il più possibile idonea e fatto questo concordando con Enel proprietaria delle aree da essa inutilizzate la disponibilità allo sfruttamento per la realizzazione del centro di raccolta.
Negli anni dopo lunghe trattative e contatti con vari dirigenti e funzionari dell’interlocutore nei quali la disponibilità delle aree non è mai stata negata e lo sforzo da parte degli amministratori di reperire risorse e/o contributi per la realizzazione siamo arrivati a fine mandato della vecchia amministrazione a ricevere un contributo provinciale a fondo perduto e un prestito regionale a restituzione a tasso zero di denaro per la realizzazione dell’opera.
Ci siamo seduti allora al tavolo con dirigenti di Enel per chiudere le trattative stabilendo il valore di acquisto dell’area destinata e lì son nati i primi problemi, la cifra richiesta risultava per noi insostenibile e rendeva l’attuazione del progetto ancor più difficile, a ciò si aggiunge il fatto che sì veniva confermata la disponibilità alla cessione delle aree ma per renderle disponibili a pieno dovevano esser fatti a carico del comune una serie di lavori per renderle tecnicamente idonee (lavori di spromiscuamento di impianto di terra sotterraneo, innalzamento tralicci, recinzioni isolate ecc..); tutto ciò rendeva il progetto ancora meno sostenibile. In termini economici per la comunità dotare il paese di un centro un po’ migliore dell’attuale avrebbe voluto dire spendere circa 400 mila € (in parte finanziati da provincia ma pur sempre soldi dei cittadini…); abbiamo dunque pensato, tra gli ultimi giorni della scorsa amministrazione e i primi giorni di quella nuova, di fermarci un momento a pensare sulla strada migliore da seguire.
Fortunatamente ??? il turno elettorale ha modificato un po’ gli assetti politici dei comuni vicini e questo ha permesso di aprire nuove relazioni intercomunali soprattutto con Cividate il quale ha da subito manifestato la propria volontà di entrare a far parte dell’unione degli antichi borghi e con essa la necessità di condividere alcuni progetti vista l’omogeneità dei due comuni. è parso subito logico a entrambi cercare di lavorare alla soluzione di un unico centro di raccolta per i due paesi ovviamente lavorando sull’ampliamento e sistemazione del centro di Cividate (vista la ns. difficoltà a reperire l’area) che oltretutto aveva goduto di un bel lavoro di riqualificazione pochi anni fa e parte da una base già ben strutturata.
Abbiamo steso grazie a Vcs il nuovo progetto preliminare di ampliamento e adeguamento del centro di Cividate, la proposta è subito piaciuta alla provincia e proprio in questi giorni siamo in attesa della lettera di assegnazione del contributo per questi lavori già destinato in precedenza al centro sul nostro territorio.
Va detto già da subito che il nuovo centro anche se intercomunale è stato innanzitutto progettato dal gestore del servizio che conosce le criticità e le necessità dei centri e che una volta realizzato sarà dimensionato per accogliere i cittadini di entrambi i comuni. Altro dato non meno importante è che il costo dello smaltimento dei rifiuti non sarà diviso tra i due comuni in parti uguali ma una volta a regime si baserà su un conteggio di quantificazione di conferimento del singolo cittadino di ogni comune andando dunque sui costi di gestione del servizio dello stesso. Dati positivi saranno che alla nuova isola grazie a un lavoro di informatizzazione e messa in rete una volta realizzata si potrà accedere con utilizzo di crs oppure carta identità, questo permette di non dover passare dagli uffici comunali per l’autorizzazione scritta. Inoltre l’accorpamento dei due centri permette ed è il punto fondamentale una razionalizzazione dei costi e una miglioria dei servizio per il cittadino.
Roberto Bellesi e Gian Mario Bazzana
Barriere architettoniche - un «ostacolo» da abbattere
Quando si parla di barriere architettoniche una premessa è doverosa: sono infatti ostacoli che possono costituire fonte di pericolo o disagio non “solo” per le persone diversamente abili, con limitate capacità motorie o sensoriali, ma anche per le mamme a passeggio con i loro bimbi, anziani o persone temporaneamente limitate nella mobilità. È un problema quindi che potrebbe toccare tutti noi o le persone a noi vicine.
Il bisogno di garantire al maggior numero di persone il diritto alla libertà di movimento ci ha portato alla decisione di organizzare un gruppo di lavoro apposito, che si occupa di osservare il paese sotto quest’aspetto e di evidenziarne i punti critici che necessitano di un intervento. Crediamo che un paese e i suoi servizi debbano essere ovunque accessibili e vivibili per tutta la comunità, nessuno escluso. Dai primi incontri del gruppo è emerso che il Comune di Malegno da questo punto di vista è “messo bene”. Infatti, era già stato fatto un progetto a riguardo nel 2005 e la maggior parte delle zone critiche era stata sistemata. Ad oggi rimangono solo alcuni punti del paese da sistemare in tal senso, non appena le risorse a disposizione lo permetteranno.
Altro aspetto di uguale importanza è la sensibilizzazione di tutti verso questo tema, a partire dai più piccoli (che saranno i grandi di domani). Ad esempio, troppo spesso ci si trova di fronte a parcheggi “selvaggi”, che occupano i marciapiedi o i posti auto riservati alle persone diversamente abili, che possono creare disagio (e anche delle arrabbiature talvolta!). Non esistono solo barriere architettoniche fisiche e strutturali ma anche barriere comportamentali e culturali. Impegniamoci tutti nel nostro piccolo per abbatterle!
Ilenia Menolfi
È finalmente arrivato il natale - e quindi si gira la pagina dell’anno
E finalmente è arrivato Natale e quindi si gira la pagina dell’anno. La terra e di conseguenza tutti i suoi prodotti in questo 2014 ha giocato qualche scherzo non solo a chi la oltraggia da anni, (vedi chi inquina l’aria, il suolo, le acque e chi più ne ha più ne metta) ma anche a chi la cura con passione e tenacia. Malegno non ha una grande area agricola e, purtroppo, buona parte di quest’ area negli ultimi 30 anni è stata abbandonata. Questi anni hanno visto un cambio epocale non indifferente. Negli ultimi 5 anni tutto quello che si è scartato o abbandonato, purtroppo o per fortuna, sta venendo ancora Buono. Mio suocero: Bortol dei Carlì, nato a Cerveno nel 1923, ex internato nei campi di concentramento nazisti di Germania, mi diceva sempre “Sen van nac isee al vegnerà bù amò l’cap”. ( Se va avanti così verrà buono ancora il campo). Noi malegnesi non avremo tanto terreno ma lo abbiamo in una posizione meravigliosa. Posizioni vocate per tutti i tipi di colture: uva, olive, frutti di vario genere, verdura, mais, patate, fragole, piccoli frutti ecc. ecc. Il grande obiettivo di questa amministrazione è di creare un anello (strada) che colleghi la Olta con Giubilina, Camina, passando davanti al Bait de Stina Nòa arrivando al put de Pù, ripristinare la strada che torna alla piana del Coren, e collegare il ponte di Pù alla strada che arriva al Castel. La realizzazione di questo progetto darebbe di nuovo la possibilità a chi ha terreni in questo giardino abbandonato di riportarli (se vogliono) al loro antico splendore. Un altro progetto del “Popolo dei sentieri” è dare agibilità ai sentieri dei Vak e a quello che dalla Goia de Menolf collega il prato del “Col de l’oca”. Per realizzare tutto questo abbiamo la necessità di avere supporto da parte di tutti. In Gennaio sarà organizzata una serata invitando tutti i privati proprietari di terreno e tutti gli interessati a coltivare per spiegare con precisione il progetto di recupero in località Montepiano-Le viti - Castello.
Joe Montanelli
Il centro diurno integrato si amplia: presto 7 posti notturni per anziani
Abbiamo presentato in Fondazione Cariplo, con la partnership di Pia Fondazione di Valle Camonica ed il supporto dell’Azienda Territoriale dei servizi alla persona, un progetto per realizzare un servizio di housing sociale per anziani, per allontanare il più possibile il tempo di ingresso in CDI ed in RSA.
L’obiettivo è quello di recuperare il secondo piano dell’edificio Ex-eca (le associazioni lì presenti verranno spostate presso la sede del Convento), creando 5 camere con bagno ed una zona giorno dotata di piccola cucina e spazio ricreativo, offrendo un servizio fino ad un massimo di 7 utenti.
Verrà creato un collegamento all’adiacente complesso già dedicato alle attività per anziani, in cui sono già presenti un Centro Diurno Integrato ed un Centro Diurno, garantendo la possibilità agli ospiti di usufruire di servizi aggiuntivi (pasto, lavanderia/ stireria, infermiera/medico, fisioterapista, trasporti vari), oltre che di essere inserito in un contesto a buona socialità.
Si vuole ottenere l’obiettivo di:
- Allontanare il più possibile il tempo di ingresso in una struttura residenziale per anziani, evitando ingressi impropri e garantendo all’anziano uno stile di vita il più possibile simile a quello a cui è abituato, pur nella diminuzione delle capacità.
- Supportare le famiglie nel percorso di cura per gli anziani
- Offrire un servizio in cui gli ospiti possono vivere in autonomia, con il supporto di personale dedicato per eventuali bisogni, possono usufruire di servizi aggiuntivi con facilità grazie all’adiacente CDI, e possono contestualmente avere un’integrazione sociale grazie alla presenza del Centro diurno per anziani.
Fotonotizie
- “Grazie” al distacco di un ammasso roccioso terminato senza danni sulla strada di Montepiano, è stato possibile accedere ad un contributo per posare altri 50 metri di rete paramassi.
- Il Comune di Malegno, d’intesa con la Parrocchia, ha aderito alla Campagna “Posto Occupato”, contro la violenza sulle donne, ponendo una sedia rossa nei punti più significativi del paese (Comune, Poste, Chiesa, Oratorio).
- In Gennaio ci sarà un incontro pubblico per presentare il progetto di recupero tramite il metodo biologico della zona Montepiano – Castello – Le viti.
Medaglia d’onore?
Noi ci domandiamo e noi ci rispondiamo, (o almeno ci proviamo!!!). Iniziamo dicendo che preferiamo chiamarla alla memoria; quella memoria che troppo spesso viene maltrattata e purtroppo anche dimenticata.
Una medaglia per quella gioventù che, come gli ha insegnato il loro capitano nel testamento, non ha esitato a farsi in cinque pezzi per poter vivere in tutti noi. In tutti noi perchè, quel primo pezzo, l’avete proprio donato alla patria; Quell’amata patria che vi ha, prima, tenuto in “ostaggio” per anni privandovi di diritti e responsabilizzandovi solo di doveri, poi vi ha mandato al macello “svendendo” i vostri vent’anni, la vostra gioventù. È purtroppo riuscita a fare anche peggio; non gli era bastato tutto l’orrore gratuito che vi aveva “donato” mandandovi in guerra, ne voleva ancora di prove di questo amore ma, stanchi di anni di illusioni e disperazione vi siete ribellati e siete diventati, (sempre per voler di patria!), schiavi nei campi di lavoro dell’”amico”.
Lo sappiamo che eravate giovani, innocenti e pronti al sacrificio con i vostri battaglioni; probabilmente, fu l’innocenza dei vostri vent’anni che vi diede la spinta a continuare per poter ricercare una qualche verità; quale verità si può trovare in ogni assurda guerra? voi ci avete trovato tragedia, morte e disperazione. Ancora oggi, l’uomo, è purtroppo convinto che ci sia la necessità di tutto ciò.
Ma perchè? per cosa? per essere superiori a qualcuno? Rischiamo di non rendervi il meritato ricordo se condanniamo tutte le guerre? Speriamo di no, perchè ci rende orgogliosi sapere che eravate ottimi soldati, ma ci commuove immaginarvi giovani, di un piccolissimo paese di montagna, obbligati a lasciare la vostra mamma, il vostro papà, i vostri fratelli, ...il vostro primo amore!!! Questo era tutto ciò che voi avevate.
Avete detto che, sulle tradotte, c’erano amici, canti e fiaschi di vino che vi erano compagni di “avventura”; eravate pronti a marciare ad ogni squillo di tromba, continuavate ad avanzare anche in mezzo alle bombe che vi lanciavano addosso altri giovani come voi, (ma la divisa era di un altro colore).
Giovani, appunto, che con il vostro rosso sangue, (indipendentemente dalla divisa), avete colorato quella fredda neve che per giorni, mesi ed anni avete calpestato, spesso anche senza scarpe.
Dopo tanti anni, (troppi!!!), la vostra amata patria vi vuole omaggiare di una medaglia per il lavoro svolto nei campi nazisti; ci domandiamo perchè lo faccia così in silenzio, vuole forse nascondere l’esistenza di questi “campi di lavoro”? se ne vergogna?; negli ultimi anni, quando si è voluto omaggiare degli eroi lo si è fatto in grande e discutibile stile.
Ci facciamo quindi l’ultima domanda: perchè si comporta così? Perchè adesso gli eroi sono un’altra cosa.
Voi non vorreste mai essere chiamati così, perchè anche se vi ha tradito, voi l’avete fatto davvero per amore, voi l’amavate davvero l’Italia (così come si amano una mamma ed il vostro primo ed unico amore), voi l’avete prima difesa e poi fatta l’Italia, voi ce l’avete donata libera e noi non vi abbiamo mai detto un semplice Grazie.
Di voi ci resta il nome inciso in un monumento, in una cappella, i vostri libri di memorie... ora anche le vostre medaglie. Adesso che lì ci siete tutti, intorno avete le vostre montagne ed il tricolore che tanto avete amato e noi abbiamo capito che voi eravate e sarete sempre degli Eroi.
Dayana Simonetti, Pietro Baffelli, Matteo Furloni
Era partito per fare la guerra,
per dare il suo aiuto alla sua terra;
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vender cara la pelle.
E quando gli dissero di andare avanti
troppo lontano si spinse a cercare la verità;
ora che è morto la patria si gloria
d’un altro eroe alla memoria.
Ma lei che lo amava aspettava il ritorno
d’un soldato vivo,
d’un eroe morto che ne farà
se accanto nel letto le è rimasta la gloria
d’una medaglia alla memoria.
(La ballata dell’eroe - Fabrizio De Andrè)
Newsletter: stiamo lavorando per voi
Ogni giorno abbiamo a che fare con il mondo di internet e con una società sempre più digitalizzata che spesso e volentieri viene descritta in senso negativo, come una nuova abitudine che ci opprime e ci isola dai veri rapporti sociali.
Come amministrazione preferiamo sottolineare l’aspetto positivo delle tecnologie e siamo convinti che il mondo digitale possa essere un nuovo e interessante strumento per legare l’attività comunale alla popolazione. Per questo motivo nei primi mesi del 2015 nascerà ufficialmente la newsletter comunale che avrà una cadenza quindicinale. Tramite una semplice iscrizione in cui verrà richiesta la propria mail, ognuno potrà essere informato sulle principali manifestazioni organizzate dal comune e su tutta una serie di servizi legati al paese e alla Valle Camonica in generale. Le notizie conterranno link di rimando ad altri siti internet, documenti scaricabili e potranno essere condivise sui principali social network per rendere possibile un vero e proprio circuito delle informazioni.
L’appuntamento è per i primi mesi del 2015, per un comune e una cittadinanza al passo con i tempi!
Dario Pezzoni